CLINT EASTWOOD, SPIETATO E SENSIBILE
«Quando un uomo col fucile incontra un uomo con la pistola, l'uomo con la pistola è un uomo morto. Hai detto così, no? Beh, Indio, vediamo se è vero». E’ Clint Eastwood a parlare, rivolto all'Indio (Gian Maria Volonté). Il film è “Per qualche dollaro in più”, secondo della trilogia “del dollaro”, a firma Sergio Leone, con le musiche di Ennio Morricone. La scena fa riconoscere lo stile del regista italiano: nei tempi e nelle riprese. Tutto rallenta, la musica incalza, mentre le riprese indugiano spesso su primi piani. Lì il volto di Clint Eastwood esprime tutte le sue qualità: gli occhi attenti, lo sguardo freddo, il sigaro tra i denti (una rarità per lui, visto che non fumava).
L’attore ha sempre interpretato ruoli da spietato. In “Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan” dice: «Lei disse che per prima cosa bisognava eliminare la feccia da San Francisco, senza usare la violenza. E che cosa dovrei fare, mandare gli inviti a casa?».
Va comunque detto che Clint Eastwood si distinguerà anche dietro la macchina da presa, dimostrando un’acuta sensibilità. Nel 1992 dirige "Gli spietati" (con Gene Hackman e Morgan Freeman), western crepuscolare; e nel 1993 “Un mondo perfetto”, interpretato da uno splendido Kevin Costner. Le vicende narrano di un uomo che, dopo essere evaso e aver rapito un bambino, si lancia in una fuga frenetica e inutile. Con questo film Clint Eastwood si erge come uno dei registi più sensibili ed etici nel panorama americano.
La carriera di Clint Eastwood continuerà con "I ponti di Madison County" (1995, con Meryl Streep), "Potere assoluto" (1996, con Gene Hackman), "Mezzanotte nel giardino del bene e del male" (1997, con Jude Law e Kevin Spacey), "Fino a prova contraria" (1999, con James Woods), "Space Cowboys" (2000, con Tommy Lee Jones e Donald Sutherland) e "Debito di sangue" (2002), fino al capolavoro: "Mystic River" (con Sean Penn e Kevin Bacon), tragica storia d’amicizia di tre uomini.
Clint Eastwood è un gigante di Hollywood.
Clint Eastwood, note biografiche
Clint Eastwood rappresenta una leggenda di Hollywood, un’icona della mascolinità, per una carriera iniziata nel 1954. E’ nato il 31 maggio 1930 a San Francisco da Ruth Runner e Clint Eastwood Sr. Eastwood, in una famiglia benestante. I suoi genitori si sono trasferiti tre volte durante la sua infanzia, per poi stabilirsi in California. Eastwood ha frequentato la Piedmont Middle School, dalla quale venne espulso. Ha svolto diversi lavori, tra cui un caddy da golf, bagnino e vigile del fuoco forestale. Nel 1951 fu arruolato nell'esercito degli Stati Uniti durante la guerra di Corea, prestando servizio a Fort Ord in California.
La carriera di Eastwood nel cinema è iniziata nel 1952 quando, dopo diverse audizioni fallite e ruoli minori, è stato scelto nel luglio 1954 per il ruolo televisivo "Allen in Movieland". Sebbene inizialmente avesse un contratto con la Universal, l’accordo si risolse nel 1955. Nel 1956, approdò a "The First Travelling Saleslady". Nel 1958, Eastwood è stato scelto per la serie TV "Rawhide" e nel gennaio 1959 lo spettacolo è stato presentato in anteprima, in onda per otto stagioni.
Nella metà degli anni '60 ha inizio il sodalizio con Sergio Leone, maestro del cinema western italiano. "Per un pugno di dollari" (1964), "Per qualche dollaro in più" (1965) e "Il buono, il brutto e il cattivo" (1966) ebbero un successo insperato, grazie soprattutto allo stile del regista nel descrivere il mondo di frontiera, ma anche al protagonista stesso, nel ruolo del cowboy taciturno, freddo e spietato, parte che sembrava fatta apposta per lui.
Una curiosità: pare che il celebre poncho che Eastwood indossa nella trilogia di Leone non sia mai stato lavato per scaramanzia fino alla fine della lavorazione del terzo film.
Al ritorno negli USA, arriva la definitiva consacrazione, che giungerà nel 1971 col poliziesco Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!, primo capitolo della saga dedicata a Harry Callaghan, proseguita con altri quattro capitoli fino al 1988. Eastwood impersonava l'antieroe duro, burbero, costantemente criticato dai suoi superiori, che tentavano continuamente di declassarlo.
L'attore ha fatto il suo debutto alla regia nel 1971 con "Brivido nella notte".
Eastwood ha rifiutato il ruolo di James Bond e ha continuato a recitare e dirigere altri film come "Coraggio fatti ammazzare" (1983) e "Corda tesa" (1984).
Tra i tanti film che Clint Eastwood ha diretto, vogliamo ricordare “I ponti di Madison County”, da lui anche interpretato. La pellicola narra della storia d'amore tra Francesca Johnson (Meryl Streep), una casalinga quarantacinquenne di origini italiane, e Robert Kincaid (Clint Eastwood), un fotografo cinquantaduenne. Francesca e Robert si conoscono in un momento in cui la famiglia di lei è fuori città, e tra i due nasce una forte attrattiva. Dopo alcuni giorni, Robert le chiede di lasciare tutto ed andare via con lui, ma la donna prende la decisione di restare, lasciando andare così l'amore della sua vita. Alla morte del marito, Francesca decide di ricontattare Robert, ma scoprirà che anche lui è deceduto. Le arriverà una scatola con molti ricordi che Robert ha lasciato per lei, unitamente ad un libro di fotografie intitolato "Four Days - Remembering", a perenne memoria della loro meravigliosa quanto breve storia d'amore.
La sua vita sentimentale di Clint Eastwood è stata movimentata. Ha otto figli da sei donne, è stato sposato due volte e da allora ha avuto più di una partner.
Nella manifestazione cinematografica di Venezia, nel 2000 gli è stato conferito il Leone alla Carriera.
Il fotografo, Terry O’Neill
Terry O’Neill è nato il 30 luglio 1938 da genitori irlandesi a Romford, nell'East London. Dopo aver rinunciato alla sua ambizione di diventare un batterista jazz, iniziò a dedicarsi alla fotografia, con un particolare interesse nei confronti del fotogiornalismo. O'Neill si è affacciato alla professione durante i primi anni '60. Mentre altri fotografi si concentravano su terremoti, guerre e politica, lui si rese conto come la cultura giovanile potesse trasformarsi in notizia su scala globale, così iniziò a raccontare i volti emergenti del cinema, della moda e della musica, che avrebbero poi definito gli Swinging Sixties.
Nel 1959, O'Neill scattò una fotografia al ministro degli Interni, Rab Butler, mentre dormiva all'aeroporto di Heathrow. L'immagine è stata utilizzata sulla copertina del Sunday Dispatch e l'editore ha offerto a O'Neill un lavoro part-time. Successivamente avrebbe trovato un ulteriore impiego presso il principale tabloid nazionale britannico, The Daily Sketch.
Dopo il successo iniziale, O'Neill è passato a lavorare come freelance. Ha fotografato i Beatles e i Rolling Stones, presentando i musicisti in un modo rilassato e naturale. Molte celebrità si sono presentate davanti il suo obiettivo, tra queste: Winston Churchill, Nelson Mandela, Frank Sinatra, Elvis, Amy Winehouse, Audrey Hepburn e tutti gli attori di James Bond. Definito il pioniere della fotografia di backstage, le immagini di O'Neill sono apparse su album rock, poster di film e copertine di riviste internazionali. Il suo lavoro è apparso su Look, Life, Vogue, Paris Match, Rolling Stone, consolidando la sua eredità come uno dei fotografi più pubblicati degli anni '60 e '70.
Durante gli anni '80 Terry O'Neill divenne il fotografo preferito di Hollywood. Ha esposto numerose volte nel Regno Unito e a livello internazionale. Il suo lavoro è conservato esclusivamente nella collezione della National Portrait Gallery di Londra, dove si prendono cura di 77 delle sue stampe.
O'Neill ci ha lasciato nel novembre 2019.
Le fotografie
Clint Eastwood, 1972. Ph. Terry O’Neill
Una scena del film “I ponti di Madison County”, 1995.