Skip to main content

ERNA LENDVAI-DIRCKSEN E LA FOTOGRAFIA RURALE

Erna Lendvai-Dircksen nasce il 31 maggio 1883. È stata una fotografa tedesca nota per alcuni volumi che raccoglievano i ritratti d’individui rurali, colti in tutta la Germania. Durante il Terzo Reich, le sue fotografie furono utilizzate per promuovere l'ideologia razziale. Nello stesso periodo, le fu commissionato di documentare la nuova autostrada e gli operai che la costruivano.

I ritratti dei contadini di Lendvai-Dircksen si adattavano all'etica nazista, tranne per il fatto che nella sua pubblicazione iniziale quasi tutti i suoi soggetti erano vecchi, e in effetti descriveva chiaramente il danno ai loro corpi come un segno di autenticità. In seguito, ha ampliato la sua attenzione ai bambini. Non ha mai fotografato lo sport, per ragioni tecniche e personali.

Sebbene Lendvai-Dircksen sia stata chiamata "Erna bruna" per la promozione degli ideali nazisti nel suo lavoro sotto il Terzo Reich, i suoi ritratti possono essere paragonati al lavoro di Dorothea Lange o Walker Evans, come documentazione di persone povere. Anche Margaret Bourke-White ha fotografato i lavoratori sotto una luce eroica. Lo stesso principio di caratterizzare un paese attraverso le fisionomie della sua gente era condiviso da fotografi dell'era di Weimar come il progressista August Sander, nel suo Antlitz der Zeit (Il volto del nostro tempo).

Ci è piaciuto incontrare la fotografa tedesca. Al di là del contesto storico e dell’utilizzo delle sue fotografie, osservandole oggi si riconosce una poesia di fondo, la voglia della ricerca. Cerchiamo di prendere spunto da ciò che vediamo, dimenticando il resto.

Erna Lendvai-Dircksen, note biografiche

Nata a Wetterburg (un quartiere di Bad Arolsen nel distretto di Waldeck-Frankenberg nell'Assia settentrionale), Erna Dircksen studiò pittura alla Kunsthochschule Kassel dal 1903 al 1905 e fotografia al Lette Verein dal 1910 al 1911. Sembra abbia aperto uno studio fotografico a Hellerau, vicino a Dresda, nel 1913. Dal 1916 al 1943 ebbe uno studio di ritratti a Berlino. Nel 1918 aveva una reputazione crescente, in particolare per le sue fotografie di nudo. Già nel 1911 s’interessò a ritrarre la gente tedesca di campagna, dopo aver fotografato accidentalmente un fabbro e un contadino mentre erano in vacanza. Nei suoi scritti espresse una visione romantica della vita rurale e un disprezzo per la vita urbana. A partire dal 1917 realizzò una serie di ritratti di persone tedesche di diverse regioni, una selezione dei quali vinse il primo premio alla mostra di Francoforte nel 1926.
Lendvai-Dircksen pubblicò i suoi ritratti dei tedeschi rurali come Das deutsche Volksgesicht (Il volto del popolo tedesco) nel 1932. Il lavoro si sviluppò in più volumi raffiguranti diverse regioni del Reich, a partire dal 1942.

Sotto il Terzo Reich ricevette delle commissioni statali, in particolare quella di Fritz Todt (ingegnere e generale tedesco) circa i ritratti di operai edili dell'autostrada, originariamente commissionati per la mostra Schaffendes Volk del 1937, come parte dello sforzo di Todt di far riprodurre artisticamente la nuova autostrada. L’ingegnere le chiese espressamente di "raffigurare fotograficamente i volti dei lavoratori delle autostrade provenienti dalle varie regioni della Patria". Il libro apparve nel 1937 e in un'edizione riveduta nel 1942. Presumibilmente Todt la scelse sulla base del suo lavoro in Das deutsche Volksgesicht, e il libro sull'autostrada segue un piano simile, seguendo il corso della costruzione dalla Germania settentrionale a sud fino alle Alpi. In ogni regione seguono illustrazioni del paesaggio e dell'autostrada, in particolare dei ponti, con raffigurazioni di uomini locali che lavorano al progetto. Le sue immagini dei nuovi ponti enfatizzano la muratura in pietra e l'estetica degli archi, in alcuni casi utilizzando tecniche compositive che ricordano la Nuova Oggettività, in altri situando le gigantesche costruzioni nella natura e nella tradizione, suggerendo la loro lunga esistenza futura. In un'immagine, un contadino che ara con i buoi è fotografato sotto un ponte autostradale. Gli operai, che dominano il libro, quasi diventano degli eroi, dove emerge il "culto del bel corpo" come nell'Olympia di Leni Riefenstahl.

Nel 1943, per sfuggire ai bombardamenti di Berlino, si trasferì nell'Alta Slesia; nel 1945 perde il suo archivio fuggendo da lì e si stabilisce a Coburgo, dove dagli anni Cinquanta inizia a concentrarsi sulla fotografia di paesaggio a colori. Il suo lavoro del dopoguerra è ospitato nell'Agfa Foto-Historama di Colonia.

Dircksen fu sposata dal 1906 al 1910 con Adolf Goschel, dal quale ebbe una figlia, e dal 1913 al 1924 con il compositore ungherese Erwin Lendvai.

Morì nel 1962 a Coburgo.

Le fotografie

Giovane ragazza dell'Hagendörfchen Bückoburg, 1930.
Ritratto di una donna olandese nel costume tradizionale, 1916.

Like what you see?

Hit the buttons below to follow us, you won't regret it...