FOTOGRAFIA DA LEGGERE …
Conoscere i fotografi è importante per rendere consapevole la nostra passione per lo scatto, questo perché la fotografia è una pratica relazionale e occorre comprendere, per gli autori più famosi, come le vicende della vita possano aver influito sulla loro creatività. “Il mio ritratto” di Margaret Bourke-White (Edizioni Contrasto) può aiutarci ad aprire il nostro sguardo su cosa l’autrice americana abbia messo in atto per primeggiare nell’immagine, oltre ovviamente al coraggio. Già perché lei è stata la prima donna in molti ambiti e questo risulta essere il valore aggiunto che si ottiene dalla lettura della sua autobiografia.
Già, la “Prima donna”; ecco cosa scrisse Alessandra Mauro, curatrice della mostra della mostra milanese, a Palazzo Reale, tenutasi dal 25 settembre 2020 al 2 giugno 2021. «Una donna di primati, Margaret Bourke-White; la prima ad arrampicarsi sulle colate di ferro delle fonderie e ad affrontare il calore delle fornaci per realizzare fotografie industriali insolite, visionarie; la prima ad affrontare la fotografia aerea (“se ti trovi a trecento metri di altezza, fingi che siano solo tre, rilassati e lavora con calma”, era il suo motto); la prima a realizzare un libro di testi e fotografie sulla Depressione degli anni Trenta nel Sud degli USA; la prima a documentare la Russia del piano quinquennale e l’unica a ottenere una sessione di posa da Stalin. La prima per cui viene disegnata la divisa di corrispondente di guerra, e poi, la prima a riprendere l’orrore del campo di concentramento di Buchenwald, a testimoniare l’India nel momento di separazione con il Pakistan e l’unica a realizzare un intenso ritratto del Mahatma Gandhi a poche ore dalla sua morte. La prima a scendere sottoterra con i minatori in Sud Africa, a fotografare la segregazione razziale degli USA a colori. La prima, soprattutto, a non sottrarsi alla macchina fotografica diventando a sua volta il soggetto di un reportage che documenta, con la forza e la tenerezza dello sguardo del collega Alfred Eisenstaedt, la sua lotta contro il Parkinson che la immobilizzerà e la porterà alla fine. In quei momenti Margaret, famosa per la sua eleganza e il gusto innato per i vestiti, non ha paura di mostrarsi debole, invecchiata e impaurita. La prima, insomma, quasi in tutto. Con le sue immagini, le sue parole, la sua vita, Margaret Bourke-White è stata in grado di creare un personaggio forte e invidiabile costruendo il mito attraente di se stessa, donna e fotografa».
La fotografa Margaret Bourke-White
Margaret Bourke-White nasce il 14 giugno 1904 a New York. Intraprende gli studi di biologia ma si laurea in arti visive, dedicandosi successivamente alla carriera di fotogiornalista. Nel 1929, si specializza nella fotografia industriale, iniziando anche a documentare le lotte sindacali, simpatizzando per la sinistra e il femminismo.
Nel 1930 ottiene un visto per l’Unione Sovietica, quando ancora nessun fotografo era riuscito ad averlo: Margaret Bourke-White è la prima fotografa ad aver la possibilità di documentare i cambiamenti in seguito alla rivoluzione bolscevica.
Margaret Bourke White sarà l’autrice della prima copertina di LIFE, il 23 Novembre 1936. Diventerà inoltre la prima fotografa a unirsi alle forze aeree statunitensi. Avrà la possibilità di documentare le atrocità della guerra e, a conflitto finito, la disumanità dei campi di sterminio nazisti.
Nel 1946 parte alla volta dell’India, che si stava in quegli anni muovendo per l’indipendenza. Riesce ad avere il permesso per un’intervista a Gandhi, che però aveva fatto voto di silenzio. Ottiene perciò il diritto a tre scatti che faranno poi il giro del mondo. Nel 1929 Bourke-White divenne la prima fotografa impiegata dalla rivista Fortune. Alla Bourke-White dobbiamo anche la fotografia Corporate: cioè il reportage industriale realizzato su commissione.
Ne “Il mio ritratto” la fotografa racconta in prima persona la sua vita straordinaria, svelando le tappe che le hanno permesso d’inventarsi una professione e un’identità a misura dei propri desideri.
La fotografia
Copertina del libro “Margaret Bourke-White, Il mio ritratto” di Margaret Bourke-White. Editore: Contrasto, 2003