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[SORDI “VIGILE” E SYLVA KOSCINA]

Il 15 giugno ci ripropone Alberto Sordi. Lo scorso anno lo celebrammo nel centenario della nascita (1920), eppure oggi non vogliamo dimenticarlo, per più di una ragione. Lui ha sempre rappresentato l’italiano medio: quello dell’Italia del dopoguerra e della Dolce Vita, sommata a quella della crisi economica. Osservando le sue pellicole, particolarmente quelle comiche, ci si accorge come lui incarnasse quasi la caricatura del personaggio da interpretare, portandolo all’estremo. Per questo riusciva a far emergere sbalzi acuti di sentimento: dalla gioia al dolore, dalla gaiezza alla malinconia.

Il 15 giugno 1959 viene varato il nuovo codice della strada, il che ci permette un parallelo con un film con Alberto Sordi: “Il vigile”, del 1960, diretto da Luigi Zampa. Si tratta di una storia tutta italiana. Otello (Alberto Sordi) riesce a trovare lavoro tramite una raccomandazione e diventa vigile della strada. Un giorno incontra una donna al volante che circola senza patente (Sylva Koscina, che interpreta se stessa): flirtando, lui la perdona. Nasce uno scandalo, ma dopo qual giorno Otello diventerà inflessibile, arrivando a multare persino il sindaco, per eccesso di velocità; e anche qui la faccenda si complica, investendo persino la politica. Insomma, il neo vigile dovrà imparare a modulare la propria attività lavorativa: tra inflessibilità e buonismo. Il sindaco passerà davanti a lui sempre troppo velocemente e un giorno uscirà di strada. Otello scorterà l’ambulanza, col politico a bordo, fino all’ospedale.

La fotografia che riportiamo ritrae Sylva Koscina: se stessa nel film e orgogliosa di esserlo, visto che, nella vita privata, parlava sempre in terza persona. Nasce a Zagabria (1933), ma da adolescente si trasferisce in Italia, dove studia Fisica. Il caso e la fortuna le spalancano le porte del cinema nostrano e d’oltre oceano. Reciterà negli USA accanto a Kirk Douglas e Paul Newman. Protagonista anche nella vita mondana, ha avuto flirt con Paul Newman, Kirk Douglas, Jean Paul Belmondo, Rossano Brazzi, Alberto Sordi e Nino Manfredi. La sua avvenenza le ha permesso di posare per Playboy, incarnando la risposta italiana a Marilyn Monroe.

La fotografia. Sylva Koscina al XVIII Festival Internazionale del Cinema di Venezia, 1957. Mario De Biasi.

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