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[VAN DYKE, FOTOGRAFIA E CINEMA]

Willard Van Dyke è stato un fotografo e documentarista americano, noto per il suo ruolo di membro fondatore del Group f/64, un collettivo di fotografi dediti alla creazione d’immagini "pure" e non manipolate. Nato a Denver il 5 dicembre 1906, e poi trasferitosi in California, Van Dyke si è ispirato ai paesaggi dell'ovest. Nel 1929, iniziò un apprendistato con Edward Weston, affinando la sua fotografia, venendo anche in relazione con colleghi importanti e co-fondatori dell’f/64: Ansel Adams e Imogen Cunningham.

Le prime immagini di Van Dyke riguardavano paesaggi e strutture architettoniche, con un'enfasi sulla forma, la luce e lo spazio. Nel corso del tempo, la sua attenzione si è spostata verso le questioni sociali e ha iniziato a scattare ritratti di lavoratori migranti o siderurgici disoccupati. Questo desiderio di realizzare un cambiamento sociale ha portato al passaggio di Van Dyke al cinema documentario. La sua collaborazione con Ralph Steiner nel film “The City” ha consolidato la reputazione di Van Dyke come regista. Nel 1964, Van Dyke è diventato direttore del Dipartimento di Cinema al Museum of Modern Art, posizione che ha ricoperto per nove anni. Van Dyke è morto per un attacco di cuore nel 1986, all'età di 79 anni. Il suo lavoro può essere visto nelle collezioni permanenti del Museum of Modern Art, SFMoMA e del Detroit Institute of Art.

Van Dyke è stato parte integrante dell'evoluzione della fotografia e del cinema. Nel 1932 ospitò l'incontro di fondazione dell’f/64, un gruppo di fotografi legati da una convinzione comune nella superiorità della fotografia "diritta", non manipolata sulla moda pittorialista dell'epoca. I membri della f/64, tra cui Edward Weston e Ansel Adams, usavano fotocamere di grandi dimensioni per fare lunghe esposizioni attraverso piccole aperture (da cui il nome "f.64"), producendo negativi di grande dettaglio e chiarezza. Van Dyke è stato l'autore di gran parte della filosofia del gruppo, avendo coniato l'espressione "fotografia pura".

Van Dyke ha fatto l'apprendista con Edward Weston e nel 1933 viaggiò con lui e altri nel New Mexico in una spedizione fotografica. Le sue prime fotografie sono tipicamente dettagli dell'industria o della natura, che enfatizzano la forma, l'ombra e lo spazio. Sono graficamente audaci, come nella sua serie architettonica di edifici abbandonati. Credendo che fotografia e cinema potessero cambiare il mondo, si è presto spostato verso ambiti sociali. Con ritratti di grande impatto emotivo di persone come i lavoratori disoccupati e le loro famiglie, ha ritratto una società in tempi difficili.

Nel 1938, Van Dyke si è dedicato al cinema, ma nel 1977 torna alla fotografia fissa, lavorando per la prima volta con il colore.

Le fotografie

Willard Van Dyke Migrant Workers, 1934 circa
Willard Van Dyke, Fumaioli, 1933

Willard Van Dyke, 5 dicembre 1906

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