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MAE WEST, IRONICA E PROVOCANTE

Il 17 agosto sono nati personaggi famosi, che abbiamo incontrato gli scorsi anni. Ricordiamo Sean Penn (nato nel 1960), Robert De Niro (1943), Tina Modotti (1856). Oggi, per la prima volta, “vediamo” Mae West, nome non tanto famoso dalle nostre parti, forse perché emerso alla fama nell’America degli anni trenta. Lei è stata attrice a teatro e nel cinema, ma anche scrittrice delle sceneggiature nelle quali recitava. Personaggio eclettico, ha costruito il proprio personaggio sul doppio senso, facendo convivere pose sensuali e provocanti con un’ironia dissacrante. Scandalizzò l’America, per questo; quella perbenista e puritana del suo tempo, finendo addirittura in galera. Non le è mancato il coraggio, però, quello delle persone capaci d’imporsi, potendo addirittura dettare i nomi dei partner che avrebbero recitato con lei.

Un’attrice così distante da noi (oggi soprattutto) ci permette d’incontrare due fotografi famosi: Richard Avedon e Edward Steichen; interpreti diversi del ritratto di celebrità. Il secondo veste le sue immagini di fashion, genere nel quale ha messo la firma, riuscendo addirittura a caratterizzarlo. Richard, invece, viene “rapito dall'articolazione dell'energia dei grandi artisti”. E’ John Lahr a dirlo, nel libro “Performance”. Del resto Avedon riesce a esplorare tutte le celebrità nella loro intimità, da padrone. In lui possiamo riconoscere la forza, quella del potere: della volontà personale su quell’incontro, in quell’energia. Per questo è stato un maestro del ritratto e soleva dire: «Ci esibiamo tutti, è ciò che facciamo l'uno per l'altro continuamente o deliberatamente o involontariamente; è un modo di raccontare noi stessi nella speranza d’essere riconosciuti come ciò che vorremmo essere» (1974). Lui però sapeva andare oltre e per questo è uno dei nostri autori preferiti.

Mae West, note biografiche

Mae West nasce il 17 agosto 1893 a Brooklyn, New York. Lei è stata un’attrice teatrale e cinematografica, un sex symbol la cui sensualità divenne il suo marchio di fabbrica. Di solito interpretava donne che accettavano le loro vite di dubbia virtù con irriverente buon umore.
Ad appena cinque anni avvia la propria carriera in teatro, diventando protagonista di molteplici numeri di vaudeville (commedie leggere in cui alla prosa si alternano strofe cantate). Nel giro di breve tempo diventa una stella dei musical.

Ha fatto il suo debutto a Broadway come cantante e ballerina acrobatica nella rivista “A la Broadway”. E’ 22 settembre del 1911.
Nel 1914 si sposa con Guido Deiro, musicista torinese. Nel 1918, dopo aver divorziato dal marito, inventa lo Shimmy, un ballo che contribuisce a diffondere.

Nel 1926 la West iniziò a scrivere, produrre e recitare le sue opere teatrali a Broadway. Nel primo di questi, Sex (1926), la sua interpretazione di prostituta fece scalpore, ma le valse anche una condanna a otto giorni di carcere per "corruzione della morale della gioventù". Anche le sue commedie Diamond Lil (1928) e The Constant Sinner (1931) ebbero successo. Nonostante tutta la varietà delle sceneggiature che ha scritto, emergevano sempre la sua personalità ironica e languida, con anche la capacità di ridicolizzare gli atteggiamenti sociali, specialmente nei confronti del sesso.

Nel 1932 West si trasferì a Hollywood. Il suo primo film lì, Night After Night (1932), mostrava l'approccio spensierato che divenne caratteristico nei suoi film successivi. La West ha poi scritto e recitato in Non sono un angelo (1933), Belle of the Nineties (1934) e Klondike Annie (1936), che hanno portato la sua popolarità al culmine. Dopo altri due film, ha recitato nel fumetto western Mia bella pollastrella (1940), di cui ha scritto la sceneggiatura con lui. Durante la seconda guerra mondiale, i soldati alleati chiamavano i loro giubbotti di salvataggio gonfiabili "Mae Wests" in onore della sua figura a clessidra. Negli anni Quaranta e Cinquanta a volte appariva sul palco circondata da giovani uomini muscolosi, anche a Broadway in Catherine Was Great (1944).

Dopo aver girato per la Columbia nel 1943 "The Heat's On", Mae West decide di lasciare il cinema. Prosegue, comunque, la carriera a teatro, tornando con "Diamond Lil" a Broadway, in scena fino al 1951. Due anni più tardi pubblica il romanzo "L'eterna peccatrice", seguito nel 1959 dall'autobiografia intitolata "Goodness Had Nothing to Do With It".

A distanza di trent'anni dall'ultima volta, torna a recitare in un film nel 1970, vestendo i panni di una vamp in "Il caso Myra Breckinridge" e recita accanto a John Huston e Raquel Welch. Nel 1978 è ancora al cinema con "Sextette", al fianco di Tony Curtis e Timothy Dalton.

Mae West muore il 22 novembre del 1980 a Los Angeles all'età di 87 anni, per cause naturali.

Il fotografo Richard Avedon

Richard Avedon (1923-2004) è nato e ha vissuto a New York City. Il suo interesse per la fotografia è iniziato in tenera età e si è unito al club fotografico della Young Men's Hebrew Association (YMHA) quando aveva dodici anni. Ha frequentato la DeWitt Clinton High School nel Bronx, dove ha co-curato la rivista letteraria della scuola, The Magpie, con James Baldwin. È stato nominato Poeta Laureato delle scuole superiori di New York nel 1941.

Avedon si è unito alle forze armate nel 1942 durante la seconda guerra mondiale, come fotografo nella marina mercantile degli Stati Uniti. Come ha descritto, “Il mio lavoro era scattare fotografie d’identità”. “Credo di aver fotografato centomila volti prima che mi venisse in mente che stavo diventando un fotografo".

Dopo due anni di servizio, ha lasciato la marina mercantile per lavorare come fotografo professionista, inizialmente creando immagini di moda e studiando con l'art director Alexey Brodovitch presso il Design Laboratory della New School for Social Research. All'età di ventidue anni, Avedon ha iniziato a lavorare come fotografo freelance, principalmente per Harper's Bazaar. Ha fotografato modelli e moda per le strade, nei locali notturni, al circo, sulla spiaggia e in altri luoghi non comuni, impiegando intraprendenza e inventiva che sono diventati i caratteri distintivi della sua arte. Sotto la guida di Brodovitch, è diventato rapidamente il fotografo principale di Harper's Bazaar.

Dall'inizio della sua carriera, Avedon ha realizzato ritratti per la pubblicazione sulle riviste Theatre Arts, Life, Look e Harper's Bazaar. Era affascinato dalla capacità della fotografia di suggerire la personalità ed evocare la vita dei suoi soggetti. Ha catturato pose, atteggiamenti, acconciature, vestiti e accessori come elementi vitali e rivelatori di un'immagine. Aveva piena fiducia nella natura bidimensionale della fotografia, le cui regole si piegavano ai suoi scopi stilistici e narrativi. Come ha detto ironicamente, "Le mie fotografie non vanno sotto la superficie”. “Ho grande fiducia nelle superfici, una buona è piena di indizi”.

Dopo aver curato il numero di aprile 1965 di Harper's Bazaar, Avedon lasciò la rivista ed è entrato a far parte di Vogue, dove ha lavorato per più di vent'anni. Nel 1992, Avedon è diventato il primo fotografo dello staff del The New Yorker, dove i suoi ritratti hanno contribuito a ridefinire l'estetica della rivista. Durante questo periodo, le sue fotografie di moda sono apparse quasi esclusivamente sulla rivista francese Égoïste.

In tutto, Avedon ha gestito uno studio commerciale di successo. E’ stato ampiamente accreditato di aver cancellato il confine tra la fotografia "artistica" e "commerciale". Il suo lavoro di definizione del marchio e le lunghe associazioni con Calvin Klein, Revlon, Versace e dozzine di altre aziende hanno portato ad alcune delle campagne pubblicitarie più famose della storia americana. Queste campagne hanno dato ad Avedon la libertà di perseguire grandi progetti in cui ha esplorato le sue passioni culturali, politiche e personali. È noto per la sua estesa ritrattistica del movimento americano per i diritti civili, la guerra del Vietnam e un celebre ciclo di fotografie di suo padre, Jacob Israel Avedon. Nel 1976, per la rivista Rolling Stone, ha prodotto "The Family", un ritratto collettivo dell'élite di potere americana al momento delle elezioni del bicentenario del paese. Dal 1979 al 1985 ha lavorato a lungo su commissione dell'Amon Carter Museum of American Art, producendo il libro In the American West. Dopo aver subito un'emorragia cerebrale mentre era in missione per The New Yorker, Richard Avedon è morto a San Antonio, in Texas, il 1° ottobre 2004.

(Fonte Avedon Foundation)

Il fotografo Edward Steichen

Edward Steichen nasce il 27 marzo 1879. Lui, prima di diventare fotografo, era un abile pittore ed anche un appassionato d’arte. L’anno della svolta fu il 1895, quando la scelta nei confronti dell’immagine scattata divenne definitiva.
Fu soprattutto grazie a Steichen che la fotografia artistica comincerà a muovere i primi passi (lui iniziò come “pittorialista”). Importante per il nostro fu l’incontro con Alfred Stieglitz, col quale strinse una profonda amicizia oltre ad un forte legame professionale. I due apriranno a New York, nella Fifth Avenue, la celebre Galleria 291, dove dall’Europa approderanno per la prima volta le opere di Picasso e Rodin.
Dal dopoguerra fino al 1962, fu direttore della fotografia presso il Museum of Modern Art di New York. In quella veste, nel 1955, cura la realizzazione di The Family of Man, un'esposizione fotografica che si componeva di una selezione di 503 tra quasi 2 milioni di foto scattate in 68 paesi da 273 fotografi diversi.
Steichen fu anche il capostipite di quel processo di fascinazione della fotografia di moda che tanto più è artistica e sofisticata tanto meglio riesce a raggiungere il suo scopo: trasformare l’abito in un sogno. Ma lui fu anche un famoso ritrattista: fotografò i più grandi registi, attori, attrici, pittori, atleti, drammaturghi, produttori, poeti, giornalisti, ballerini, cantanti e scrittori. Per concludere il discorso sul fotografo naturalizzato americano (era di origine lussemburghese), ci piace ricordare la sua definizione della fotografia, o almeno del suo scopo. Eccola: “Missione della fotografia è raccontare l’uomo all’uomo e ogni uomo a se stesso”. Noi abbiamo fatto nostre le sue parole.

Le fotografie

Mae West con Mister America, New York 1954. Ph. Richard Avedon
Mae West fotografata da Edward Steichen

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