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NASCE VASCO PRATOLINI

Vasco Pratolini nasce il 19 ottobre 1913 a Firenze. Scrittore e romanziere italiano, è noto in particolare per i ritratti compassionevoli dei fiorentini durante l'era fascista. È considerato una figura importante nel neorealismo italiano, per la capacità di raccontare la gente, il quartiere, la vita fiorentina in maniera aderente alla realtà. Lui descrive il proprio habitat con semplicità, attingendo dai ricordi della sua vita in Toscana, culminata con il dramma della morte del fratello. Spesso i suoi romanzi vivono in ambienti di miseria, ma sono animati però dalla convinzione che esista una solidarietà collettiva alla quale potersi affidare.

Pratolini crebbe a Firenze da una famiglia povera. Il piccolo Vasco perde la madre quando ha solo cinque anni; finisce così per trascorrere la sua infanzia con i nonni materni. Una volta tornato dal fronte, il padre si risposa, ma Vasco non riesce a inserirsi nella nuova famiglia. Compie studi irregolari e ben presto è costretto ad andare a lavorare, fino a quando una malattia (tubercolosi) l’ha costretto in un sanatorio dal 1935 al 1937. Non aveva un'educazione formale, ma era un lettore accanito e durante il suo ricovero iniziò a scrivere.

Pratolini in seguito andò a Roma, dove incontrò il romanziere Elio Vittorini, che lo introdusse nei circoli letterari, diventandone un caro amico. Come Vittorini, Pratolini ha respinto il fascismo, il cui governo aveva chiuso la sua rivista letteraria, Campo Di Marte, a nove mesi dalla sua fondazione nel 1939.

Il suo primo importante romanzo, Il Quartiere (1944), offre un ritratto vivido ed emozionante di una banda di adolescenti fiorentini. Cronaca Familiare (1947) è una tenera storia che riguarda il fratello morto. Cronache di Poveri Amanti (1947) è stata definita una delle migliori opere dei neorealismo italiano; divenne un best-seller i e vinse due premi letterari internazionali. Il romanzo dà una vista panoramica dei poveri fiorentini al tempo del trionfo fascista nel 1925-1926 ed è stato scritto a Napoli, dove lo scrittore ha soggiornato fino al 1951. Il periodo napoletano è stato particolarmente prolifico per Pratolini. Là scrive i romanzi: "Un eroe del nostro tempo"(1949) e "Le ragazze di San Frediano" (1949), portato sul grande schermo da Valerio Zurlini nel 1954.

Tra il 1955 e il 1966 Pratolini pubblicò tre romanzi con il titolo generale Una Storia Italiana, che coprono il periodo che va dal 1875 al 1945: Metello (1955), considerato il migliore dei tre, Lo Scialo (1960) e Allegoria e Derisione (1966).
Con la storia del manovale Metello lo scrittore allarga i propri confini narrativi, fornendo un affresco approfondito della società italiana in un arco di tempo che va dal 1875 al 1902.

Vasco Pratolini si distingue anche come sceneggiatore, lavorando in: "Paisà" di Roberto Rossellini, "Rocco e i suoi fratelli" di Luchino Visconti e "Le quattro giornate di Napoli" di Nanni Loy.

Vasco Pratolini muore 12 gennaio 1991, a Roma.

Tullio Farabola, note biografiche

Tullio Farabola nasce a Milano l’8 ottobre 1920. E’ stato uno dei fotoreporter più noti del secondo dopoguerra. Inizia a occuparsi di fotografia nel 1939, lavorando con il padre Alessandro, detto Giuseppe; che aveva aperto uno studio fotografico in corso Ticinese 87, a Milano. Militare nel 1940, diventa operatore cinematografico presso l’Istituto LUCE di Roma, dove conosce Adolfo Porry Pastorel, creatore dell’agenzia VEDO, che diviene per lui un punto di riferimento.

Si dedica al fotogiornalismo alla fine della Seconda Guerra Mondiale e documenta gli ultimi avvenimenti della guerra, l'arrivo delle forze alleate e dei partigiani a Milano il 25 aprile 1945, nonché i primi passi del nuovo Stato italiano, il periodo della ricostruzione, il miracolo degli anni '60. Accanto all'attività di fotoreporter, Farabola lavora a lungo nel suo studio realizzando copertine di alcuni dei settimanali più apprezzati di quegli anni, copertine di dischi e ritratti in bianco e nero di personaggi del mondo dell'arte e dello spettacolo.

Farabola creò anche la Farabolafoto, una delle più grandi agenzie dell'epoca che, oltre alle fotografie scattate da lui e dai suoi collaboratori, conservava anche alcuni fondi fotografici della fine dell’Ottocento e degli inizi del Novecento.

Tullio Farabola muore l’11 dicembre 1983, a Milano

Le fotografie

Lo scrittore Vasco Pratolini nella sua abitazione. Roma, Novembre 1959. Archivio Farabola.

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