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ALEKSANDR RODCHENKO, ARTISTA FOTOGRAFO

Leggiamo sul Beaumont Newhall, Aleksandr Rodchenko (nato il 23 novembre 1891) abbandonò la pittura costruttivista per seguire la professione di fotografo e disdegnava le fotografie prese tenendo l’apparecchio all’altezza della cintola. Nel 1928 le chiamò le “riprese ombelicali”. Disse: «In fotografia vige il vecchio punto di vista, l’angolo visuale di un uomo in piedi che guarda diritto davanti a sé e fa quelle che io chiamo “riprese ombelicali”. Io combatto questo punto di vista e lo combatterò insieme ai miei colleghi della nuova fotografia. Oggi le riprese più interessanti sono quelle colte “dall’alto in basso” o “dal basso in alto” o quelle in diagonale.

I fotografi artisti degli anni ’20 si cimentarono anche nella doppia esposizione. Uno dei risultai più felici è il ritratto che Rodchenko fece al pittore Aleksandr Sevcenko, riprendendolo di fronte e di profilo.

Sempre sul Beaumont Newhall si legge: Aleksandr Rodchenko creò molti fotomontaggi che ricordavano lo stile dei dadaisti, ma erano pervasi da un dinamismo tutto particolare. Quelli che illustravano il libro si poesie di Vladimir Maakovski mostrano gli occhi ossessionati della stessa donna, ripetuti in una grande varietà di situazioni.

Tra i protagonisti dell'avanguardia russa, Rodchenko l’attraversò in tutti i suoi movimenti artistici. Inizialmente indirizzò la sua ricerca all'arte non figurativa, per poi volgere la sua attività verso opere grafiche e manifesti; impegnato anche nella progettazione industriale. Dagli anni Trenta si dedicò con sempre maggior intensità alla fotografia. Gli angoli d’interesse per noi che cerchiamo di capire si allargano oltremodo. Comprendiamo però come l’avanguardia artistica rappresenti un atteggiamento prima ancora di essere una scelta. E Rodchenko lo dimostra.

Aleksandr Mikhailovich Rodchenko, note biografiche

Aleksandr Mikhailovich Rodchenko è nato il 23 novembre 1891 a San Pietroburgo, in Russia. Studiò arte alla Scuola d'Arte di Kazan a Odessa, dal 1910 al 1914; e poi andò a Mosca per proseguire alla Scuola Imperiale Centrale di Arte Industriale Stroganov (ora Università statale delle arti e dell'industria Stroganov di Mosca). Nel 1916 iniziò a vivere con l'artista Varvara Stepanova, conosciuta alla scuola di Kazan e che sarebbe diventata sua compagna nell'arte e nella vita. Nello stesso anno Rodchenko incontra Vladimir Tatlin, che lo invita a partecipare alla mostra d'arte futurista “The Store”. Rodchenko entra nel circolo artistico dell'avanguardia radicale moscovita e inizia a prendere parte alla loro intensa vita creativa.

Dal 1918 al 1922 Rodchenko lavorò sempre più nello stile costruttivista: uno stile completamente astratto e geometrico. Nel 1918 Rodchenko presentò una mostra personale a Mosca. Quell'anno produsse anche una serie di dipinti geometrici nero su nero in risposta al famoso dipinto Bianco su bianco del suo rivale, Kazimir Malevich. Questo spirito di rivalità con la vecchia generazione di pittori d'avanguardia si è rivelato un importante stimolo creativo per Rodchenko. Come capo del gruppo di giovani costruttivisti, s’impegnò in un’accesa battaglia per l’“arte industriale” sulla pittura da cavalletto. La battaglia fu vinta dagli “artisti industriali”, sia nel campo della teoria (Rodchenko sostituì Wassily Kandinsky come direttore dell’Istituto di Cultura Artistica), sia nell’insegnamento e nella pratica dell’arte. Nel 1919 Rodchenko iniziò a realizzare costruzioni tridimensionali in legno, metallo e altri materiali, sempre utilizzando forme geometriche in composizioni dinamiche; alcune di quelle sculture sospese erano, in effetti, mobili.

Negli anni '20 si dedica ad altre forme d'arte, tra cui la fotografia. Durante il 1927 e il 1928 Rodchenko disegnò tutte le 24 copertine per la pubblicazione politica d'avanguardia e di sinistra “Nuova LEF".

Emarginato per quanto riguarda l'arte ufficiale sovietica, il realismo socialista, Rodchenko concentrò tutta la sua innovazione e creatività sulla fotografia e plasmando con il suo stile distinto la documentazione fotografica dell'industrializzazione sovietica e della propaganda fotografica. Creò immagini distinte che presentavano angoli insoliti, spesso obliqui, e mostravano l'influenza geometrica del suo background costruttivista. Le sue fotografie d'arte furono esposte e il suo lavoro di fotoreporter fu ampiamente pubblicato tra la fine degli anni '20 e l'inizio degli anni '30. Insegnò anche arte e design a partire dal 1920.

Tornò alla pittura alla fine degli anni '30 e creò opere dell'espressionismo astratto negli anni '40. A partire dalla sua nomina nel 1920 e per tutti i decenni successivi, fu anche direttore del Museum Bureau and Purchasing Fund del governo bolscevico, attraverso il quale contribuì a fondare musei d'arte pubblici in tutte le province russe con collezioni di opere moderne e contemporanee.

Aleksandr Mikhailovich Rodchenko muore il 3 dicembre 1956, a Mosca.

Le fotografie

Ragazza Leica, Aleksandr Michajlovič Rodčenko 1934
Le scale, Aleksandr Michajlovič Rodčenko 1930.

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