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LOVE ME TENDER

15 novembre 1956, esce nelle sale cinematografiche statunitensi il primo film in cui compare Elvis Presley: Love Me Tender. Elvis non è il protagonista ed entra nella trama di un western semplice, forse banale, fatto di amori, guerra e morte retorica. Ovviamente Elvis entra nella colonna sonora, dove canta appunto “Love me tender”, una delle sue ballate più celebri e riconoscibili. Quel brano divenne disco d’oro già con le prenotazioni.

Elvis diventa un fenomeno e forse era un predestinato, anche quando nessuno scommetteva su di lui. Si dice che tutto sia nato da un regalo della madre: quella chitarra comprata al posto della bicicletta che il figlio avrebbe desiderato. Andando avanti, ecco arrivare Menphis, dove la famiglia di Elvis si è trasferita. Lì il futuro cantante riesce a mescolare la musicalità nera con la sua anima bianca, sviluppando anche le movenze che l’avrebbero reso famoso. C’è dell’altro, però, perché l’America sta cambiando e il suo conformismo storico inizia a scricchiolare. Quel ragazzo dai capelli folti e neri provoca anche sessualmente, senza imbarazzo, in semplicità; diventando il simbolo di un nuovo pensiero e di desideri rinnovati. Pare che anche Bruce Springsteen, quello di “I’m on Fire”, si sia ispirato al cantante del Mississippi per formulare la sua carriera, pur con risultati artistici differenti.

Elvis Presley è diventato un’icona, osannata ancora oggi. Il suo merito sta nell’aver contribuito alla genesi del rock and roll. Love me tender, comunque, la si ascolta volentieri ancora oggi. La sua forma “a ballata” di certo ha ispirato la fantasia di tanti altri compositori.

Elvis Presley, note biografiche

Elvis Presley è nato l'8 gennaio 1935 a East Tupelo, Mississippi. Nel 1948, lui e i suoi genitori si trasferirono a Memphis, nel Tennessee, dove ha frequentato le high school. Dopo essersi diplomato al liceo a Memphis, Elvis si è dedicato a lavori saltuari, come usciere di cinema e autista di camion. Ha iniziato a cantare a livello locale, per arrivare alla RCA nel 1955.

Elvis ha offerto un contributo importante nel dare corpo alla prima musica rock and roll. La sua carriera era iniziata come interprete di rockabilly, una fusione di musica country e rhythm and blues. Le sue cover di canzoni già esistenti l’hanno reso popolare e affondavano le radici stilistiche tra la musica bianca e quella nera. Ha registrato brani nel genere rock and roll, che in seguito hanno definito lo stile. Presley aveva una voce versatile, e riscuoteva successo in altri generi: gospel, blues, ballate e musica pop.

Nel 1956, Elvis è stato scelto per il suo primo ruolo da attore, Love me tender (Fratelli rivali), il primo di 33 film in cui ha recitato. Nel 1958, Elvis fu arruolato nell'esercito e si trasferì a Bad Nauheim, in Germania. Lì ha incontrato Priscilla Ann Wagner, che alla fine avrebbe sposato dopo un corteggiamento durato otto anni, e dalla quale ha avuto la sua unica figlia, Lisa Marie Presley. Il servizio militare e la "British Invasion" degli anni '60 hanno ridotto i suoi concerti, ma ha continuato a lavorare nel cinema e in sala d’incisione.

Negli anni '60, Elvis si stabilì a Hollywood, dove ha recitato la maggior parte dei suoi trentatré film, al fianco di alcuni degli attori più famosi. I critici hanno stroncato la maggior parte dei suoi film, ma sono andati molto bene al botteghino. sconosciuto nel 1969, stupro e violenza di massa. Recentemente ha ricevuto il plauso della critica.

Elvis negli anni '70 è tornato a esibirsi dal vivo. È stato in tournée negli Stati Uniti, salendo sul palco in oltre 500 concerti. Il suo matrimonio si è concluso con il divorzio e lo stress di viaggiare costantemente, nonché il suo aumento di peso e la dipendenza da stimolanti e depressivi hanno inficiato la salute dell’artista.

Elvis Presley è morto all'età di 42 anni il 16 agosto 1977 nella sua villa a Graceland, vicino a Memphis. La cittadina è diventata un santuario per milioni di seguaci in tutto il mondo. A oggi, Elvis Presley è l'unico musicista ad essere stato inserito in tre "Halls of Fame" musicali separate e rimane uno degli artisti più influenti nella storia della musica popolare.

Le fotografie che vediamo

Non abbiamo scelto alcuna immagine del film, preferendo una ricerca circa le origini del fenomeno Elvis e anche una fotografia che ne celebrasse il mito; ecco quindi i due scatti che vediamo: portano la firma di e Terry O’Neill (che già conosciamo).

Nel 1956 il fotografo freelance Alfred Wertheimer fu incaricato di fotografare un cantante di 21 anni che la RCA stava promuovendo. Era Elvis Presley, un nome che il 26enne Wertheimer non riconobbe quando si recò allo Studio 50 di New York City per fotografare l'apparizione di Presley in TV.

All'epoca, Elvis stava cominciando a guadagnare una certa notorietà, ma non era ancora un'icona culturale. Poteva ancora camminare per le strade senza essere riconosciuto, senza entourage e guardie del corpo; quindi Alfred Wertheimer è stato in grado di scattare metri di pellicola, da vicino e in maniera intima, sia sul palco che fuori, prima che la vita di Elvis cambiasse per sempre. Il 21enne Elvis Presley era sull'orlo della celebrità nazionale.

Il fotografo Alfred Wertheimer

Wertheimer è nato il 16 novembre 1929 a Coburg, in Germania. Suo padre era un macellaio; sua madre, modista. La famiglia si trasferì a New York nel 1936 per sfuggire alla persecuzione nazista degli ebrei.

Si è diplomato alla Haaren High School nel 1947 e alla Cooper Union's School of Art di Manhattan nel 1951, con una laurea in design pubblicitario. Scattò foto per il quotidiano Cooper Union usando una macchina fotografica datagli da suo fratello maggiore. Wertheimer è entrato nell'esercito nel 1952 ed è stato nominato fotografo dell'esercito. Fu di stanza per un certo periodo vicino a Heidelberg, in Germania. Nel 1954 lasciò l'esercito e tornò a New York, lavorando come freelance. Oltre a Presley, ha fotografato Perry Como, Arthur Rubinstein, Lena Horne, Nelson Eddy e altri per l'etichetta RCA.

Alfred Wertheimer ci ha lasciato il 21 ottobre 2014

Il fotografo Terry O’Neill

Terry O’Neill è nato il 30 luglio 1938 da genitori irlandesi a Romford, nell'East London. Dopo aver rinunciato alla sua ambizione di diventare un batterista jazz, iniziò a dedicarsi alla fotografia, con un particolare interesse nei confronti del fotogiornalismo. O'Neill si è affacciato alla professione durante i primi anni '60. Mentre altri fotografi si concentravano su terremoti, guerre e politica, lui si rese conto come la cultura giovanile potesse trasformarsi in notizia su scala globale, così iniziò a raccontare i volti emergenti del cinema, della moda e della musica, che avrebbero poi definito gli Swinging Sixties.

Nel 1959, O'Neill scattò una fotografia al ministro degli Interni, Rab Butler, mentre dormiva all'aeroporto di Heathrow. L'immagine è stata utilizzata sulla copertina del Sunday Dispatch e l'editore ha offerto a O'Neill un lavoro part-time. Successivamente avrebbe trovato un ulteriore impiego presso il principale tabloid nazionale britannico, The Daily Sketch.

Dopo il successo iniziale, O'Neill è passato a lavorare come freelance. Ha fotografato i Beatles e i Rolling Stones, presentando i musicisti in un modo rilassato e naturale. Molte celebrità si sono presentate davanti il suo obiettivo, tra queste: Winston Churchill, Nelson Mandela, Frank Sinatra, Elvis, Amy Winehouse, Audrey Hepburn e tutti gli attori di James Bond. Definito il pioniere della fotografia di backstage, le immagini di O'Neill sono apparse su album rock, poster di film e copertine di riviste internazionali. Il suo lavoro è apparso su Look, Life, Vogue, Paris Match, Rolling Stone, consolidando la sua eredità come uno dei fotografi più pubblicati degli anni '60 e '70.

Durante gli anni '80 Terry O'Neill divenne il fotografo preferito di Hollywood. Ha esposto numerose volte nel Regno Unito e a livello internazionale. Il suo lavoro è conservato esclusivamente nella collezione della National Portrait Gallery di Londra, dove si prendono cura di 77 delle sue stampe.

O'Neill ci ha lasciato nel novembre 2019.

Le fotografie

Elvis Presley fotografato da Alfred Wertheimer, 1956

Elvis Presley fotografato da Terry O’Neill, 1970

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