Jacques Henri Lartigue
L’occasione è ghiotta, irripetibile: guardare e leggere l’opera di Lartigue in una grande mostra antologica. Non potevamo mancare, anche perché in esposizione avremmo trovato il racconto di un novecento, quello della Parigi ricca e borghese del nouveau siècle. Già a livello documentario le immagini di Lartigue assumono una valenza storica e sociale. Resta però da considerare il valore dell’attimo, cercato di continuo per rinsaldarne la memoria e mantenerlo in vita. Lì il fotografo francese ha portato avanti una ricerca spasmodica ed estrema. Ne emerge la bellezza, tanta; ma anche il movimento, l’istante rinsaldato, il tutto in un racconto infinito, che poi è quello di una vita. La mostra titola “L’invenzione della felicità” e le parole risultano appropriate. Emerge però anche il retrogusto dolciastro di tanti istanti fuggiti dietro un’auto in corsa o nel ricordo di una donna troppo bella oggi.