ARAKI
Petali e corde che legano; e poi volti e alimenti, fiori sensuali, genitali femminili, donne: questa retrospettiva conta più di cinquecento immagini, selezionate dallo stesso Nobuyoshi Araki, a significare una carriera fotografica dalle tinte contrapposte e controverse, tutte valutabili da parte dell’osservatore.
Il volume, pubblicato la prima volta in edizione limitata e ora disponibile in versione standard (TASCHEN), al suo interno scava in profondità le immagini più famose di Araki. Lui gioca costantemente con i modelli di sottomissione ed emancipazione, con la morte e il desiderio, tra serenità e shock: in un habitat controverso. Sembra tutta scorza la fotografia di Araki, ma così non è. Lui esplora ambiti nascosti, mettendo sullo stesso piano ironia e analisi dell’esistenza, desiderio erotico e espressione ludica. Le sue inquadrature, solo apparentemente casuali, sono in realtà caratterizzate da un rigore formale equilibrato.
Nobuyoshi Araki è un fotografo giapponese, noto principalmente per le sue opere di genere erotico.Dopo aver studiato fotografia, cominciò a lavorare per l'agenzia pubblicitaria Dentsu, dove conobbe la sua futura moglie, Yoko. Dopo il matrimonio Araki pubblicò una raccolta di fotografie (Sentimental journey, 1971) scattate alla moglie durante il loro viaggio di nozze. Yoko morì nel 1990 di cancro alle ovaie, e le foto dei suoi ultimi giorni vennero pubblicate da Araki in un libro dal titolo Winter journey. Araki è noto per i suoi reportage sull'industria del sesso giapponese. Negli anni ottanta focalizzò la sua attenzione su Kabukichō, storica zona a luci rosse di Shinjuku, un quartiere di Tokyo. Le relative foto, raccolte in Tokyo lucky hole, risalgono al biennio 1983-1985. Ha pubblicato più di 350[1] libri ed è considerato uno degli artisti più prolifici di sempre. Ha lavorato anche per riviste come Playboy, Déjà-Vu ed Erotic Housewives. È stato più volte arrestato in Giappone, anche se non è mai finito in carcere, con l'accusa di oscenità; anche il direttore di un museo venne arrestato per aver esposto alcune sue foto.
La musicista Björk è una sua grande ammiratrice: è di Araki la copertina dell'album di remix Telegram. Ha inoltre posato per un intero set di fotografie, alcune contenute all'interno del libretto dell'album. Successivamente ha fotografato anche la cantante pop Lady Gaga. Nel 2005 il regista Travis Klose ha realizzato un documentario sulla sua arte dal titolo Arakimentari. I suoi lavori sono conservati in numerosi musei, fra cui la Tate[e il San Francisco Museum of Modern Art.Edizioni: Taschen