[JOHN LENNON, UNA VOLTA DI PIU’]
John Lennon, una volta di più? Ne abbiamo parlato spesso, anche il mese scorso in occasione dell’anniversario del lancio di Imagine (l’Album). Lennon, però, ci invita a continue riflessioni, per i cambiamenti che col suo gruppo (i Beatles) è riuscito a realizzare: in ambito musicale e non solo. Leggere le sue canzoni (firmate assieme a Paul McCartney) vuol dire trovare motivazioni di speranza. Da appassionati di fotografia quali siamo, è giusto lasciarci contaminare dalla Start up Beatles, e per questo abbiamo aggiunto due libri: uno fotografico (e molto di più), l’altro più orientato alla saggistica, perché spiega l’economia attraverso le canzoni dei Fab Four.
John Lennon è nato il 9 ottobre 1940 a Liverpool, nel Merseyside, in Inghilterra, durante un raid aereo tedesco nella seconda guerra mondiale. Quando aveva quattro anni, i genitori di Lennon si separarono e lui finì per vivere con sua zia Mimi. Il padre di Lennon era un marinaio mercantile. Non ha visto nascere suo figlio, dimenticando spesso di fargli visita.
La madre di Lennon, Julia, si è risposata, mantenendo però il proprio impegno educativo nei confronti di John. Insegnò a Lennon a suonare il banjo e il pianoforte; acquistò anche la sua prima chitarra. Nel luglio 1958, Julia fu colpita a morte da un'auto, alla guida della quale vi era un ufficiale di polizia fuori servizio. Il suo decesso fu uno degli eventi più traumatici della vita di Lennon.
Da bambino, Lennon si comportava da burlone. Quando era un ragazzo, si divertiva a disegnare figure grottesche. Il suo maestro di scuola pensava che avrebbe potuto frequentare una scuola d'arte, perché negli studi non andava benissimo, ma aveva talento artistico.
I Beatles
Lennon incontrò Paul McCartney a una festa in chiesa il 6 luglio 1957. I due formarono una delle partnership di maggior successo nella storia della musica. McCartney presentò George Harrison a Lennon l'anno successivo, che si unì alla band assieme al compagno di college Stuart Sutcliffe. Sempre bisognoso di un batterista, al gruppo si aggregò Pete Best nel 1960, poi sostituito da Ringo Star. Da lì in poi fu Beatlemania.
Lennon sposò Cynthia Powell nell'agosto 1962. La coppia ebbe un figlio, Julian, che prese il nome dalla madre di Lennon. I due divorziarono nel 1968. Lennon si risposò l'anno successivo, il 20 marzo 1969, con l'artista d'avanguardia giapponese Yoko Ono, che aveva incontrato alla Galleria Indica nel novembre 1966.
Nel novembre 1968, il doppio album dei Beatles The Beatles (noto anche come The White Album) mostrò le loro direzioni creative divergenti. La collaborazione artistica di Lennon con la seconda moglie Ono aveva iniziato a causare gravi tensioni all'interno del gruppo. Lennon lasciò i Beatles nel settembre 1969, subito dopo che il gruppo aveva completato le registrazioni di Abbey Road. La notizia della rottura fu tenuta segreta fino a quando McCartney annunciò la sua partenza nell'aprile 1970, un mese prima che la band pubblicasse Let It Be, registrato poco prima di Abbey Road.
Lennon e Ono si trasferirono negli Stati Uniti nel settembre 1971, ma furono costantemente minacciati di espulsione dall'amministrazione Nixon. Due anni dopo le dimissioni del Presidente USA, nel 1976, a Lennon fu concessa la residenza permanente negli Stati Uniti. Il 9 settembre 1971 esce negli Usa l'album Imagine di John Lennon, il secondo da solista dopo lo scioglimento dei Beatles. Lennon ricevette il contributo di Yoko quale ispiratrice del brano, ammettendo che all’epoca non si era sentito così maturo da inserirla tra gli autori ufficiali. «Imagine è solo quello in cui John credeva - commentò Ono - Che siamo tutti un paese solo, un mondo, un popolo».
Dopo una breve crisi, Lennon e Ono si riconciliarono nel 1974, e lei diede alla luce il loro unico figlio, di nome Sean. Poco dopo, Lennon decise di lasciare il mondo della musica per concentrarsi sull'essere padre e marito.
Una fine tragica
Nel 1980, Lennon è tornato nel mondo della musica con l'album Double Fantasy, con il singolo di successo "(Just Like) Starting Over". Tragicamente, solo poche settimane dopo l'uscita dell'album, Mark David Chapman, un fan squilibrato, ha sparato a Lennon diverse volte davanti al suo complesso di appartamenti a New York City. Lennon morì al Roosevelt Hospital di New York l'8 dicembre 1980, all'età di 40 anni.
Lennon è stato inserito postumo nella Songwriters Hall of Fame nel 1987 e nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1994.
La fotografa, Astrid Kirchherr
Astrid Kirchherr nasce il 20 maggio 1938, È conosciuta soprattutto per aver lavorato con il gruppo musicale dei Beatles, in qualità di fotografa ufficiale dei loro concerti in Germania, e per essere stata la fidanzata di Stuart Sutcliffe, del quale parleremo dopo.
Fin dalla tenera età mostra una certa predilezione per l'arte. S’iscrive a una scuola per costumisti e lì incontra Klaus Voormann: musicista (suonava il basso) e illustratore. Fu lui a presentarle i Beatles in un locale di Amburgo. Il complesso era composto da Stuart Sutcliffe (basso) oltre che da John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Pete Best (il primo batterista de gruppo). L’incontro con Sutcliffe fu fatale. Tra i due nacque un amore intenso, irrefrenabile e improvviso; da questo il legame con i Beatles e tutte le fotografie che riguardano il primo periodo del complesso di Liverpool.
Quando i Beatles arrivarono ad Amburgo (siamo nel 1962) lei diede al gruppo la notizia della morte di Stuart, avvenuta pochi giorni prima (emorragia cerebrale). Rimase tra loro un legame tenero e intenso che portò ad altri incontri. Sta di fatto che Astrid resta una figura leggendaria nella storia dei “Fab Four”. Si dice che lei abbia ispirato il loro taglio di capelli (ha sempre smentito) e che Lennon si sia ispirato alla fotografa per comporre la canzone Girl (1965).
Il fotografo, Bob Gruen
Bob Gruen è uno dei fotografi più conosciuti del rock and roll. Da John Lennon a Johnny Rotten; Muddy Waters ai Rolling Stones; Elvis a Madonna; Da Bob Dylan a Bob Marley; Tina Turner a Debbie Harry, ha documentato la scena musicale per oltre quarant'anni in fotografie che hanno ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo.Poco dopo che John Lennon si trasferì a New York nel 1971, Bob divenne il fotografo personale e amico di John e Yoko, scattando foto della loro vita lavorativa e dei momenti privati. Come capo fotografo per Rock Scene Magazine negli anni '70,. ha seguito molti tour delle band emergenti punk e new wave, tra cui New York Dolls, Sex Pistols, Clash, Ramones, Patti Smith Group e Blondie. Bob ha anche lavorato con importanti gruppi rock come Led Zeppelin, The Who, David Bowie, Tina Turner, Elton John, Aerosmith, Kiss e Alice Cooper.
Nel 1989 ha documentato l'epico viaggio in Russia del “Moscow Music Peace Festival” con Ozzy Osbourne, Mötley Crüe e Bon Jovi. Per molti anni Bob è stato il fotografo ufficiale per il New Music Seminar tenutosi a New York City, documentando dozzine di aspiranti nuove band. Più recentemente ha anche fotografato il tour europeo dei Green Day, Yoko Ono/Plastic Ono Band, Iggy Pop, Ozzy Osbourne, AC/DC, Jesse Malin, Ryan Adams, Courtney Love, The Strypes e altri nuovi atti popolari.
Un libro, Lennon Legend. Di James Henke. Rizzoli libri illustrati (sinossi).
,Quasi introvabile, contiene una serie di inserti con manoscritti facsimili, memorabilia estraibili, più un cd di John Lennon "con parole sue", dove ll’x Beatle parla della sua vita e della sua arte, con una registrazione dal vivo di "Imagine". Un libro unico, riccamente illustrato con immagini d'archivio, che si sofferma dettagliatamente su ogni periodo della vita di John: dagli inizi della scuola d'arte, al culmine della Beatlemania, fino ad Imagine. Tra le pagine, numerose riproduzioni dei testi manoscritti delle canzoni, disegni e altre carte personali; quaranta Facsimili che possono essere estratti dal libro, tra cui alcune rarità della collezione privata della famiglia messe a disposizione da Yoko Ono Lennon appositamente per questo progetto. L'autore James Henke è diventato vice presidente delle mostre e dei progetti d'archivio della "Rock and Roll Hall of Fame" dopo una lunga carriera come critico musicale. Per 16 anni è stato redattore e firma della rivista "Rolling Stone" dove si è occupato di una grande varietà di artisti, da Eric Clapton agli U2.
Un libro, “All you need is love”. L’economia spiegata dalle canzoni del Beatles. Di Federico Rampini. Mondadori. Prefazione dell’autore.
"Il mio modello di business? I Beatles." Così parlò Steve Jobs, il fondatore di Apple, uno che di business qualcosa capiva. A intrigarlo era soprattutto la formula del collettivo: vedeva i Beatles come un prodigioso moltiplicatore dei talenti individuali. L'indimenticabile quartetto della cultura pop, infatti, fu anche una start-up di successo. Proiettò quattro ragazzi cresciuti nella Liverpool del primo dopoguerra, in una miseria da Terzo mondo, verso la stratosfera della ricchezza. Personalmente, nei testi delle loro canzoni, composte in un periodo di radicali cambiamenti come gli anni Sessanta, ritrovo la mia adolescenza e un'epoca che fu l'ultima Età dell'Oro per l'Occidente: alta crescita, pieno impiego, benessere diffuso, aspettative crescenti per i giovani. Ma anche i germi di quel che accadde in seguito. "Taxman" prefigura le rivolte fiscali. "Get Back" nasce come una satira dei primi movimenti xenofobi e anti-immigrati. "When I'm Sixty-Four" anticipa la crisi del Welfare State da shock demografico. "Eleanor Rigby" e "Lady Madonna" evocano la nuova povertà che oggi è in mezzo a noi. "Across the Universe", con il suo richiamo al viaggio in India dei Fab Four, ricorda l'irruzione dell'Oriente nel nostro mondo. E "Yesterday", con il tema della nostalgia, ci costringe ad affrontare domande cruciali: davvero si stava meglio "ieri"? Prima dell'euro, prima della globalizzazione, prima di Internet? L'obiettivo di questo libro è ricostruire una speranza.Le fotografie
John Lennon, The Fun Fair, Hamburg, Germany, 1960. Astrid Kirchherr.
John Lennon, New York 1974. Bob Gruen
John Lennon, Beatles, Paul McCartney, 9 ottobre 1940, Astrid Kirchherr