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IL MIO RITRATTO

Margaret Bourke-White nasce il 14 giugno 1904 a New York. Intraprende gli studi di biologia ma si laurea in arti visive, dedicandosi successivamente alla carriera di fotogiornalista.

Nel 1929, si specializza nella fotografia industriale, iniziando anche a documentare le lotte sindacali, simpatizzando per la sinistra e il femminismo. Margaret Bourke-White sarà l’autrice della prima copertina di LIFE, il 23 novembre 1936. Diventerà inoltre la prima fotografa a unirsi alle forze aeree statunitensi e avrà la possibilità di documentare le atrocità della guerra. Nel 1946 parte alla volta dell’India. Riesce ad avere il permesso per un’intervista a Gandhi, che però aveva fatto voto di silenzio. Ottiene perciò il diritto a tre scatti che faranno poi il giro del mondo.



Margaret Bourke-White, nome originale Margaret White, (nata il 14 giugno 1904, New York, New York, Stati Uniti - morta il 27 agosto 1971, Stamford, Connecticut), fotografa americana nota per i suoi ampi contributi al fotogiornalismo, in particolare per la sua vita lavoro di rivista. È riconosciuta come la prima fotografa documentarista donna ad essere accreditata e a lavorare con le forze armate statunitensi. Margaret White era la figlia di un ingegnere-designer nel settore della stampa. Ha frequentato la Columbia University (1922–23), l'Università del Michigan (1923–25), la Western Reserve University (ora Case Western Reserve University) e la Cornell University (AB, 1927). In quel periodo si è dedicata alla fotografia, prima come hobby e poi, dopo aver lasciato la Cornell e essersi trasferita a New York City, come libera professionista. Ha combinato il proprio cognome con il nome da nubile di sua madre (Bourke) per creare il suo nome professionale con trattino. Iniziando la sua carriera nel 1927 come fotografa industriale e di architettura, si guadagnò presto una reputazione di originalità e nel 1929 l'editore Henry Luce la assunse per la sua nuova rivista Fortune. Nel 1930 Fortune inviò Bourke-White a fotografare la Krupp Iron Works in Germania, e lei continuò da sola a fotografare il primo piano quinquennale in Unione Sovietica. Divenne uno dei primi quattro fotografi dello staff per la rivista Life quando iniziò la pubblicazione nel 1936, e la sua serie di fotografie della diga di Fort Peck del Montana era presente in copertina e utilizzata nella storia del primo numero.

Per tutti gli anni '30 Bourke-White si dedicò alla creazione di saggi fotografici in Germania e nell'Unione Sovietica, oltre che al Dust Bowl nel Midwest americano. Quelle esperienze le hanno permesso di affinare lo stile drammatico che aveva usato in soggetti industriali e architettonici. Questi progetti hanno anche introdotto le persone e le questioni sociali come argomenti della sua opera, e ha sviluppato un approccio umanitario compassionevole a tali foto. Nel 1935 Bourke-White incontrò la scrittrice meridionale Erskine Caldwell, con la quale fu sposata dal 1939 al 1942. La coppia collaborò a tre libri illustrati: Hai visto le loro facce (1937), sui mezzadri del sud; A nord del Danubio (1939), sulla vita in Cecoslovacchia prima della conquista nazista; e Say, Is This the U.S.A. (1941), sull'industrializzazione degli Stati Uniti. .

Edizioni: Contrasto 2003