[I BEATLES IN ABBEY ROAD]
8 agosto 1969, i Beatles stanno attraversando un passaggio pedonale in Abbey Road, la via di Londra dove si affacciano gli Abbey Road Studios, nei quali i Beatles incisero per l'intera carriera. Iain McMillan verso mezzogiorno, in bilico su una scala in mezzo alla strada, con la sua Hasselblad immortala i fab four mentre vanno avanti e indietro lungo le strisce pedonali. Delle sei pose scattate la scelta cadde sulla quinta, perché era l'unica in cui i quattro erano ben allineati. Nacque così la copertina del disco Abbey Road, ma anche una delle fotografie più famose tra quelle che ritraggono i quattro di Liverpool.
E’ il terzo anno che pubblichiamo il famoso LP del Beatles. Abbiamo già parlato dei misteri racchiusi nell’immagine (la presunta morte prematura di Paul McCartney) e di altre particolarità (è l'unica copertina di un disco dei quattro dove non compaiono né il titolo né il nome del gruppo). Occorre ricordare come nel dicembre del 2010 quelle strisce pedonali siano state classificate luogo protetto dall’ English Heritage. Tale forma di tutela, che di solito viene concessa ad importanti edifici di alto valore storico, è stata dedicata per la prima volta ad un tratto di strada.
C’è un elemento personale da considerare: siamo molto affezionati a quell’album. Ancora oggi ne ascoltiamo i brani, tra questi i due capolavori di George Harrison (Something e Here comes the sun). E poi, siamo andati a Londra proprio per farci ritrarre, in famiglia, su quelle strisce personali. Che dire? Le leggende comportano degli strascichi. Perdonate.
Per recuperare, questa volta ci occupiamo maggiormente del fotografo. E’ giusto conoscerlo, anche perché i rapporti con alcuni dei quattro non si esaurirono con la copertina di Abbey Road. Iain MacMillan è nato a Carnoustie (cittadina scozzese) il 20 ottobre 1938. Dopo aver lasciato il liceo di Dundee nel 1954, ha lavorato come apprendista manager in una fabbrica locale di iuta, prima di studiare fotografia al Regent Street Polytechnic (ora University of Westminster).
E’ tornato a casa nel 1959 per fotografare gli appartamenti di Dundee e le scene di strada: immagini influenti di uno stile di vita che stava scomparendo. Il suo talento fu presto riconosciuto da riviste e editori, così all'inizio degli anni '60 ricevette numerose commissioni: da Lutterworth Press, Sunday Times, Plays & Players e Illustrated London News.
Più tardi nel decennio ha scattato le fotografie per un libro, The Sculpture of David Wynne, e per il catalogo della mostra di Wynne; mentre lavorava anche a un saggio fotografico sulla vita nella capitale. Il Libro di Londra (1966) contiene alcuni dei suoi lavori migliori e l’ha portato all'attenzione di Yoko Ono, che gli ha commissionato di fotografare la sua mostra alla galleria Indica, a St James's. Fu lì che Yoko incontrò John Lennon, che poi invitò MacMillan a fotografare la copertina dell'album Abbey Road dei Beatles.
MacMillan ha continuato a lavorare con la coppia Yoko e John su progetti, come l'album Live Peace in Toronto (1969) e Sometime in New York City (1972). Ha anche collaborato al film Erection, un'animazione d’inquadrature di un hotel londinese in costruzione con una colonna sonora di John e Yoko. A New York, ha fotografato gran parte del lavoro d'avanguardia di Yoko, tra cui Fly, quando è stata rilasciata una campana di vetro piena di mosche e sono stati ritratti i luoghi in cui avrebbero dovuto atterrare.
Negli anni '80 le sue fotografie sono state esposte in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. La BBC ha usato il suo lavoro nella serie The Rock and Roll Years.
Nel 1993 Paul McCartney ha invitato MacMillan a scattare un'altra foto sulle famose strisce pedonali. Questa volta il Beatle era da solo con il suo cane. MacMillan ha contrastato la semplicità dell'immagine di Abbey Road includendo una squadra di poliziotti, fotografi della stampa e una folla vivace. L'immagine risultante è stata utilizzata per la copertina dell'album Paul is Live, smentendo così le voci sulla morte di McCartney.
MacMillan era modesto riguardo i propri successi. Ha mantenuto un affetto duraturo per Paul e Linda McCartney, che ha descritto come "la coppia più solida con i piedi per terra e inalterata che si possa immaginare". E’ deceduto l'8 maggio 2006.
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