Croce e Delizia
- Concorso: Portfolio del MESE#12
- Autore: Rino Piccini
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Descrizione:
Croce e Delizia
Forse per capire lo strettissimo ed indissolubile legame che unisce Carrara ed i suoi abitanti al marmo ed alle cave, è opportuno invertire la citazione dal duetto della Traviata cosicché non sia più “Croce e Delizia” ma diventi “Delizia e Croce”.
Già dal primo presentarsi delle Apuane e della visione lontana delle cave, il turista resta affascinato dal biancore del marmo che le ammanta, tant’è che spesso lo scambia, meravigliandosi, per candida neve, salvo accorgersi, poi, che sta guardando delle montagne sfruttate da secoli, per l’estrazione della ricchezza che nascondono nelle loro viscere: il marmo, ricchezza per pochi e sostentamento per moltissimi che lo estraggono e lavorano.
L’estrazione del marmo, quello stessa marmo che mani sapienti hanno trasformato e continuano a trasformare in opere d’arte, ma anche in audaci architetture, ornamenti e materiale da costruzione, o anche in semplice ma pregiatissima polvere di carbonato di calcio impiegata in molti processi industriali, da sempre é intimamente legato a Carrara ed ai “carrarini”, che si trovano a stretto contatto di questo pregiatissimo materiale ,
D’altro canto il processo di estrazione, enormemente accelerato negli ultimi decenni ha portato, e continua a portare oggi in maniera ancora più marcata, ad una continua distruzione di parte delle stesse montagne, con cambiamenti sempre più evidenti nell’intero panorama delle Apuane.
Quel medesimo marmo, già citato in virtù della sua bellezza, dei suoi molteplici impieghi e del grande valore, anche economico, che lo caratterizzano è però macchiato dal sangue di chi nella filiera (estrazione – lavorazione – trasporto) lavora: non è purtroppo inusuale che si verifichino incidenti anche gravi e - troppo spesso - mortali che macchiano di sangue il suo percorso, dai monti fino al mare, lasciandosi alle spalle famiglie che un triste tributo devono pagare per il lavoro svolto dai loro famigliari.