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SBARCO ALLEATO IN SICILIA

10 luglio 1943: scatta l’operazione Husky, una delle più imponenti azioni navali mai realizzate. È lo sbarco degli alleati sul suolo siciliano, l’avvio della campagna d’Italia. Il 16 luglio gli americani liberano Agrigento. Nonostante l’accanita resistenza delle forze dell’Asse, la Sicilia viene liberata in soli 38 giorni.
La presa della Sicilia ha rappresentato un primo passo sulla lunga strada dal Nord Africa a Berlino, un punto fermo in quello che Winston Churchill aveva soprannominato il "ventre molle dell'Europa". Robert Capa ha documentato l’avanzata dell'esercito americano attraverso tutta l'isola.

Oggi però non desideriamo occuparci del fotografo ungherese, o almeno non solo. In fotografia occorre contaminarsi, così ci siamo rivolti al cinema, con una pellicola di assoluto interesse: “In guerra per amore”, diretta e interpretata da Pif (2016). Nella trama c’è tutto: l’amore, una mafia nascente, la Sicilia e la guerra nell’isola.
Ecco le vicende. New York, 1943. Arturo Giammarresi (Pif), palermitano trapiantato in America, sogna di sposare la bella conterranea Flora (Miriam Leone), ma lei è già promessa a Carmelo, figlio del braccio destro di Lucky Luciano. L'unico modo per ottenere la mano di Flora è quello di chiederla direttamente al padre della donna, rimasto in Sicilia. Siccome gli Alleati stanno per sbarcare nell’isola, Arturo si arruola nell'esercito americano e approda nel paesino di Crisafulli dove comandano, in ordine sparso, la Madonna, il Duce, il boss locale Don Calò e un pugno di gerarchi fascisti. I destini di Arturo s’incroceranno con quelli degli abitanti di Crisafulli e soprattutto di un tenente dell'esercito yankee entrato in guerra per amore del suo Paese e dotato di un senso alto dell'onore.

La mafia è indigesta al graduato statunitense, che scriverà una lettera al presidente Franklin Delano Roosevelt. Sarà Arturo a consegnarla direttamente al posto di guardia della Casa Bianca, sedendosi poi su una panchina, aspettando fiducioso di essere convocato. Nessuno lo chiamerà, ma Flora, scappata dal matrimonio programmato, raggiungerà Arturo proprio a Washington. I due siederanno insieme sulla panchina. La vita li aveva aspettati.

Pif, note biografiche

Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, è nato a Palermo nel 1972. Impegnato come conduttore televisivo, regista e attore, ha mosso i primi passi nel mondo del cinema come assistente di Franco Zeffirelli in Un tè con Mussolini e con Marco Tullio Giordana nel celebre I cento passi. Nel 2001 approda alla televisione grazie al programma Le Iene. Nel 2007 diviene autore e presentatore del suo primo programma individuale, Il testimone, per MTV. Particolarmente attento al tema della lotta alla mafia, debutta alla regia cinematografica dirigendo il film La mafia uccide solo d’estate. Dal 2014 conduce su Radio 2 il programma I provinciali di Michele Astori, tornando nel 2016 al programma Le Iene nelle vesti di conduttore.

(Fonte Giffoni Film Festival)

Robert Capa in Sicilia

Capa, già famoso per il suo lavoro durante la guerra civile spagnola, era arrivato a New York all'inizio della seconda guerra mondiale solo per essere informato che come cittadino ungherese sarebbe stato designato alla stregua di un "alieno nemico", ma alla fine ricevette il permesso di fotografare a fianco dell'esercito americano, l'unico nemico straniero a ricevere tale accreditamento durante la guerra.

Come fece notare suo fratello, Cornell Capa, nel libro Robert Capa: Photographs, era ridicolo che un uomo acclamato come "Il più grande fotografo di guerra del mondo" nel 1939 non fosse riuscito a trovare nessuno che lo mandasse in battaglia, fino al 1943. Quell'anno Robert si recò in Marocco e infine in Tunisia, dove fotografò i prigionieri di guerra italiani e l'attività alleata in Nord Africa.

Capa ha volato a lungo con i paracadutisti lanciati sulla Sicilia, nei primi giorni della campagna, ma arrivò sull'isola solo alla fine di luglio, quando sbarcò da una nave di rifornimento. Seguì le forze americane lungo la costa fino ad Agrigento e da lì si spostò nell'interno montuoso dell'isola. Fu in questa regione che si svolsero gran parte dei combattimenti più duri.
Capa entrò a Troina, con la prima pattuglia americana. La cittadina era ben difesa, ma aveva subito i pesanti bombardamenti alleati. La trovò i locali traumatizzati che avevano sopportato l'esteso sbarramento. In molti hanno notato che le fotografie di Troina erano molto simili a quelle scattate a Teruel durante la guerra civile spagnola.

Capa, dopo gli eventi in Sicilia, seguì gli alleati lungo la penisola italiana. Avrebbe poi preso parte allo sbarco del D-Day, il 6 giugno 1944, a Omaha Beach.
Due anni dopo la fine della guerra, Capa, insieme a Henri Cartier-Bresson, David "Chim" Seymour e George Rodger, ha fondato Magnum Photos.

Le fotografie. Locandina del film “In guerra per amore”. Robert Capa. Un contadino siciliano illustra a un ufficiale americano i movimenti delle truppe tedesche. Vicino a Troina. Italia. Agosto 1943. © Robert Capa / Foto Magnum.

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