GRACE KELLY SPOSA IL PRINCIPE RANIERI
19 aprile 1956, l'attrice Grace Kelly sposa Ranieri III di Monaco. Il matrimonio civile si era tenuto il 18 aprile, nella Sala del Trono del Palazzo del Principe. Il rito religioso venne officiato il giorno dopo nella cattedrale St Nicholas dal vescovo di Monaco Gilles Barthe. L’abito da sposa, considerato uno dei più riconoscibili di tutti i tempi, era stato un regalo dello studio MGM Production.
Grace già durante gli studi teatrali si era messa in mostra una bellezza semplice, distinta, regale. Col tempo è diventata un simbolo d’eleganza, nonché un modello da imitare per tutte le ragazze d’America degli anni cinquanta. Il fatto che sia diventata moglie del Principe Ranieri di Monaco apparì quasi naturale. Una predestinata.
Nel cinema, Grace era l’attrice preferita di Alfred Hitchcock. Per lui interpreta 3 capolavori: “Delitto perfetto”, “La finestra sul cortile” e “Caccia al ladro”. Sul set di quest’ultimo, girato a Montecarlo, conosce Ranieri di Monaco. Per il nobile monegasco abbandona il cinema e diventa nell’immaginario di tutti la Principessa Grace, eroina di una favola senza lieto fine.
Nel 1954 Grace vinse l'Oscar come migliore attrice per la propria interpretazione nel film "Ragazza di Campagna", che vedeva la partecipazione anche del divo Bing Crosby.
Il 13 settembre 1982, Grace e la figlia Stephanie furono coinvolte in un terribile incidente stradale mentre si dirigevano dalla Francia a Monaco. Stephanie riuscì a uscire in tempo dalla vettura precipitata in un pendio, a differenza della madre che venne ritrovata priva di sensi. Era già in coma quando fu trasportata in ospedale, dove morì 36 ore dopo a soli 52 anni.
Grace non venne mai dimenticata: per il passato d'attrice e per la storia di vita. La sua fiaba è finita male, ma in tutti lascia il ricordo dello stile che la distingueva, fatto di grazia, bellezza, ma anche tanta discrezione.
Il fotografo Yousuf Karsh
E’ facile imbattersi nelle fotografie di Yousuf Karsh, fotografo ritrattista. Le sue immagini le possiamo riconoscere ovunque: sulle copertine dei libri, su banconote e francobolli, e, naturalmente, esposte nelle gallerie. Nel corso della sua lunga carriera (più di 65 anni), Karsh ha fotografato alcuni tra i più importanti leader del 20° secolo, con una tecnica di illuminazione della quale lui stesso è stato pioniere. Divenne particolarmente richiesto, al punto che il giornalista Perry pubblicò sul London Sunday una frase particolarmente esaustiva: “Quando i famosi cominciano a pensare all’immortalità, chiamano Karsh”. Osservare le sue immagini significa studiare, andare a lezione, far proprio un atteggiamento da tenersi di fronte al soggetto; oltre che, ovviamente, rendere percepibili (e riconoscibili) gli elementi essenziali di colui che si va a ritrarre.
I ritratti di Yousuf Karsh
Nei suoi ritratti eleganti delle figure di spicco del 20° secolo (Pablo Picasso, Georgia O'Keeffe, Winston Churchill, Audrey Hepburn, Jackie Kennedy, Muhammad Ali e Albert Einstein) il fotografo Yousuf Karsh ha catturato sia la personalità privata che il personaggio pubblico. Posando con cura e illuminando in modo sensibile i suoi soggetti, Karsh si è sforzato di evidenziare i tratti distintivi che trasmettessero un senso della loro individualità. Il momento decisivo per lui, quello nel quale avrebbe rilasciato l'otturatore della fotocamera, è emerso quando la maschera pubblica del suo soggetto si è sollevata, anche se solo per un attimo e di sfuggita. Karsh ha scritto: «Il fascino senza fine di queste persone per me risiede in quello che chiamo il loro potere interiore. Fa parte dell'inafferrabile segreto che si nasconde in tutti, ed è stato il lavoro della mia vita cercare di catturarlo su pellicola».
La vita di Yousuf Karsh
Yousuf Karsh, uno dei più importanti fotografi armeno-canadesi, era famoso per i suoi ritratti. Nasce a Mardin, una città nella parte orientale dell'Impero ottomano (Turchia) il 23 dicembre 1908. È cresciuto nell'era del genocidio armeno e, quando aveva 16 anni, i suoi genitori lo spinsero a vivere insieme a suo zio Georg Nakash, anche lui fotografo, a Sherbrooke, nel Quebec, in Canada. Karsh ha frequentato la scuola per un breve periodo, mentre aiutava suo zio con il lavoro in studio. Nakash vide sul campo le capacità di suo nipote e nel 1928 organizzò per lui uno stage sotto un grande ritrattista che viveva a Boston, di nome John Garo.
Nel 1931, per farsi un nome, Yousuf Karsh tornò in Canada e iniziò a lavorare con John Powl, nel suo studio, che poi ha rilevato pochi anni dopo. Nel 1936, ha esposto la sua prima mostra nella Drawing Room dell'hotel Château Laurier. Tempo dopo, trasferì lì il suo studio, dove visse e lavorò fino al 1992.
Karsh è stato scoperto dal primo ministro canadese, Mackenzie King, che ha presentato Karsh ai notabili in visita per le sedute di ritratto. Il suo lavoro iniziò a raccogliere consensi, ma la svolta arrivò quando ritrasse Winston Churchill, nel 1941 mentre Churchill pronunciava un'orazione alla Camera dei Comuni canadese a Ottawa. Questo è rimasto il uno dei ritratti più riprodotti nella storia.
La grande opera di Yousuf Karsh è esposta in numerosi stimati istituti e gallerie come collezione permanente. Pochi esempi sono il Museum of Modern Art di New York, il Metropolitan Museum of Art, la Bibliotheque nationale de France, il George Eastman House International Museum, la National Gallery of Canada e altri. Diverse biblioteche e vari registri in Canada conservano l'intera collezione, insieme ai negativi e ai documenti. Gli strumenti fotografici di Karsh sono stati donati al Canada Technology and Science Museum di Ottawa.
Yousuf Karsh muore il 13 luglio 2002, a Boston.
Le fotografie
Grace Kelly e Ranieri III di Monaco il giorno delle nozze.
Grace Kelly fotografata da Yousuf Karsh.