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EVA DELLA MODA

Oggi incontriamo una modella (e attrice), anzi una Top Model. La sua vita è da fiaba e qui c’è poco da dire: una bella carriera. L’immagine di Eva Herzigova ci permette d’incontrare, e conoscere, due fotografi che hanno cavalcato un periodo d’oro della moda, definendone i contorni.

Marco Glaviano è uno di quei personaggi divenuti leggenda nel mondo fotografico. Un grande maestro che appartiene a quella mitica, e forse irripetibile, generazione di creatori di immagini divenute icone di un tempo magico e che hanno costruito il mito delle top model negli anni ‘80 e ‘90. Glaviano è stato anche il primo ad aver realizzato i calendari che celebrarono la bellezza conturbante di supermodelle come Cindy Crawford, Angie Everhart, Paulina Porizkova, Eva Herzigova. Uomo dai molti talenti, Marco Glaviano ha iniziato il suo percorso artistico con una laurea in architettura e avrebbe potuto facilmente avere successo non solo come architetto ma anche come musicista jazz o scenografo. Invece ha scelto la fotografia.

Il fotografo tedesco Peter Lindbergh ha decretato la nascita delle Top Model. Siamo nel 1990 e la moda entrava in una nuova era. Iniziava anche una differente lettura della bellezza femminile e Lindbergh ne celebra le peculiarità innovative dello stile. Il suo bianco e nero risulta seduttivo, ma anche crudo, essenziale. Il fotografo ridefinisce il concetto di bellezza, creando immagini senza tempo. Emerge il linguaggio del cinema, assieme a modelli predefiniti e consueti di figure femminili, con le modelle che assumono le pose di ballerine, attrici, eroine o “donne fatali”. Non si tratta di una visione surreale, ma di un suggerimento, di una chiave di lettura, che avvicina allo sguardo una bellezza autentica, umanizzata, non trattata. Non c’è ritocco, nelle immagini di Lindbergh, quindi nessun inganno. Il suo approccio umanista ci guida in un mondo nuovo, oltre l’esteriorità. Siamo nella moda, il merito è grande.

Eva Herzigova, note biografiche

Eva Herzigova è nata il 10 marzo 1973, a Litvínov, in Repubblica Ceca. È una modella professionista e un'attrice. Durante gli anni '90, la sua carriera era ai vertici e divenne una top di quel periodo, al pari di: Naomi Campbell, Helena Christensen, Claudia Schiffer. Suo padre lavorava come elettricista mentre sua madre era una segretaria. Da giovane si dedicava ad alcune attività sportive: ginnastica, sci di fondo, basket.

L'inizio della sua carriera di modella è stato casuale. Durante una delle competizioni di bellezza che si sono svolte nel 1989, Herzigova è emersa vincitrice.
Con il tempo, la sua popolarità è aumentata. Le cose sono migliorate quando si è trasferita in Francia. Ha fatto un'apparizione essenziale mentre lavorava per Wonderbra. La pubblicità è stata un grande successo.
Molte riviste l'hanno pubblicata, incluse Vogue e Harper's Bazaar. Stilisti degni di nota con cui ha lavorato sono Louis Vuitton, Versace, Emilio Pucci e Giles Deacon.
Eva Herzigova ha anche recitato in alcuni film:, ricordiamo Soldi proibiti, regia di Jean-Marie Poiré (1995); L'amico del cuore, regia di Vincenzo Salemme (1998);I colori dell'anima - Modigliani, regia di Mick Davis (2004); Cha cha cha, regia di Marco Risi (2013).

Il primo matrimonio di Eva è stato con Tico Torres, un musicista. La loro relazione è durata solo due anni. Nel 2002, Eva Herzigova ha stretto un'altra relazione con Gregorio Marsiaj, un uomo d'affari italiano. Grazie al loro amore, la coppia ha avuto tre figli.

Il fotografo, Marco Glaviano

Abbiamo incontrato Glaviano più volte, nel suo studio. Ne è emersa l’eleganza e lo stile, la raffinatezza. C’è tanta Sicilia, ne suo dire: quella colta, che si distingue; perché al di sopra delle passioni o dei sentimenti più comuni. Nel suo habitat si fa largo anche la musica: uno xilofono (il suo strumento), un basso, una batteria, un pianoforte a mezza coda, occupano uno spazio preciso, un luogo di culto dove esprimersi con gli amici, magari con quel George Benson che Glaviano conosce bene.

Il fotografo, Marco Glaviano, note biografiche

Marco Glaviano è nato a Palermo nel 1942. Durante i suoi studi di architettura presso l’Università di Palermo sviluppa un forte interesse per la fotografia, essendo nello stesso tempo impegnato come scenografo in teatro. Nello stesso periodo suona il vibrafono in un gruppo Jazz, partecipando a diversi festival internazionali, dove per la prima volta comincia a fotografare gli amici jazzisti.
Nel 1967 decide di dedicarsi esclusivamente alla fotografia e si trasferisce brevemente a Roma, poi a Milano, dove apre uno studio e fonda con l’amico clarinettista Tony Scott il “Capolinea”, storico jazz club milanese.
Il suo lavoro appare nelle principali pubblicazioni di moda europee e nel 1975 decide di spostare la sua residenza a New York, dove per 35 anni continua a collaborare con le riviste di moda più prestigiose, realizzando oltre 500 copertine, soprattutto per American Vogue e Harper’s Bazaar, e finalizzando campagne pubblicitarie di moda e bellezza, per L’Oreal, Revlon, Calvin Klein, Valentino, Giorgio Armani, Roberto Cavalli e molti altri.
Negli anni ottanta, con il fondatore di Elite, John Casablancas, la allora presidente di Elite, Monique Pillard, e Patrick Demarchelier contribuisce ad inventare il fenomeno delle Supermodels, realizzando i famosi calendari di Paulina Porizkova, Cindy Crawford ed Eva Herzigova.
Nel 1995 idea e disegna “Pier 59 Studio” a New York, riconosciuto come lo studio fotografico più importante al mondo.
Il suo precoce interesse per la fotografia digitale lo porta a pubblicare la prima foto di moda digitale su American Vogue nel 1982. In quel periodo Marco è stato consulente della Kodak, Fuji, Hasselblad, Phase One, Sinar e Scitex, durante la transizione da film a digitale.
Intorno al 1995, scoraggiato dall’aspetto del nuovo ideale di bellezza femminile da 40 chili, abbandona la moda e si dedica alle sue fotografie personali ed alla pubblicazione di libri. Ha pubblicato 14 libri di fotografia in parte dedicati alle più famose modelle dagli anni ’70 in poi. Nell’autunno del 2006 pubblica “Il sesto senso” il primo libro dedicato esclusivamente al paesaggio, di cui il libro su Palermo è la logica continuazione.
Nel 2009 pubblica due libri di grande formato, in un’edizione limitata a 100 copie, di ritratti dei grandi del Jazz, per il quale Marco lavora dal 1972, e delle più importanti modelle degli anni ottanta.
Nel 2001 fonda a Milano,“Milanostudio”, lo studio di fotografia digitale tecnologicamente più avanzato esistente oggi. Marco ha esposto in più di venti mostre personali a New York, Los Angeles, San Francisco, Miami, Milano, St. Barth, Palermo e Capri. La sua prima personale (disegni allora) si è tenuta a Palermo nel 1948 all’età di 6 anni.
Le sue opere si trovano in numerose collezioni negli Stati Uniti, America Latina ed Europa.

Il fotografo Peter Lindbergh

Peter Lindbergh viene considerato ancora oggi, dopo la sua dipartita, uno dei migliori fotografi di moda al mondo. È nato a Lissa, in Germania, il 23 novembre 1944. S’innamora dell'arte attraverso Van Gogh ed entra nel mondo della pittura. All'inizio degli anni '60 lavora come vetrinista in un piccolo centro commerciale, mentre inizia gli studi all'Accademia di Belle Arti di Berlino. Per un po’ lascia Berlino e intraprende un viaggio (zaino in spalla e autostop) attraverso la Spagna e il Nord Africa. Di ritorno in Germania, riprende gli studi.

Nel 1971, dopo alcuni successi in ambito pittorico, la sua vita cambia. E’ a Düsseldorf e scopre la fotografia. Lavora per due anni come assistente, poi nel 1973 fonda il proprio studio. Nel 1978, già noto come fotografo di moda, si trasferisce a Parigi per intraprendere una carriera che lo renderà un riferimento mondiale e contemporaneo nel mondo della fotografia.
In un'epoca nella quale la bellezza è associata alla giovinezza e alla perfezione, Peter Lindbergh propone esattamente l'opposto, si presenta come un fotografo umanista che cerca la vera bellezza, emotiva, umana, personale; ama la naturalezza e la fotografia in bianco e nero. Ha pubblicato ovunque: dal Calendario Pirelli alle copertine di Vogue, Vanity Fair o Harper's Bazaar, ritraendo Linda Evangelista, Naomi Campbell o Cindy Crawford. Le sue opere sono state esposte nei più importanti musei d'arte moderna del mondo.

Peter Lindbergh ci ha lasciato il 3 settembre 2019

Eva Herzigova, St. Barth 1993. Ph. Marco Glaviano
Eva Herzigova, Calendario Pirelli 1996. Ph. Peter Lindbergh

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