LA CUBA DI COMPAY SEGUNDO
L’abbiamo respirata, l’Alma de Cuba; e anche assaggiata: i Rum, il mojito, i sigari pregiati. L’isola caraibica rimane però l’ombelico della musica e Chan Chan diventa l’eco dei nostri ricordi: un brano dalla struttura scarna, quasi debole. Quattro accordi si ripetono di continuo, con le strofe che viaggiano tra le improvvisazioni degli strumentisti.
E’ la musica cubana, quella vive nel brano di Compay Segundo; e in essa occorre lasciarsi andare, come in una danza. Del resto, già nelle strofe c’è il ritmo, quello del viaggio; come anche l’amore: il senso della vita.
L’abbiamo suonata, Chan Chan, con una chitarra di un cubano. I quattro accordi erano facili, ma era bello sentirsi partecipi degli assoli degli altri chitarristi, che entravano con un’intesa antica. La spiaggia faceva il resto, ed emergevano l'amore e la nostalgia di quel viaggiatore per la sua amata, mentre era in viaggio attraverso l’Alto Cedro e Marcané e poi tra Cueto e Mayarí. Le strofe poi parlano dei due innamorati, Juanica e Chan Chan, mentre giocano sulla sabbia in riva al mare. Tutto si ripete, quasi di continuo, come dovrebbe essere per i sentimenti quando vivono di nostalgia.
Cuba è anche questo: conferma di continuo; e Compay Segundo lo sapeva bene. Il tempo è quello che batte, scandendo, senza trascorrere: come quel sigaro che non finisce mai, il mojto che chiedi una volta di più, o quell’auto anni ’50 che ti riporta in albergo. La troverai il mattino seguente.
Non dimentichiamolo: il 18 novembre 1787 nasce Louis-Jacques-Mandé Daguerre, un artista, pittore e fotografo francese, tra l’altro creatore del teatro diorama. Lui è diventato famoso per lo sviluppo del dagherrotipo, uno dei primi metodi di successo della fotografia. Ne abbiamo parlato gli scorsi anni.
Compay Segundo, note di vita
Maximo Francisco Repilado Muñoz, il nostro Compay Segundo (così chiamato perché era sempre la seconda voce nei suoi sodalizi musicali), è nato il 18 novembre 1907 a Siboney e si è trasferito a Santiago de Cuba all'età di nove anni.
Senza un background musicale nella sua famiglia, Compay Segundo s’interessò fin da piccolo alle note del pentagramma e iniziò prendendo lezioni e studiando da autodidatta, questo mentre lavorava in una fabbrica di tabacco per aiutare e sostenere la sua famiglia.
Dopo aver imparato a suonare la chitarra e il tres, poi suoi strumenti abituali, Compay Segundo ha inventato l'armónico, uno strumento simile a una chitarra a sette corde, per riempire il salto armonico tra la chitarra spagnola e il tres.
Il suo primo impegno fu nella Banda Municipale di Santiago de Cuba, diretta dal suo insegnante, Enrique Bueno. Nel 1934, dopo un periodo in un quintetto, si trasferì all'Avana, dove suonò sempre il clarinetto nella Banda Municipale.
Giunto nella capitale, Repilado, che non si chiamava ancora Compay Segundo, cominciò a frequentare la casa di Justa Garcia e a incontrarvi i musicisti più popolari del momento. È in questo periodo, nel 1936, che si unisce alla Banda de Bomberos de Regla con il suo clarinetto e poi al Trio Cuba, accanto a Joaquin Garcia ed Evelio Machin.
Nel 1942 forma il duetto Los Compadres con Lorenzo Hierrezuelo. I due cercavano di salvare la musica dalle montagne di Santiago della regione orientale. Il gruppo resterà unito fino al 1955. In seguito Compay formò la Compay Segundo y sus Muchachos, con la quale viaggiò per tutta Cuba, presentandosi poi a Santo Domingo.
Dopo il 1959 “The Compay” iniziò a lavorare nella fabbrica H. Upman, alternando il suo lavoro con concerti occasionali. Nel 1989 Compay si reca in Spagna per il Primo Incontro del Son e del Flamenco, momento che segnò il punto di partenza del successo internazionale. Inizia così a essere acclamato sui palcoscenici internazionali (Francia, Italia, Olanda, Inghilterra, Svezia, Brasile, Argentina, Perù, Stati Uniti, tra gli altri).
La consacrazione è arrivata dopo, nel 1997, con l'uscita dell'album Buena Vista Social Club, disco di grande successo che ha vinto diversi Grammy Awards. Compay Secondo è apparso nel film omonimo, realizzato in seguito da Wim Wenders.
La composizione più famosa di Segundo è "Chan Chan", la traccia di apertura dell'album Buena Vista Social Club, i cui quattro accordi di apertura sono immediatamente riconoscibili in tutto il mondo.
Nella sua incredibile carriera Compay è stato invitato alla Città del Vaticano da Papa Giovanni Paolo II.
Compay morì il 14 luglio 2003 a Miramar.
(Fonte Havana Music)
Il fotografi Guido Harari, la passione e oltre
Molte volte, in fotografia, sentiamo parlare di passione, ma spesso questa scalda, motiva, induce, esalta; non andando oltre. Per molti resta uno spazio invalicabile tra l’esistere e il percepire, come se il sentimento rappresentasse unicamente uno strumento da utilizzare alla bisogna. Per Guido non è così: lui della passione si nutre, vive, opera. Non a caso, le sue idee vanno oltre, anche al di là dello spazio temporale della sua vita. Ci dice che vorrebbe essere nato prima, per trovarsi “in fase” con gli anni ’60. No, non si tratta di un rimpianto, bensì di un riflesso verso uno sguardo allargato: sempre propenso all’oltre, alla scintilla che illumina l’anima.
Per finire, ecco il ritratto: che lui ama sin dal contatto, dall’incontro. Spesso lo chiude con l’inquadratura, perché gli piace esserci, per sentirsi percepito. E allora la forza è tutta lì: tra piccolo e grande, tra dentro e fuori, tra interiore ed esteriore. Lui, Guido, cerca sempre; nutrendosi di passione. Sta a noi cercarlo, magari in un ritratto chiuso: per giunta in B/N. C’è un moto perpetuo nel suo creare, un movimento continuo. Saltiamoci sopra: è meglio.
Guido Harari, note biografiche
Guido Harari nasce al Cairo (Egitto) nel 1952. Nei primi anni Settanta avvia la duplice professione di fotografo e di critico musicale, contribuendo a porre le basi di un lavoro specialistico, sino ad allora senza precedenti in Italia. Dagli anni Novanta il suo raggio d'azione contempla anche l'immagine pubblicitaria, il ritratto istituzionale, il reportage a sfondo sociale. Dal 1994 sono membro dell'Agenzia Contrasto. Ha firmato copertine di dischi per Claudio Baglioni, Angelo Branduardi, Kate Bush, Vinicio Capossela, Paolo Conte, David Crosby, Pino Daniele, Bob Dylan, Ivano Fossati, BB King, Ute Lemper, Ligabue, Gianna Nannini, Michael Nyman, Luciano Pavarotti, PFM, Lou Reed, Vasco Rossi, Simple Minds e Frank Zappa, fotografato in chiave semiseria per una storica copertina de «L’Uomo Vogue». È stato per vent’anni uno dei fotografi personali di Fabrizio De André. Ha al suo attivo numerose mostre e libri illustrati tra cui Fabrizio De André. E poi, il futuro (Mondadori, 2001), Strange Angels (2003), The Beat Goes On (con Fernanda Pivano, Mondadori, 2004), Vasco! (Edel, 2006), Wall Of Sound (2007), Fabrizio De André. Una goccia di splendore (Rizzoli, 2007).
Di lui ha detto Lou Reed: "Sono sempre felice di farmi fotografare da Guido”. “So che le sue saranno immagini musicali, piene di poesia e di sentimento”. “Le cose che Guido cattura nei suoi ritratti vengono generalmente ignorate dagli altri fotografi”. “Considero Guido un amico, non un semplice fotografo".
Le fotografie
Buena vista social club, copertina.
Compay Segundo, Bologna 1998. Ph. Guido Harari.