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[LE MELE DI SOPHIE]

Siamo in ritardo di un giorno, proprio quando avremmo dovuto ricordare Daguerre (lo abbiamo fatto lo scorso anno); ma rimaniamo in Francia, per incontrare un’attrice che ha debuttato giovanissima. Enfant prodige? No, perché ne volevano una così; e poi lei si era buttata da subito nel mondo del lavoro. Le “mele di Sophie”, quindi, non sono quelle della strega cattiva, ma i frutti di una carriera voluta sin da ragazzina. Del resto, è rimasta tale anche in seguito: con un fascino che vinceva per un elisir che l’ha accompagnata a lungo, quello dell’eterna giovinezza.