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THE NUDES: A SECOND LOOK

di Lee Friedlander

Lee Friedlander è conosciuto per la street photography e il suo impegno tra i musicisti del jazz. Incontra il nudo quasi per caso, alla fine degli anni settanta, scoprendo di preferire degli scatti domestici, tenuti nelle case dei modelli.

Questo libro contiene la modifica definitiva che il fotografo ha apportato nella sua serie di nudi femminili in bianco e nero scattati tra il 1977 e il 1991. Le inquadrature mostrano spesso una complessità compositiva, dove compaiono lampade, libri, elementi di arredo, tessuti. Alle volte s’intuisce una luce controllata, che però non altera l’atmosfera di base. I nudi di Friedlander mostrano ogni difetto, quei contorni in grado di rendere unici corpi e fattezze. Le donne sembrano sentirsi a proprio agio davanti alla fotocamera, come gatti al sole. I loro corpi, non ritoccati, risultano gloriosi nelle imperfezioni che mostrano. Tra tanti scatti non omologabili e solo apparentemente disordinati, compaiono alcuni nudi di una giovane Madonna: la futura pop star.



Bio

Lee Friedlander (Aberdeen, 14 luglio 1934) è un fotografo statunitense.

Friedlander ha studiato fotografia presso l’Art Center College of Design di Pasadena, in California. Nel 1956 si trasferisce a New York City dove ha avuto occasione di fotografare musicisti jazz, in particolare per le copertine dei loro dischi: nei suoi primi lavori è evidente l’influenza di Eugène Atget, Robert Frank e Walker Evans. Nel 1960, il Guggenheim Memorial Foundation aggiudica a Friedlander una borsa di studio, consentendogli di concentrarsi sulla sua arte e rinnovando successivamente le sovvenzioni nel 1962 e nel 1977. Alcune delle sue fotografie più famose appaiono nel numero di settembre del 1985 sulla rivista Playboy: si tratta di immagini di nudo in bianco e nero di Madonna, all’epoca studentessa e pagata 25$ per il servizio fotografico. Una delle immagini fu battuta a 37.500 $ in un’asta di Christie’s Art House. Friedlander lavorava principalmente con Leica 35 mm e pellicola in bianco e nero, senza dedicarsi esclusivamente al ritratto: la sua fotografia è caratterizzata anche da immagini di vita urbana, riflessioni store-front, con strutture incorniciate da recinzioni e cartelli ed insegne a catturare l’aspetto della vita moderna. Nel 1963, Friedlander espone al Museo Internazionale di Fotografia presso la George Eastman House nella sua prima mostra solista. Nel 1967 le sue fotografie compaiono nella mostra “New Documents” organizzata al Museum of Modern Art di New York insieme agli scatti di Garry Winogrand e Diane Arbus. Nel 1990, la Fondazione MacArthur gli concede una ulteriore borsa di studio. Friedlander lavora oggi principalmente con fotocamere medio formato (ad esempio, Hasselblad Superwide). Sofferente di artrite e non autosufficiente, si è dedicato a fotografare i suoi dintorni: in questo senso, le immagini sono simili a quelli di Josef Sudek che ha anche fotografato i confini della sua casa e studio. Anche il suo libro “Stems” riflette la sua vita e le conseguenti limitazioni, ed è stato prodotto durante prima e dopo l’intervento chirurgico di sostituzione del ginocchio. Nel 2005 il Museo d’Arte Moderna presenta una grande retrospettiva della carriera di Friedlander, tra cui quasi 400 fotografie dal 1950 ad oggi. Nello stesso anno ha ricevuto il Premio Internazionale Hasselblad. La mostra retrospettiva è stata presentata anche nel 2008 al San Francisco Museum of Modern Art (SFMOMA).


THE NUDES: A SECOND LOOK

di Lee Friedlander

Editore: Distributed Art Pub Inc

Lingua inglese

Data di Pubblicazione: 6 maggio 2013

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