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[I BEATLES IN ABBEY ROAD]

8 agosto 1969, i Beatles stanno attraversando un passaggio pedonale in Abbey Road, la via di Londra dove si affacciano gli Abbey Road Studios, nei quali i Beatles incisero per l'intera carriera. Iain McMillan verso mezzogiorno, in bilico su una scala in mezzo alla strada, con la sua Hasselbladimmortala i fab four mentre vanno avanti e indietro lungo le strisce pedonali. Delle sei pose scattate la scelta cadde sulla quinta, perché era l'unica in cui i quattro erano ben allineati. Nacque così la copertina del disco Abbey Road, ma anche una delle fotografie più famose tra quelle che ritraggono i quattro di Liverpool.

[JOHN LENNON, UNA VOLTA DI PIU’]

John Lennon, una volta di più? Ne abbiamo parlato spesso, anche il mese scorso in occasione dell’anniversario del lancio di Imagine (l’Album). Lennon, però, ci invita a continue riflessioni, per i cambiamenti che col suo gruppo (i Beatles) è riuscito a realizzare: in ambito musicale e non solo. Leggere le sue canzoni (firmate assieme a Paul McCartney) vuol dire trovare motivazioni di speranza. Da appassionati di fotografia quali siamo, è giusto lasciarci contaminare dalla Start up Beatles, e per questo abbiamo aggiunto due libri: uno fotografico (e molto di più), l’altro più orientato alla saggistica, perché spiega l’economia attraverso le canzoni dei Fab Four.

[LUGLIO, OLIMPIADI & DIVAGAZIONI]

Siamo in estate ed è domenica, per cui ci sembra giusto divagare: magari cercando “cose” da approfondire e sulle quali riflettere. La fotografia ce ne offre il modo, perché vive di “tempo”: nella genesi (1/125 sec?), ma anche nella lettura per il ricordo o il racconto.

Tempo, tempo: da vivere e ricollocare, magari altrove. Click, e una scheggia di eternità si stacca sulle nostre mani: più o meno coscientemente. Forse qui sta il segreto: la raggiunta consapevolezza (oggi) che tra le mani rivivrà la nostra emozione. Non era così, un tempo: perché l'immagine “avrebbe potuto” restituirci il momento, filtrato però dai balzelli artigianali collocati da sviluppo e stampa. Come dire: non eravamo convinti del tutto.

[OYE COMO VA, CARLOS]

Carlos Augusto Alves Santana, chitarrista messicano naturalizzato statunitense, nasce il 20 luglio 1947. Con la sua band, è diventato famoso alla fine degli anni '60 e all'inizio degli anni '70. Il suo linguaggio musicale si componeva di rock, salsa e jazz fusion. Il suono della band presentava una chitarra melodica mescolata al blues, il tutto impostato su ritmi latini e africani, accompagnati da strumenti a percussione in maniera ridondante, difficilmente ascoltati nella musica rock.