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CURIOSITA’ FOTOGRAFICHE …

Come avevamo promesso nell’editoriale d’inizio anno, ogni tanto ci occuperemo di curiosità fotografiche. Nel farlo, non desideriamo sbalordire e nemmeno assumere un tono ironico; piuttosto ci piacerebbe indurre delle riflessioni circa le idee e le visioni che tanti personaggi sono riusciti a portare avanti con concretezza. Tanto per fare un esempio, oggi appare naturale parlare di full frame, senza considerare che tempo addietro un certo Oskar Barnack pensò di inserire una pellicola cinematografica dentro una piccola fotocamera. Ne è nato un fotogramma 24X36 che corrisponde al pieno formato di oggi.
Del resto, ogni tanto è giusto rivolgersi alla storia e farla rivivere, anche solo con la fantasia. I musei, quelli a tema tecnologico soprattutto, esistono anche per questa ragione: comprendere l’idea e la visione degli inventori.

Oggi la tecnologia ci aiuta molto. Con un investimento modesto, figurativamente siamo in grado di creare quanto ci aggrada; e spesso lo strumento diventa una scorciatoia che si antepone al progetto. Ancora peggio: alle volte cerchiamo l’idea originale, senza valutarne la dimensione, convinti di ricevere dalle apparecchiature (innocenti, è ovvio) il supporto necessario. Crediamo che occorra interrogarsi spesso su chi siamo, soprattutto circa l’atteggiamento che assumiamo di fronte alle storie che si parano davanti ai nostri occhi. Tutto parte da lì, da quella riflessione, per far sì che ognuno di noi possa tramandare a domani istanti significanti, che allungano la storia di sempre: quella della vita.

Fotografare dall’alto

Fotografare la terra dall'alto all'inizio del Novecento richiedeva grande ingegno. Cento anni prima dei droni, i due modi migliori avevano entrambi i loro svantaggi. Palloncini e aquiloni potevano portare una macchina fotografica in alto, ma erano molto limitati nel movimento e velocità. Nel 1907 il dottor Julius G. Neubronner, farmacista e allevatore dilettante di piccioni, presentò una soluzione all'ufficio brevetti tedesco: la fotocamera per piccioni.
Dal 1903 Neubronner usava i piccioni per scambiare prescrizioni e farmaci urgenti con un sanatorio a pochi chilometri da casa, a Kronberg vicino a Francoforte. Un piccione perso durante uno di questi voli aveva meravigliato Neubronner visto che era tornato alla sua colombaia quattro settimane dopo, sano e salvo. L'episodio ha suggerito al farmacista l'idea di creare fotocamere leggere e indossabili dai volatili per registrare i voli dei suoi corrieri. Ha costruito diversi modelli che includevano un meccanismo di temporizzazione pneumatico per attivare l'otturatore a intervalli prestabiliti, finimenti in pelle e pettorale in alluminio.
Neubronner avrebbe portato i piccioni fino a 60 miglia di distanza prima di rilasciarli, sapendo che avrebbero voluto prendere la strada più diretta verso casa per alleggerirsi. Per aumentare la mobilità della sua flotta, costruì anche una colombaia trainata da cavalli con annessa camera oscura.

L'ufficio brevetti tedesco ha contestato la domanda di Neubronner sulla base del fatto che i piccioni domestici non potevano trasportare un carico di 75 grammi. Neubronner contrastò l'obiezione con prove fotografiche e, nel 1908, ottenne finalmente il brevetto. L'invenzione ha portato Neubronner alla fama internazionale, dopo averla presentata alle esposizioni di Dresda, Francoforte e Parigi nel 1909-11. Gli spettatori a Dresda hanno potuto assistere all'arrivo dei piccioni viaggiatori dotati di fotocamera e le foto sono state immediatamente sviluppate e trasformate in cartoline acquistabili.

Le fotografie, con i loro angoli distorti e l'inquadratura casuale, condividevano una qualità live simile a quella della GoPro di oggi, ma completamente nuova all'epoca. L'esercito tedesco ha ritenuto le immagini sufficientemente efficaci per testare i piccioni sui campi di battaglia del fronte occidentale. Tuttavia, i rapidi miglioramenti nella ricognizione degli aerei hanno riconsegnato agli uccelli di Neubronner il loro ruolo tradizionale di trasportatori di messaggi. I piccioni avrebbero continuato a svolgere un ruolo simile anche nella seconda guerra mondiale.

Le fotografie

Julius Neubronner con un suo piccione fotografo
Fotografia dall’alto scattata “a bordo” del piccione

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