Come presentare un PORTFOLIO

Un ottimo lavoro di ricerca fotografica se presentato in maniera non corretta, affrettata o sciatta perde qualsiasi pregio. Chi desidera sottoporre le proprie immagini a degli esperti per un analisi critica deve pianificare con attenzione la costruzione di un percorso espressivo e curare la realizzazione di un portfolio composto di stampe ma anche di immagini digitali su tablet.

In molti casi le letture portfolio sciano delusi coloro che presentano il proprio lavoro, sensazione condivisa anche da quanti vi partecipano in veste di lettori. In realtà, spesso viene a mancare la fase preparato- ria, dove andrebbe organizzato efficacemente il materiale da visionare. Si perde quindi l’opportunità di un confronto qualificato e la crescita tecnica e culturale che ne sarebbe conseguita.

Tempi e metodi

Chi presenta ha circa trenta minuti per esporre il proprio lavoro; lì dovrà concentrare eventuali domande o chiarimenti. Anche per quest’ultimi è consigliabile una scaletta, per ottimizzare il tempo.

Una cartella di stampe, o una sequenza di foto su tablet, dovrà contenere un progetto chiaro e convincente, portato avanti con una metodica coerente e costante. Se così sarà, ogni immagine avrà al suo interno il senso della ricerca diventando elemento portante e fungendo da legame per quella successiva. È meglio non ripetersi, comunque, né dimenticare la cura nelle cromie che devono essere costanti e omogenee.

È poi fondamentale dare un titolo al lavoro, riassumendo in un piccolo scritto concetti e idee che si intendeva esprimere. Alla fine è una questione di ritmi ed emozione, quasi come in un film.

Come presentare il proprio lavoro

La lettura portfolio è un momento importante, privato, che però non dovrà essere vissuto come un esame. Si presenta il proprio lavoro per migliorare, tutto qui. Tablet, iPad o computer vanno bene, ma le immagini dovranno essere montate in una presentazione predefinita. Meglio sarebbe presentare delle stampe, o magari anche un libro autoprodotto (è facile oggi). Maneggiare fisicamente un lavoro permette un ulteriore elemento di giudizio. Naturalmente la qualità dovrà essere alta, in caso contrario l’effetto su carta potrebbe essere controproducente.

Anche il nostro atteggiamento rivestirà un ruolo importante. Se diremo: “Le immagini migliori le ho lasciate a casa”, verremo sicuramente fraintesi. Lo stesso effetto avranno affermazioni tipo: “Non ho avuto tempo per preparare il materiale migliore”. La convinzione è importante, ben prima di uscire da casa!

Che cosa presentare

I lavori andranno suddivisi in storie o racconti e se ne dovrebbero presentare al massimo due, di 20 o 30 immagini ciascuna. Si può variare il formato: non del supporto, beninteso; ma della foto stampata. Così facendo si offrirà ritmo al lavoro, permettendo ampio respiro negli ingrandimenti quasi al vivo. Anche per noi è bello scorrere delle immagini e soffermarci sulle migliori: per il lettore vale la stessa cosa; senza dimenticare che lui vede molti lavori e che quindi di merita il meglio di noi, anche nel progetto stampa.

Il risultato atteso

Dall’incontro dobbiamo aspettarci indicazioni concrete, percorribili. Quei consigli atti a migliorare il nostro progetto iniziale. Meglio non contraddire mai il lettore: le critiche, eventuali, vestiranno unicamente una dimensione personale. Se credevamo nella nostra idea, sapremo accettare col sorriso anche le indicazioni più negative. Meglio essere recettivi, quindi. La lettura del portfolio rappresenta comunque una relazione fotografica a cui rivolgersi anche in altre occasioni. Ciò premesso, non dimentichiamoci di lasciare qualcosa: magari anche una stampa, con allegati i nostri riferimenti. Un appassionato non butta via mai niente e la nostra foto finirà nel cassetto buono di una persona competente.

Image Mag da qualche tempo vive di un’anima WEB.

Non si tratta di una traduzione digitale delle rivista cartacea, ma di uno strumento ulteriore per far vivere la propria comunità fotografica. Ovviamente lo spirito editoriale rimarrà il medesimo, soprattutto per quanto attiene i contenuti: avremo grandi autori, libri, eventi, mostre, curiosità; ma per ogni argomento ne verrà accelerata la fruibilità e la condivisione, come si conviene a un contenitore creato per la rete.

Image Mag, in questo angolo del WEB, invita i lettori a caricare i propri lavori, perché possano essere presi in visione dalla redazione, la quale pubblicherà i migliori, un po’ come accade per la rivista cartacea.

Avremo quindi i portfoli del periodo, che contribuiranno comunque a divulgare la fotografia: come strumento creativo e di comunicazione. Rappresenteranno anche un viatico per nutrire la nostra reciproca conoscenza, come si conviene nelle comunità più aggregate.

Ne aspettiamo tante, d’immagini. Basterà entrare nell’apposita sezione dell’home page, registrarsi e inserire i propri lavori.

Più ne arriveranno, maggiore sarà la nostra soddisfazione; convinti di aver preso la decisione giusta.

Potrai caricare il tuo Portfolio nell'area dedicata.

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