IL LIBRO DELLA FOTOGRAFIA A COLORI
Questa volta ci siamo presi una libertà grande. I due volumi sono introvabili: non perché rari, ma per il fatto di essere stati stampati anni addietro, in piena epopea analogica (il primo nel 1970, il secondo nel 1982). Entrano comunque di diritto nella biblioteca ideale, e non per questioni di nostalgia. È vero, li hanno letti i padri, forse anche i nonni; ma sfogliandoli s’incontra tutta la fotografia: quello che si deve fare e quanto è meglio evitare.
Oltre le regole, però, tra le pagine si parla di soggetto, luci, camera oscura, fotocamere usate, colorimetria e molto altro. I due manuali sono stati scritti per “non sbagliare”, sperimentando però, provando e riprovando come direbbe Galileo. Un’ultima considerazione: i due libri sono piuttosto voluminosi; più grandi di quanto si potrebbe immaginare se riferiti all’era analogica. Il fatto è che allora tutto si basava sul “prima”, con pochi scatti peraltro. Dopo il Click non c’era molto da fare. Leggerli sarà interessante. Pensate: gli ISO (ASA allora) non rappresentavano una variabile di scatto; ed erano pochi, molto. Due parole sull’autore. Andreas Feininger nasce a Parigi (1906) e studia nelle scuole pubbliche tedesche, a Weimar. Con lo scoppio della guerra, nel 1939, Feininger si è trasferito a New York. È stato fotografo dello staff di LIFE dal 1943 al 1962, e lì ha visto accrescere la sua fama. Famosi sono i suoi scatti di New York. Quelli degli anni ‘40 e ‘50 contribuirono a definire, per tutti i tempi, non solo come appariva una grande città del XX secolo, ma come si immaginava potesse essere il suo posto nel mondo: con le sue strade affollate di traffico, i ponti iconici e la skyline inimitabile. La Grande Mela ha assunto il carattere di un paesaggio vasto e vibrante.
Andreas Bernhard Lyonel Feininger è stato un fotografo e saggista statunitense, sebbene fosse francese di nascita. Era particolarmente noto per le sue scene in bianco e nero di Manhattan, caratterizzate da un estremo dinamismo, e per i suoi studi sulla struttura di oggetti naturali.
Edizioni: A. Vallardi, 1970