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SULLA FOTOGRAFIA

di Susan Sontag

Si tratta di un testo un po’ datato, ma che soprattutto oggi riveste un’importanza fondamentale.

Viviamo in un’era nella quale la fotografia è diventata straripante: per quantità e contenuti.

I messaggi che racchiude sono molteplici, alle volte provocanti o prevaricanti.

A tutto occorre offrire un’attenzione particolare, anche per via delle implicazioni indirette; usando poi chiavi di lettura differenti: tecniche e sociologiche, estetiche e anche etiche.

Si tratta di una brillante e originale analisi dei profondi cambiamenti che la diffusione di immagini ha portato nel nostro modo di guardare il mondo e noi stessi: ogni pagina solleva molte domande importanti ed entusiasmati.

Con uno sguardo attento e perspicace, Sontag allarga il discorso sulla fotografia all’intera situazione culturale e politica, individuando una rete di significati nell’evoluzione della fotografia che gettano luce nuova e diversa sul fenomeno e consentono una ricapitolazione stimolante ed esaustiva.

1. Collezionare fotografie è collezionare il mondo.

2. Ogni fotografia è un momento privilegiato.

3. Tutto esiste per finire in una fotografia.

4. Il fotografo saccheggia e insieme conserva, denuncia e insieme consacra.

5. Nessuno ha mai scoperto la bruttezza tramite le fotografie. Ma molti, tramite le fotografie, hanno scoperto la bellezza.

6. Grazie alla macchina fotografica, diventiamo tutti clienti o turisti della realtà.

7. La forza di una fotografia è nel conservare passibili di indagine momenti che il normale fluire del tempo sostituisce immediatamente.

8. La macchina fotografica è uno strumento d’amore e di rivelazione.9. La macchina fotografica è il mio strumento. Grazie ad essa do una ragione a tutto ciò che mi circonda.

10. Ogni fotografia è un “memento mori”. Fare una fotografia significa partecipare della mortalità, della vulnerabilità e della mutabilità di un’altra persona (o di un’altra cosa). Ed è proprio isolando un determinato momento e congelandolo che tutte le fotografie attestano l’inesorabile azionedissolvente del tempo.

Il saggio della Sontag fa il punto sullo stato attuale nel mondo dell’immagine, allargando l’analisi a tutta la cultura e al pensiero politico.