FRANCO FONTANA FULL COLOR
Lo stile di Fontana è diventato famoso quale particolare interprete della realtà, trasformando sin dagli inizi un appassionato fotografo in autore. Gli inizi del nostro, infatti (classe 1933), sono stati tipicamente amatoriali, anche in occasione della prima mostra personale, tenuta a Modena nel 1968.
La scelta di Fontana ha riguardato il colore, in controtendenza con quanto il neorealismo aveva affermato un decennio prima. I suoi paesaggi vivevano di cromatismi squillanti e saturi, uniti a simmetrie essenziali e spesso compresse; mentre le immagini venivano esaltate da composizioni ritmate di linee e piani sovrapposti, da geometrie costruite sulla luce. Le proporzioni risultavano ingannevoli, e in esse l’uomo non poteva vivere. Le figure umane, svelate in negativo, si proiettavano in ombre lunghe e sfuggenti. Una retrospettiva (Venezia, Palazzo Franchetti), aperta il 15 Febbraio, ha celebrato la carriera del fotografo modenese; da questa ne è nato il volume “Franco Fontana, Full Color”, edito da Marsilio; in esso vive il colore del maestro, sin dal titolo.
Franco Fontana e’ uno dei fotografi italiani contemporanei piu’ celebri a livello internazionale. Nato a Modena nel 1933, comincia a fotografare a livello amatoriale nel 1961. Fin dall’ inizio si dedica ad una ricerca estetica focalizzata sull’ espressione astratta del colore. Tiene le sue prime esposizioni pesonali nel 1965 a Torino e nel 1968 a Modena. Da quel momento la sua carriera sara’ un susseguirsi di successi, coronata da mostre nei piu’ importanti musei a livello mondiale, numerosi premi i e collaborazioni con istituzioni culturali ed aziende di rinomanza mondiale. fotografo eclettico, che si e’ cimentato con successo in vari generi fotografici. Ma la sua ricerca si e’ focalizzata soprattutto sull’ utilizzo del colore e delle geometrie. La scelta dei soggetti, che siano paesaggi rurali, industriali o urbani, risulta sempre secondaria rispetto ai due protagonisti delle fotografie di Fontana : il colore e la geometria. Attraverso queste due “leve”, che Fontana maneggia da maestro, le fotografie dei suoi paesaggi non si limitano a rappresentare la realta’, ma ne creano un’astrazione fatta di colori forti, quasi esagerati, e linee nette e marcate. In un’ epoca in cui si ricercava l’astrazione quasi esclusivamente attraverso il bianco e nero, Fontana invento’ un linguaggio nuovo, elegante ed unico, subito apprezzato a livello mondiale. Cosi’ racconta la sua predilezione per il colore in’intervista al National Geographic : ”Fotografo il colore perché fortunatamente vedo a colori: ritengo il colore più difficile del bianco e nero, che è già un'invenzione perché la realtà non è mai accettata per quello che è a livello creativo e conseguentemente va reinventata. Il mio colore non è un'aggiunta cromatica al bianco e nero ma diventa un modo diverso di vedere, essendomi liberato da quelle esigenze spettacolari che hanno caratterizzato la fotografia a colori, accettando il colore come un traguardo inevitabile nell'evoluzione della fotografia.”
Edizioni: Marsilio Editori