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[MAN RAY, COME IN UN SOGNO]

Siamo stati a Parigi, ma da turisti. Volevamo vedere, per offrire la prova a noi stessi di esserci stati e poterlo raccontare. Ancora oggi ne saggiamo il ricordo. Chiudendo gli occhi, ci pare di vedere quella città, di camminarci dentro, scorgendo angoli già visitati (e fotografati) da altri. Il merito è della Capitale francese, capace di concedersi al pensiero e all’idea, creando addirittura dei modelli di comportamento. Il termine “Bohémien”, ad esempio, nasce in Francia, quando artisti e poeti iniziarono a popolare i bassifondi e i quartieri popolari. Si trattava di giovani creativi che volevano fuggire, distaccarsi, cercando una libertà loro, personale e aggregante al tempo stesso. Solo a Parigi avrebbero potuto farlo.

[NASCE PEGGY GUGGENHEIM]

Oggi incontreremo Peggy Guggenheim, ma soprattutto la sua vita: un’esistenza fortunata e ribelle, tra arte e amori. Riconosceremo anche Parigi, la città che negli anni venti stava dando vita a una vera e propria rivoluzione artistica. Non mancherà il fotografo di turno, quel Man Ray incontrato più volte e crocevia di altre vicende vissute, come quelle di Berenice Abbott e Lee Miller (fotografe anche loro). Arriverà poi in Italia, Peggy; a Venezia e morirà a Camposampiero, in provincia di Padova.