REGISTRATO IL MARCHIO KODAK
Ci sono date che, per la loro importanza, devono essere ricordate, anche se già menzionate gli anni precedenti. E’ il caso del 4 settembre 1888, quando venne registrato il marchio Kodak e consegnato il brevetto per la fotocamera a rullino. Ai vertici della Company vi era George Eastman, l’inventore della nuova macchina fotografica.
Nello stesso giorno, ma nel 1998, venne fondata la Società Google da parte di Larry Page e Sergey Brin. Una “navigata” su Google la compiamo tutti i giorni, per cercare qualsiasi cosa, anche per curarci!
Partiamo dal nome Kodak, lo stesso Eastman lo spiegò con queste parole: «Fu una combinazione di lettere assolutamente arbitraria, che non derivava né in tutto né in parte da alcuna parola esistente, e vi arrivai dopo una lunga ricerca di un vocabolo che rispondesse a tutti i requisiti di un nome da usare come marchio di fabbrica. I principali erano che fosse breve, che non se ne storpiasse la dizione in modo da distruggerne l’identità; che avesse una personalità vigorosa e inconfondibile; che si adeguasse alle norme delle diverse leggi straniere sui marchi di fabbrica …». (Fonte: Beaumont Newhall, Storia della Fotografia).
Tuttavia, il contributo più importante di Eastman non consistette tanto nella creazione di un nuovo apparecchio fotografico, ma nell’aver fornito ai clienti un servizio completo di sviluppo e stampa. La fotocamera era venduta già caricata e nel prezzo di 25 dollari era compresa tutta la lavorazione. Chi possedeva una Kodak doveva solo pensare a scattare. Uno slogan diceva: «Voi premete il bottone, noi faremo il resto».
Ecco come Eastman definì la Kodak camera: «Un taccuino fotografico. La fotografia è ora alla portata di qualsiasi essere umano che voglia conservare un ricordo di ciò che vede. Il taccuino fotografico è una testimonianza duratura di molte cose viste soltanto una volta nella vita e permette al suo fortunato possessore di starsene nell’intimità della sua casa e intanto ripercorrere scene e avvenimenti che altrimenti scomparirebbero dalla sua memoria e andrebbero perduti». (Fonte: Beaumont Newhall, Storia della Fotografia).
Con la Kodak nacquero gli snapshots, le istantanee. Le apparecchiature non avevano il mirino, per cui era difficile ottenere una composizione accurata; d’altronde non era indispensabile, visto che la maggior parte di coloro che scattavano istantanee possedevano modeste ambizioni artistiche.
Per merito di George Eastman, il cinema
Sabato 28 Dicembre 1895 nasce il cinema con i fratelli Auguste e Louis Lumière. Un gruppo di operai, per lo più donne, con indosso abiti tipici della Belle Époque, esce dalla fabbrica al termine della giornata di lavoro. È l’episodio iniziale del cortometraggio proiettato davanti a una sparuta platea che, alla modica cifra di un franco, assistette a quello che oggi è considerato il primo film della storia del cinema.
La proiezione avvenne nel Salone Indiano del seminterrato del Grand Café, in Boulevard des Capucines. Nella stessa strada era ubicato lo studio di Felix Nadar, con sulla facciata la gigantesca firma del fotografo. Questa era opera del pittore d’insegne Antoine Lumière, padre di Luis e Auguste.
Auguste e Louis Lumière si trovarono la strada spianata dall’invenzione di George Eastman, che aveva brevettato la pellicola cinematografica.
George Eastman, note biografiche
George Eastman è nato il 12 luglio 1854 nel villaggio di Waterville, nello stato di New York. Il giovane Eastman aveva cinque anni quando suo padre trasferì la famiglia a Rochester per fondare l'Eastman Commercial College. Dopo la morte di suo padre il college fallì.
All'età di 14 anni, Eastman dovette abbandonare la scuola superiore per contribuire a sostenere la famiglia. Il suo primo lavoro fu presso una compagnia di assicurazioni come fattorino. Veniva pagato 3 dollari a settimana. Nel 1874 fu assunto presso la Rochester Savings Bank come impiegato junior, guadagnando 15 dollari a settimana.
Il 1874 segnò un altro cambiamento nella vita di Eastman. Stava progettando un viaggio a Santo Domingo quando un collega gli suggerì di registrare il suo viaggio con delle fotografie. Anche se non fece il viaggio, comprò l’attrezzatura necessaria, che descrisse come “un carico da soma”, perché la macchina fotografica era enorme e necessitava di un treppiede pesante. Partendo, avrebbe dovuto portare con sé una tenda per stendere l'emulsione fotografica sulle lastre di vetro prima di esporle e poi svilupparle prima che si seccassero! Non avrebbe dovuto dimenticare i prodotti chimici e tanto altro. Dopo aver acquistato l'attrezzatura fotografica, era ossessionato dall’idea di come semplificare la fotografia.
Le lastre umide sicuramente non erano la chiave per rendere la fotografia più semplice. Poiché Eastman non poteva rinunciare al suo lavoro in banca, spesso lavorava (e studiava) tutta la notte nella cucina di sua madre. Alcune volte era così stanco che non riusciva a spogliarsi e dormiva su una coperta sul pavimento accanto al fornello della cucina. Arrivò però a concepire le lastre secche e la modalità per produrle.
Nel 1880 prese in affitto il terzo piano di un edificio in State Street a Rochester e iniziò a la lavorazione di lastre secche per la vendita. La direzione dell'azienda era tracciata e la fotografia stava diventando un affare quotidiano. Perfezionando la pellicola e la macchina fotografica Eastman fu responsabile del cambiamento della direzione della fotografia, rendendola disponibile a tutti i fotografi professionisti e dilettanti.
Nel 1888 è nata la Kodak, un’azienda che ha raggiunto subito il successo non solo grazie ai prodotti, ma perché Eastman ha insistito nel rendere felici i suoi dipendenti, anche a livello economico. È stato un pioniere nel fornire a chi lavorava con lui assicurazioni e benefici per l'invalidità.
Durante la sua vita, George Eastman ha donato più di 100 milioni di dollari a istituzioni educative e artistiche, parchi pubblici, ospedali, cliniche dentistiche e organizzazioni di beneficenza in tutto il mondo. Per garantire il successo della sua azienda a Rochester dopo la sua morte, Eastman lasciò nel suo testamento del denaro che avrebbe incoraggiato l'istruzione, l'apprezzamento delle arti e l'espansione dei servizi medici nella comunità di Rochester.
Diceva spesso: «Ciò che facciamo durante il nostro orario di lavoro determina ciò che abbiamo; ciò che facciamo nel nostro tempo libero determina ciò che siamo»; e lui era un uomo modesto, senza pretese: un inventore, un tecnologo, un organizzatore, un dirigente con una visione, un cittadino patriottico e un filantropo. Il 14 marzo 1932 Eastman morì di sua stessa mano. Poiché era un uomo così attivo e vibrante, era frustrato da una progressiva disabilità dovuta all'indurimento delle cellule nella parte inferiore del midollo spinale. George Eastman è stato inserito nella International Photography Hall of Fame and Museum nel 1968 per aver rivoluzionato la fotografia.
(Fonti: International Photography Hall of Fame and Museum; eastman.org).
Le fotografie
Ritratto di George Eastman
Eastman e Edison vicino alla cinepresa, 1928