[8 GIUGNO 1949, – IL “GRANDE FRATELLO”, QUELLO VERO]

Lo scorso anno parlammo approfonditamente della celebre fotografia scattata da Nick Ut in Vietnam (1972), nella quale una bambina corre nuda perché le vesti le erano state bruciate dal Napalm.

Quest’anno ci occupiamo di un libro, 1984, pubblicato appunto l’8 giugno 1949, che tra l’altro si occupa di tematiche odierne, pur trattandosi di un testo fantascientifico.

1984 è un romanzo sconvolgente, dove compare il vero Grande Fratello. Chi lo legge viene pervaso da dubbi e ripensamenti, che è impossibile ignorare. Quasi come un indovino, Orwell ha anticipato i temi per noi attuali: la funzione manipolatrice della televisione e dei mezzi di comunicazione in generale, attraverso i quali si può facilmente imporre il proprio controllo sulle masse, indebolendone idee, pensieri e linguaggi.

Il mondo descritto in 1984 non è come ci appare oggi. La terza guerra mondiale ha diviso il globo in tre grandi unità geografiche, con a capo dei regimi totalitari: l’Oceania, l’Eurasia e l’Estasia. In Oceania, la cui capitale è una Londra, è in vigore il socialismo inglese, governato da un Partito unico a capo del quale si trova il Grande Fratello, personaggio che nessuno ha mai visto se non nei manifesti appesi ovunque in città che recitano la frase “The Big Brother is watching you”.

Costui, attraverso degli apparecchi televisivi (siamo nel 1949!) presenti in ogni abitazione, osserva, spia, tiene sotto controllo tutti i cittadini al fine di rilevarne eventuali comportamenti contrari ai principi del regime. Apparentemente, in quel 1984, tutto è permesso. In realtà non è così. E’ vietato pensare, ricordare, vivere, e addirittura amare, se non con il fine di procreare.

Nel libro si narra anche che il socialismo inglese sta lavorando alacremente su una nuova lingua, nella quale vengono ridotti il numero di parole e le possibilità di costrutti. Viene impoverito un linguaggio e il pensiero che lo accompagna.

Protagonista della vicenda è Winston Smith. Malgrado i divieti (obbligo alla castità) si innamorerà e avrà una relazione clandestina con Julia. Il libro appare diviso in tre parti: nella prima Smith prende coscienza del suo rifiuto per il Grande Fratello, nella seconda siamo spettatori della storia d’amore che nasce tra Winston e Julia, nell’ultima, infine, vengono raccontate le torture fisiche e psicologiche subite dai due amanti e la loro successiva conversione attraverso la sottile depravazione del partito dittatoriale.

Ricordiamo che il 22 gennaio 1984, l’Apple lanciava la pubblicità del computer Macintosh. Lo spot era diretto da Ridley Scott (Blade Runner, Un’ottima annata) e venne trasmesso, per la prima volta, durante il Super Bowl dello stesso anno.

Il claim finale dello spot recitava così: “Il 24 gennaio Apple lancerà il Macintosh; e capirete perché il 1984 non sarà come 1984”. E’ evidente l'omaggio al romanzo di George Orwell, al quale Scott si rifà per comunicare il messaggio della fine di un'era, ma soprattutto dell'arrivo di un'eroina (una donna) che ha l'incarico di liberare un popolo di automi controllati dal Grande Fratello (l'IBM), per condurli verso la libertà con l'arrivo appunto del primo Macintosh.

Lo svolgimento del “corto” è avvincente. Una donna armata di un grosso martello corre inseguita da dei soldati. Si sta dirigendo verso una grande aula, dove una moltitudine di automi (grigi e polverosi) stanno ascoltando il discorso del Grande Fratello. La donna, non sexy ma atletica, lancerà l’attrezzo contro lo schermo, che esploderà.

Ricordiamo che l’anno 1984 era quello delle Olimpiadi di Los Angeles. L’eroina del filmato era quindi coerente con i tempi.