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NASCE ALMA LAVENSON

Contemporanea di Dorothea Lange, Margaret Bourke-White e Marion Post Wolcott, Alma Lavenson ha iniziato a fotografare nel 1918 e ha continuato a lavorare fino alla sua morte, giunta all'età di 92 anni. I suoi ritratti, nature morte, fotografie industriali e architettoniche riflettono lo sviluppo e le tendenze in fotografia in un arco di settant’anni.

La vita spesso è fatta d’incontri. È il 1930 e Alma Lavenson ha in mano una lettera di presentazione di un amico di famiglia. La missiva è indirizzata a Edward Weston e Alma si reca a Carmel, nel sud della California, proprio per incontrare il famoso fotografo. Lei aveva fotografato intorno a Oakland, dove è cresciuta, e sperava che il signor Weston potesse criticare il suo lavoro. Le sue immagini, per via delle lenti soft-focus, presentavano un effetto sognante. Il signor Weston si è complimentato per il formalismo compositivo, ma le ha suggerito fermamente di abbandonare il suo stile. Deve essere stato difficile per la signora Lavenson sentirsi dire quelle parole, ma forse non ne rimase sorpresa: Weston voleva le fotografie nitide e stava abbandonando il pittorialismo.

La signora Lavenson ha ascoltato il consiglio del signor Weston, intraprendendo una carriera straordinaria, anche se non conosciuta come meriterebbe. Poco dopo aver incontrato Mr. Weston, Alma ha iniziato a fotografare architetture, macchinari e nature morte, mettendo in evidenza le proprie qualità formali.

Un giorno, la signora Lavenson si è sposata, iniziando a crescere una famiglia. Ha continuato a esporre opere per tutta la vita, ma la fotografia non sarebbe mai più stata il suo unico obiettivo. Ancora oggi, sebbene le donne abbiano raggiunto un grado di libertà e di uguaglianza molto maggiore sul posto di lavoro, l'equilibrio tra famiglia e carriera si rivela difficile.

Alma Lavenson, note di vita

Alma Lavenson è nata il 20 maggio 1897 a San Francisco nel 1897 e dopo il terremoto del 1906 lei e la sua famiglia si trasferirono dall'altra parte della baia a Oakland, dove visse per il resto della sua vita. Dopo la laurea presso l'Università della California a Berkeley, nel 1919, intraprese un tour di sette mesi in Europa e tenne un accurato diario di viaggio che in seguito stampò, illustrandolo con delle immagini; l’intitolò “La mia scoperta dell'Europa”.
Nel 1923 Lavenson aveva imparato a sviluppare e stampare le proprie fotografie osservando un tecnico in un drugstore. In seguito, ha acquistato un ingranditore costruito da un amico e ha allestito una camera oscura a casa sua. Fotografava con una fotocamera Ensign Popular Reflex con un obiettivo Waterbury soft-focus. Alma non disponeva di una formazione fotografica formale, ma leggeva avidamente riviste di fotografia e libri sulla composizione. Nel 1926 fotografava nella Bay Area, compresi soggetti industriali. Suo padre era amico del mecenate d'arte Albert Bender, che fu determinante nell'introdurla all’interno della comunità fotografica di San Francisco (1930).

Nel 1930 un amico di famiglia presentò la Lavenson a Imogen Cunningham, divenuta poi un'amica per tutta la vita nonché il suo modello ispiratore, e a Edward Weston, che la incoraggiò a passare da un obiettivo soft focus a uno sharp focus. Sebbene non fosse un membro del Gruppo f/64, Lavenson espose nella loro prima mostra al de Young Museum di San Francisco, nel 1932.

Nel 1933 Lavenson sposò l'avvocato Matt Wahrhaftig, cambiando il suo nome in Alma Wahrhaftig. Ha comunque continuato a utilizzare Lavenson per tutti i lavori fotografici. Alma e Matt ebbero due figli Paul e Albert, ma il marito morì nel 1957 e lei non si risposò più. Il suo progetto a lungo termine di fotografare le città fantasma della corsa all'oro nella regione di Mother Lode iniziò intorno al 1933 e durò oltre quarant'anni.

Negli anni '60 e '70, Alma ha viaggiato e fotografato in Europa, Asia e America Latina. Collaborava spesso con le riviste Photo-Era e Camera. Le sue fotografie sono state esposte nella mostra Family of Man di Edward Steichen al Museum of Modern Art di New York, nel 1955. Nel 1979 si è tenuta una retrospettiva del suo lavoro al il California Museum of Photography presso l'Università della California.

Lavenson è deceduta a Piedmont, California, il 19 settembre 1989, dove viveva dal 1935. Lei, per molti aspetti, è stata una fotografa amatoriale, ma ha ispirato e influenzato generazioni di donne fotografe.

Le fotografie

Alma Lavenson, Waterlily, 1932
Alma Lavenson, autoritratto 1932.

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