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La tela di Agatha

  • Concorso: Portfolio del MESE#2
  • Autore: Rosangela Vavassori
  • Descrizione: "La tela di Agata: la propria pelle diventa la "tela" sulla quale scrivere la propria identità. In due sensi, quello di descrivere la propria sofferenza intima, quello di manifestarsi in un "tipo" particolare di modella ed artista.
    Brand in re ipsa
    Nella modernità liquida le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano prima che il loro modo di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedura le condizioni in cui si opera e le strategie formulate in risposta a tali condizioni invecchiano rapidamente; diventano obsolete prima che gli attori abbiano avuto possibilità di apprenderle correttamente le circostanze cambiano in fretta in modo imprevisto.
    In questo contesto il corpo è diventato luogo sempre più prediletto su cui collocare i segni di speranze e aspettative.
    Sul corpo tatuato tutto resta registrato: i punti fissi della propria filosofia di vita restano impressi. L'impegno è più serio e duraturo.
    La peculiarità di questo corpo di modella "tagliata" è che il brand è in re ipsa, reale, entra nella "res" fisica, assumendo in un solo tempo il doppio significato di "marchio", quello che noi definiamo branding...: "‹brä′ndiṅ› s. ingl. [der. di brand «marchio»], usato in ital. al masch. – 1. Nel linguaggio della pubblicità, l'insieme delle attività di promozione del marchio di un'azienda 2. La pratica di marchiare a fuoco la pelle umana imprimendovi un simbolo, una scritta, ecc.... "(tratto da Treccani)
    Questo attraverso la lettura di Vita Liquida e Nati Liquidi di Zygmunt Bauman. Egli afferma che è proprio di questi tempi il continuo lavorio sul corpo, operato anche dalla chirurgia estetica, per affermare da un lato l'appartenenza e dall'altro sostenere la propria individualità, sostenere la permanenza nella transitorietà e le contraddizioni della moda.
    Sul corpo di Agata trovano manifestazione piena e visibile manifestazione tutti questi portati."