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SERIE Hoya HD NANO MK II

Annuncio novità prodotti Hoya

Mi viene spontaneo e se vogliamo scontato interpretare la scritta NANO come spunto per dire che mai, come in questo caso, possa “smentirne il significato” per affermare che qui parliamo di qualcosa di veramente GRANDE! Battute a parte, i filtri HOYA HD NANO rappresentano decisamente un livello qualitativo sopra la media. Il packaging con scritte dorate ci fa subito percepire che le aspettative devono essere alte.

Vorrei tralasciare la tecnologia che contraddistingue il prodotto, ma per gli amanti degli aspetti tecnici vi rimando al sito Hoya al seguente link https://hoyafilter.com/catalog/?p[4]=HD%20nano%20Mk%20II dove potrete trovare soddisfazione. Quello che ho voluto fare io, invece, è mettere alla prova pratica quanto dichiarato in merito, cioè: “vetro di massima qualità HOYA, tecnologia di pressatura ad alta pressione per massima robustezza e rivestimento nano ultra duro, HD nano Mk II UV che fornisce la protezione di una certa fortezza!!”.

Infatti, ho fatto un po' il “monello”, facendo quello che raccomando nei miei corsi di NON FARE!!

Una volta montati i filtri, ho testato sia l’UV che Pola-Circ., li ho usati sul campo e, anziché assicurami che ad ogni rimozione/sostituzione venissero riposti accuratamente, ho inserito frequentemente macchina e ottica nella mia capiente borsa con filtro montato senza tappo di protezione: STRABIGLIANTE!!!

Quando HOYA dichiara: “con l'applicazione di 32 strati su entrambi i lati del vetro del filtro, il rivestimento diventa incredibilmente resistente ai graffi dell'800% in più” è vero!! In borsa avevo un po' di tutto alla rinfusa (ho detto che ho fatto il discolo!!), flash, II° corpo, mini-stativo da tavolo, microfono. A fine prova ho solo dovuto dare una ripulita da polvere e inevitabili impronte, ma tutto è ritornato come nuovo. Ho scattato in una bella giornata di sole in montagna e le mie ottiche hanno lavorato dimostrando il loro livello qualitativo, ma soprattutto quanto conta avere un buon filtro montato sulla lente frontale che ne conserva le doti. La situazione carica di raggi UV, si prestava particolarmente e devo dire che ho veramente apprezzato come il livello di trasmissione espresso sullo spettro di luce visibile (400-700nm) viene assolutamente rispettato e scrivendo l’immagine di cieli naturali e non con certi blu improponibili.

Il polarizzatore utilizzato ha messo in risalto “le tute coloratissime dei bimbi, che felici giocavano sulla neve”: ha quindi fatto il suo dovere!

Anche in questo caso, il contenuto spessore dichiarato del “filtro pola”, si è rivelato all’altezza: riproducendo immagini senza quelle fastidiosissime vignettature (attenzione all’ottica che usate con i polarizzatori, evitiamo i grandangoli troppo spinti!!). Divertendomi poi a fotografare anche le discese degli sciatori più spericolati, la neve sollevata è inevitabilmente finita sui filtri e sciogliendosi ho potuto notare come le gocce d’acqua generate scivolassero via senza lasciare residui. Filtri ultraresistenti, ben rifiniti, rispetto delle caratteristiche tecniche dichiarate, ad un giusto prezzo. Superiore alla media dei comuni filtri, ma i vostri obbiettivi SONO COMUNI?

Forse anche in questo caso l’investimento va protetto, non vi pare?



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