[3 GIUGNO 1946, NASCE IL BIKINI]

3 giugno 1946, a Parigi Louis Réard presenta il bikini, il celebre “due pezzi”. Il nome derivava dall'effetto dirompente che avrebbe dovuto generare sui costumi, al pari di quello della prima atomica fatta esplodere sull'omonimo atollo. In realtà si tratta di un capo datato, il due pezzi era già noto e usato nell'antichità da greci e romani.

Tutto nacque per una bomba, quindi, anzi due: quelle all’idrogeno sganciate nel luglio del 1946 dagli americani, che conducevano test nucleari, su un atollo delle Isole Marshall, Bikini per l’appunto. Pochi giorni dopo, ufficialmente il 5 luglio del 1946, un geniale sarto francese, Louis Réard lancia, sui bordi della piscina Molitor di Parigi, una nuova moda per l’estate: invece del costume intero, faticosa conquista di decenni di lotte femminili, un due pezzi destinato ad avere un effetto esplosivo sulle usanze dell’epoca.

Il modello di Reard migliorava il lavoro di Jacques Heim che, due mesi prima, aveva introdotto l’Atome (così chiamato a causa delle sue dimensioni ridotte), pubblicizzato come il costume da bagno più piccolo al mondo. Reard rese l’Atome ancora più piccolo, ma non riuscì inizialmente a trovare una modella che osasse indossarlo; finì quindi per ingaggiare Micheline Bernardini, spogliarellista del Casino de Paris, abituata agli indumenti succinti, se non addirittura inesistenti.

L’evidente sex-appeal, e quindi il potenziale seducente del “due pezzi”, ne ha fatto un motivo di successo di innumerevoli film e telefilm, questo quando fu ritenuto accettabile per il pubblico pudore. Scoppiò così, tra le donne dello spettacolo, la moda del bikini, perfido strumento di seduzione che però stentava a decollare tra le donne normali. In Italia, il seducente costume, così come oggi lo intendiamo, fu sdoganato da Sofia Loren, che con un due pezzi di raso sbaragliò la concorrenza vincendo il titolo di Miss Eleganza nel 1950.

In seguito, altri celebri esempi del legame tra bikini e cinema sono rappresentati dai surf movie degli anni ’60 o da serie tv come Baywatch. Tra le icone più celebri del bikini nel cinema, ritroviamo Ursula Andress nei panni della Bond girl Honey Ryder nel 1962 e Raquel Welch eroina preistorica nel film One Million Years B.C. del 1966. Altre due attrici di fascino portarono il bikini in giro per il mondo: Brigitte Bardot, a metà degli anni Cinquanta, dalle spiagge mai così calde di Saint-Tropez, e Marilyn Monroe, che nel film Niagara del 1953 tolse il respiro al mondo intero.

Un tocco regale, alla fine del decennio, avrebbe sdoganato del tutto il succinto costume sulle spiagge dell’occidente. Margaret d’Inghilterra, figlia della regina Elisabetta, non si fece alcun scrupolo a farsi immortalare in due pezzi mentre sbarcava dallo yacht dell’Aga Khan a Porto Cervo. In sostanza, il bikini è rimasto sostanzialmente invariato fino agli anni ’70, quando, completata la massima riduzione possibile del pezzo superiore, l’attenzione degli stilisti si è rivolta al pezzo inferiore: sul lato “B”; ma questa è un’altra storia.

La fotografia. Brigitte Bardot indossa uno dei primi bikini.

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