HILDEGARD OCHSE, UNA STORIA DI DONNA
Hildegard Ochse aveva 43 anni quando scelse la carriera professionale di fotografa, che portò avanti per neanche due decenni; un po’ poco, per la sua passione e anche in relazione alla preparazione che era riuscita a costruirsi. Lei aveva preso parte a workshop dei rinomati fotografi americani, tra cui Lewis Baltz, Ralph Gibson e Larry Fink, studiando da giovane a Rochester. I viaggi le hanno fatto conoscere il matrimonio, poi fallito; e in seguito la maternità, con quattro figli. Solo dopo il divorzio si è trovata libera, ma era anche tardi, perché la malattia l’aspettava in agguato. Peccato, perché lei dalla fotografia voleva solo la verità, ammesso che potesse restituirla.
Le opere fotografiche di Hildegard Ochse riflettono su simboli di condizioni sociali e culturali: sono scattate in bianco e nero, senza distorsioni e nella piena mancanza d’immagine insolite. Hildegard Ochse si occupava della rappresentazione della realtà autentica, della vita quotidiana. Era consapevole che le fotografie non sono solo un riflesso del mondo, ma creano contenuti, estetica e nuovi modi di vedere e interpretare la realtà. Con il suo atteggiamento nei confronti della fotografia, la selezione dei temi e il suo linguaggio Hildegard ha dimostrato di operare nell’ambito dell’autorialità. Il termine non ci aiuta, anche perché tradotto dal tedesco in maniera superficiale. In realtà Klaus Honnef, curatore e storico dell’arte, con quel sostantivo voleva riferirsi a fotografi che riflettevano la propria visione di ciò che li circonda secondo un linguaggio visivo strettamente documentaristico, al fine di creare una realtà autentica nella foto. Tra questi autori c’era anche Hildegard Ochse.
Hildegard Ochse, note di vita
Hildegard Maria Helene Römer è nata a Bad Salzuflen, nella Renania settentrionale, il 7 dicembre 1935, figlia del professore di lingue Arthur Peter Maria Römer e della dottoressa in filosofia Emma Maria Krusemeyer.
All'età di 16 anni lasciò la sua città per viaggiare sulla nave di linea SS United States fino a New York e proseguire per Rochester. Nel suo bagaglio trasportava la sua prima macchina fotografica, un regalo del padre, che da allora avrebbe documentato la sua vita come un diario. A Rochester, viveva con una famiglia il cui padre, Ronald J. Gledhill, lavorava come chimico nel dipartimento di sviluppo di Eastman Kodak. Durante questo periodo, Hildegard apprese importanti fondamenti circa la fotografia. Dopo un anno, tornò in Germania sulla Andrea Doria, la nave di lusso italiana, con il diploma di scuola superiore. Conseguì il diploma di maturità nel 1955 e iniziò a studiare lingue romanze, francese, italiano, tedesco e storia dell'arte presso l'Università Albert-Ludwigs-Universität di Breisgau.
Durante gli studi Hildegard ha intrapreso numerosi viaggi di studio in Svizzera, Francia e Italia. Nel 1957 ricevette una borsa di studio per recarsi ad Aix-en-Provence, in Francia. Nello stesso anno rimase in dolce attesa, e nel marzo 1958 sposò lo studioso di storia del romanticismo Horst Ochse. Il matrimonio la costrinse ad abbandonare gli studi, anche perché negli anni successivi diede alla luce quattro figli.
Nel 1973 la famiglia si trasferì da Friburgo a Berlino Ovest, dove il matrimonio finì di lì a soli tre anni.
Nel 1975 Hildegard scoprì la sua passione per la fotografia e l’interesse per l’arte. Studiò come autodidatta in vari corsi, tra i quali quelli alla Werkstatt für Photographie (laboratorio della fotografia), fondata nel 1976 da Michael Schmidt, dove seguì le lezioni di Ulrich Görlich, Wilmar Koening, Lewis Baltz, John Gossage, Ralph Gibson e Larry Fink e del fotografo tedesco André Gelpke.
Dopo essersi separata definitivamente dal marito e aver ricominciato da capo, dal 1980 si è affermata come fotografa autrice. Dal 1987 ha imparato l'ebraico e l'ebraismo, ha visitato regolarmente la sinagoga, per poi intraprendere numerosi viaggi di studio in Israele.
Nel 1995, dopo una lunga malattia, gli venne diagnosticata la leucemia e morì a Berlino nell'estate del 1997 all'età di 61 anni.
E’ stata sepolta nel cimitero statale di Heerstraße (Friedhof Heerstraße) in quello che oggi è il quartiere di Berlino-Westend. Il patrimonio artistico di Hildegard Ochse è curato da suo figlio, il curatore Benjamin Ochse.
Le fotografie
Hildegard Ochse ritratta a Rochester nel 1952
Fotografia allo Zoo, di Hildegard Ochse