[GIUSEPPE TORNATORE REGISTA E FOTOGRAFO]
"Avevo dieci anni quando ho cominciato a usare la macchina fotografica. Da allora per circa un decennio essa è stata per me una specie d’indumento, qualcosa che s’indossa necessariamente la mattina prima di uscire per strada, qualcosa senza la quale non puoi muoverti, qualcosa di molto simile alle scarpe".
E’ così che Giuseppe Tornatore descrive la sua passione per la fotografia, elemento determinante anche nella sua attività cinematografica, la cui qualità è stata più volte premiata nei film, come ad esempio ne "La Leggenda del pianista sull'oceano" e "Malena". Dalla passione del regista siciliano è nato un libro, “Indiscrezioni”, uscito in occasione del ventesimo anniversario del film "Nuovo Cinema Paradiso", quello che ha sancito la sua notorietà a livello mondiale e gli ha fatto vincere due anni dopo il premio Oscar. Le fotografie di Tornatore rappresentano l'occasione di scoprire un nuovo aspetto artistico del noto regista italiano.
Giuseppe Tornatore nasce a Bagheria il 27 Maggio 1956 e a otto anni comincia a frequentare Mimmo Pintacuda, proiezionista di cinema e fotografo con uno studio proprio. Le immagini di Mimmo abbagliano la fantasia di Giuseppe, perché gli mostrano realtà mai percepite, sfuggite agli occhi dei più, ma non alla sensibilità del suo maestro, perché arricchita da una profonda capacità d’osservazione.
“Quando premi il dito sul pulsante di scatto, lo sconosciuto che hai immortalato smette di essere tale perché lo porterai sempre con te”, anche questa è un’affermazione del regista siciliano. Sta di fatto che la fotografia ha costituito per lui l’anticamera del cinema. Rubare immagini, in età giovanile, l’ha costretto a osservare a lungo le persone, a studiarne i movimenti, a comprenderne i gesti, quasi immaginandoli in anticipo; a catturarli nel magico istante del clic. Del resto, il regista cinematografico tende a restituire sullo schermo le dinamiche della vita reale e questo è accaduto ancor di più nella filmologia di Giuseppe Tornatore. La sua mania per la composizione dell'inquadratura deriva tutta dalla sua esperienza come fotografo. È come se inquadrando il mondo attraverso il mirino della macchina da presa, Tornatore riportasse la sua creatività a un grado primordiale di espressività, quest'ultima caratterizzata da una sincera purezza dello sguardo, solo leggermente perduta nell'attività cinematografica. Un ritorno al passato, quindi, che poi coincide col suo sentimento della percezione.
INDISCREZIONI. GIUSEPPE TORNATORE FOTOGRAFIE.
di G. Tornatore e M. Maffioli
Editore: Fratelli Alinari Fondazione, 1 gennaio 2008