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IL VIAGGIATORE PARALLELO

Di Roberto Salbitani - Il treno è un ambito particolare, dove un fotografo può indagare a fondo. Non si viaggia a caso, in treno; c’è sempre uno scopo per salirci sopra: una visita a un parente, a una fidanzata, un impegno di lavoro.

Si apre uno scenario autentico, per nulla artefatto, di ciò che siamo nella società. Roberto Salbitani è un grande frequentatore di treni, delle atmosfere particolari che solo in treno si possono vivere, dei percorsi e dei paesaggi italiani che i finestrini degli scompartimenti da sempre offrono. Soprattutto, Salbitani è un grande osservatore curioso, divertito e profondo, dell’umanità varia e composita che sul treno si incontra, si scontra e si ritrova. Nei tanti viaggi in treno, fatti nella sua vita di fotografo nomade per natura e professione, mille sono stati gli incontri, le notazioni, le impressioni raccolte da Salbitani. Insieme, tra immagini e testo, ci mostrano un paese, il nostro, che riconosciamo in queste pagine e che ritroviamo con piacere e tenerezza.



bio

Nasce a Padova il 7 giugno 1945. Inizia a fotografare nel 1971. Durante gli anni ’70 accompagna con la fotografia le sue scoperte di vita in giro per l’Italia e per molti paesi stranieri. La dimensione del viaggio, della scoperta fuori programma dei luoghi, della ricerca e della creazione di un luogo d’elezione – il tentativo di interpretarli visualmente, di portarne in superficie splendori e finzioni sarà una costante del suo modo di relazionarsi con il mondo circostante. Tragitti reali uniti dal filo assolutamente necessario della lucidità visionaria. Il primo lavoro ha per titolo La città invasa (1972-1984), contemporaneamente costruisce la sequenza denominata Viaggio (1974-1982). Successivamente realizza: Dalle mille e una notte (passate al cinema) (1973-1980), Viaggio in terre sospese (1975), Viaggio nel sud-Italia (1981-1982), Lettera dall’ex manicomio S. Giovanni di Trieste (1986), Il punto di vista del topo (1986-1992) a cui si aggiungono i lavori eseguiti nei territori di Venezia, Napoli, Trieste e altre località italiane e straniere.

Nel 1978 viene pubblicata La città invasa, dalle edizioni Punto e Virgola, Modena: un libro ritenuto un caposaldo di quelle nuove correnti espressive della fotografia che sono apparse negli anni ‘70. Sue fotografie sono state pubblicate su volumi legati alle più significative esperienze della fotografia contemporanea tra cui Napoli ‘81, sette fotografi per una nuova immagine, ed. Electa, 1981. Trouver Trieste: visages et paysages hier et aujourd’hui, ed. Electa, Milano, 1986. Storia della Fotografia Italiana, ed. Laterza, Bari, 1986. L’Insistenza dello sguardo, ed. Alinari, Firenze, 1989. Terre a Nordest, ed. Alinari, Spilimbergo, 1996. L’idea di paesaggio nella fotografia italiana dal 1850 ad oggi, Silvana Editoriale, Modena, 2003. Storia d’Italia, vol. XX – L’immagine fotografica 1945–2000, Einaudi, Torino 2004.

Dopo aver collaborato alla rivista Progresso fotografico (1972 – 1978) inizierà nel 1986 a scrivere testi sulla fotografia per “Fotologia, Quaderni di storia e critica della fotografia” (Firenze).

Edizioni: Contrasto