HAPPY BIRTHDAY, MR. PRESIDENT
Era il 19 maggio 1962 e Marilyn Monroe portava gli auguri di buon compleanno al Presidente degli Stati Uniti. Era in anticipo di 10 giorni: John F. Kennedy avrebbe compiuto 45 anni il 29 dello stesso mese. Il Partito Democratico voleva organizzare una super raccolta fondi al Madison, di New York City; quindi avevano bisogno non solo dello stesso JFK, ma anche di qualcosa in più, che arrivò con la canzone sensuale, "Buon compleanno, signor Presidente ..." cantata dalla star bionda.
Marilyn Monroe era così: di volta in volta, aggrappandosi a quella che veniva chiamata la sua carriera, ha fatto cose inverosimili, che soddisfacevano i sogni maschili.
Si potrebbe dire che l’attrice abbia mostrato di continuo solo il suo vittimismo, e anche la sua malinconia; ma forse è meglio intuire la gioia nel compiere quelle azioni assurde, nei momenti giusti. Quel 19 maggio non poté fare a meno del conforto che veniva dai sussulti del Madison Square, quando entrò nella luce di platino, in un vestito che avrebbe potuto essere dipinto su di lei. Quello è stato forse il suo momento più bello, il più spericolato, e lei lo sapeva bene, anche se l'estate del 1962 sarebbe diventata il suo inferno. Nella stessa stagione, con Bert Stern, avrebbe scattato alcune fotografie nelle quali lei era seminuda. Quella sarebbe diventata la famosa "ultima seduta". Lì lei sembra raggiungere una bellezza più attraente, per il fatto di essersi liberata dai tanti stereotipi che le avevano reso faticosa tutta la vita.
Si dice che Marilyn Monroe e JFK abbiano avuto una breve relazione nel marzo dello stesso anno, dopo una festa con Bing Crosby. Dopo quella serata al Madison non si sarebbero più visti. “Fare l'amore con il presidente sotto gli occhi di quaranta milioni di americani", ha anche segnato la fine delle loro relazioni.
Marilyn Monroe, note di vita
Norma Jean Baker, universalmente nota come Marilyn Monroe, nasce il 1° giugno 1926 a Los Angeles. Donna fragile, dall’infanzia infelice, Marilyn viene travolta dal successo e la sua vita, tumultuosa e affettivamente instabile, culmina nel 1962 con una morte prematura e ancora in parte misteriosa. Fra i suoi successi, Gli uomini preferiscono le bionde, A qualcuno piace caldo, e Quando la moglie è in vacanza.
Marylin viene ricordata ancora oggi per via di una bellezza “composita”, dove la sensualità si sommava a un atteggiamento infantile; una sorta di bipolarità ammaliante, di cui lei stessa era madre e figlia, serva e padrona.
Chi era Marilyn Monroe? Forse una dea sacrificale, che per un periodo ha sfruttato, da opportunista, la propria sensualità. È con Marilyn che nasce tutta la terminologia legata al sex symbol. Del resto, non era nemmeno glamour, perché lì si va in un limbo indefinito: dove le donne offrono di sé una dimensione irreale, per lo più quasi irraggiungibile. Marilyn Monroe era sexy di natura e oltretutto “le piaceva di piacere”; atteggiamento che non teneva nascosto. Lei sommava queste cose con comportamenti immaturi, quasi infantili: il che ha generato una sorta di bomba esplosiva, che la contraddistingueva.
Il fotografo Bert Stern
Bert Stern nasce il 3 Ottobre 1929. Il suo nome è legato a quello di Marylin Monroe. La star americana non fu comunque l’unica a passare davanti l’obiettivo del fotografo, la cui carriera è costellata di bellissime donne. Del resto diceva: “Le donne e la fotografia sono le mie passioni”. Tra le dive ritratte da Bert ricordiamo: Elizabeth Taylor, Romy Schneider, Audrey Hepburn, Catherine Deneuve, Madonna agli esordi; e poi, Brigitte Bardot, Sophia Loren, Twiggy, Verushka e anche una straordinaria Kate Moss con i capelli corti.
Tornando a Marylin, Stern la incontra poco prima del suo (presunto?) suicidio. Fu un momento esaltante, spiegherà il fotografo, avvenuto presso l'hotel Bel-Air di Hollywood. Lei era leggermente dimagrita (sempre nel commento dell’autore), il che la rendeva ancora più bella. La rivista Vogue selezionerà otto immagini, che verranno pubblicate dopo la morte dell'attrice. Il lavoro completo verrà poi pubblicato nel libro “Marilyn Monroe The Complete Last Sitting”, dello stesso Stern.
Il fatto curioso che accompagna il lavoro di Stern sta nei danni che l’attrice procurò su alcune dia. Dopo averle visionate, Marylin cancellò la propria immagine, in alcuni casi graffiandola irreparabilmente. Lei stava per morire e, per prima cosa, ha ucciso la propria bellezza, con la quale ha sostenuto sempre un rapporto controverso.
Bert Stern muore il 26 giugno 2013, a New York.
Il fotografo Bill Ray, note di vita
Fonte: life.com
Ray ha trascorso tre mesi e mezzo in Giappone nel 1964 per un numero speciale di LIFE. «Ho scattato delle fotografie a Konosuke Matsushita, l'Henry Ford del Giappone. L'ho fatto passeggiare nel suo giardino, un bellissimo giardino roccioso, e se volevo che tornasse indietro e lo facesse di nuovo, lui lo ha fatto. Non so se gliel'ho chiesto in inglese o cosa. Immagino di averlo salutato o qualcosa del genere. Un sacco di giardinieri uscivano e rastrellavano tutte le pietre proprio nel posto giusto, e lui camminava di nuovo».
Bill Ray muore l’8 gennaio 2020, a Manhattan, New York.
Le fotografie
Marilyn Monroe durante il “Last Setting”. Ph Bert Stern
Marilyn Monroe canta al Madison Square Garden, il 19 maggio 1962. Ph. Bill Ray.