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Ansel Adams

Tutti gli appassionati di fotografia conoscono Ansel Adams, molti imitandone lo stile. Le pubblicazioni tecniche lo citano spesso, riferendosi al “sistema zonale”. Tra l’altro, il rinnovato interesse per l’analogico, e nei confronti del gande formato, ha riportato sugli scudi il fotografo americano. In molti si sono emozionati di fronte ai suoi paesaggi, alle immagini dei parchi. Parecchi di noi, poi, hanno in biblioteca (quella fotografica) “Il Negativo”, quale bibbia del proprio sapere.

Nisian Hughes

Conosciamo Nisian Hughes quasi per caso, complici i social. Il fotografo d’oltreoceano ci ha colpito per come ha voluto interpretare la danza classica, nei suoi attori più famosi. Le immagini sono tutte in movimento, il più delle volte con lo stesso sfondo; ma da esse emerge forza, muscolo, forse atletismo. C’è una certa nudità, in quanto vediamo; ma è palesemente indirizzata a mostrare il rigore e la dedizione che occorrono per calcare i palcoscenici del mondo. Ecco quindi i salti, le aperture degli arti, persino una grazia difficile a ottenersi senza un lavoro continuo e abnegato: Nisian ci mostra questo. La passione? Certo, è importante: anche da parte di chi scatta. Occorre intuire l’apice dello sforzo, l’istante “di stallo”, quando l’espressività della ballerina è massima, con la grazia dovuta.