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L'UOMO CONQUISTA IL POLO SUD

Il 14 dicembre 1911 l’esploratore norvegese Roald Amundsen, che all’epoca aveva 39 anni, riuscì a conquistare il Polo Sud grazie a un’impresa affrontata insieme ad altri quattro uomini. Prima di allora nessun altro essere umano aveva messo piede laggiù.
Un’altra spedizione aveva tentato di raggiungere il punto estremo dell’Antartide, la Terra Nova, capitanata da Robert Falcon Scott. L’avventura di quest’ultimo iniziò nell’ottobre del 1911, ma da subito si rivelò difficile, soprattutto per problemi logistici. Scott e altri quattro raggiunsero il Polo Sud il 17 gennaio 1912, ma trovarono la bandiera piantata da Amundsen.
Il viaggio di ritorno de la Terra Nova risultò ben peggiore dell’andata. Gli uomini si ritrovarono allo stremo delle forze per il freddo estremo, in preda allo scorbuto e a congelamenti. Scott fu l’ultimo a morire.
Sull’ultima pagina del suo diario, scritta in data 29 marzo 1912, leggiamo: «Combatteremo fino all’ultimo, ma ovviamente siamo sempre più deboli e la fine non può essere lontana. È un peccato, ma non penso di poter scrivere di più. Per l’amore di Dio, prendetevi cura delle nostre famiglie».

Occorre conoscere a fondo Roald Amunsen, il vincitore della corsa al Polo Sud; e dopo lo faremo. Ha vissuto avventure epiche in un’epoca durante la quale molte parti del mondo erano ancora da scoprire. Come vedremo, lui è disperso nel Mar Artico dal giugno 1928, perché voleva salvare Umberto Nobile e il suo equipaggio, bloccati sui ghiacci del nord.

Va comunque reso onore anche ai perdenti e quindi a Robert Falcon Scott. Lui ci ha permesso di conoscere un fotografo che è riuscito a documentare parte della sua spedizione. Si tratta di Herbert Ponting. Lo abbiamo già incontrato, ma oggi è giusto rispolverarne la memoria; e dopo ce ne occuperemo.
Resta il plauso da dedicare a quanti, come i nostri due esploratori, hanno sofferto freddo, fame e fatica per allargare gli orizzonti dell’uomo. Dormono là, Amunsen Falcon Scott, su ghiacci diversi, ma accomunati dalla medesima ambizione: la scoperta.

Roald Amundsen, note biografiche

Roald Amundsen è nato il 16 luglio 1872 a Borge, vicino a Oslo, in Norvegia. Esploratore norvegese, fu il primo a raggiungere il Polo Sud, il primo a compiere un viaggio in nave attraverso il passaggio a nord-ovest e uno dei primi ad attraversare l'Artico per via aerea. Fu una delle più grandi figure nel campo dell'esplorazione polare.
Amundsen iniziò a studiare medicina, ma poi prese il mare. Nel 1897 salpò come primo ufficiale sulla Belgica in una spedizione che fu la prima a svernare in Antartide. Nel 1903, con un equipaggio di sei persone, Amundsen iniziò la sua missione navigando attraverso il passaggio a nord-ovest che collegava atlantico e pacifico. Raggiunse Capo Colborne nell'agosto del 1905, completando il transito del passaggio vero e proprio, prima che il ghiaccio interrompesse la sua avanzata verso ovest per l'inverno all'isola di Herschel, nello Yukon, il mese successivo.
Amundsen e il suo equipaggio ripresero il viaggio nell'agosto del 1906 e furono accolti da eroi quando la spedizione si concluse a Nome, in Alaska, alla fine del mese. Questo risultato stuzzicò il suo appetito per l’esplorazione polare.

Il successivo piano di Amundsen, quello di attraversare il Polo Nord sulla Fram, fu influenzato dalla notizia che l'esploratore americano Robert E. Peary aveva raggiunto il Polo Nord nell'aprile 1909, ma continuò i suoi preparativi. Quando Amundsen lasciò la Norvegia nel giugno 1910 nessuno, tranne suo fratello, sapeva che si stava dirigendo verso il Polo Sud invece che verso il Nord. Ha navigato con la nave Fram direttamente dalle Isole Madeira alla Baia delle Balene, in Antartide, lungo il Mare di Ross. La base che stabilì lì era 100 km più vicina al polo rispetto alla base antartica dell'esploratore inglese Robert Falcon Scott, che era a capo di una spedizione rivale con lo stesso obiettivo.

Amundsen partì con 4 compagni, 52 cani e 4 slitte il 19 ottobre 1911 e, dopo aver incontrato bel tempo, arrivò al Polo Sud il 14 dicembre. Gli esploratori registrarono dati scientifici al polo prima di iniziare il viaggio di ritorno a dicembre e raggiunsero sani e salvi la loro base presso la Baia delle Balene il 25 gennaio 1912. Scott, nel frattempo, aveva raggiunto il Polo Sud il 17 gennaio, ma durante un difficile viaggio di ritorno perì con tutti i suoi uomini.

Il 12 maggio 1926 Amundsen assieme ad Umberto Nobile e Lincoln Ellsworth sorvolò il Polo Nord con il dirigibile Norge e raggiunse l’Alaska. Il viaggio consentirà loro di sorvolare zone fino ad allora inesplorate, e di dare un importante contributo per la compilazione delle mappe del mondo.
Dopo il viaggio con il dirigibile Norge, però, a causa di diverse polemiche i due esploratori non si rivolgono più la parola. Quando però tempo dopo Nobile di ritorno dal Polo Nord si schianta sul pack con il dirigibile Italia, ecco esserci Amundsen nella squadra di soccorso. Decolla il 17 giugno del 1928 a bordo del di un aereo messo a disposizione dal governo francese. Non tornerà mai più. Il grande esploratore Roald Amundsen è disperso in Artico dal 18 giugno 1928.

Herbert Ponting, il fotografo della Terra Nova, note biografiche

Herbert Ponting nasce il 21 marzo 1870 a Salisbury. Come fotografo e cineoperatore, ha partecipato alla spedizione Terra Nova (1910-13), guidata da Robert Falcon Scott in Antartide. Le sue opere sono tra le più vive testimonianze dell'epoca eroica delle spedizioni antartiche. Nato figlio di un banchiere di successo nel Wiltshire, in Inghilterra, Ponting trascorse 4 anni dall'età di 18 anni seguendo le orme del padre, prima di trasferirsi in California, dove avrebbe lavorato nel settore minerario prima di dedicarsi all’agricoltura (aveva un frutteto) fino al 1898, anno in cui tornò brevemente dalla sua famiglia in Inghilterra con una moglie e una figlia di un anno.

Al suo ritorno in California, ha trasformato la fotografia, il suo hobby di lunga data, in una professione. Come fotoreporter è riuscito a costruirsi una reputazione sufficiente, a tal punto che Robert Falcon Scott lo ha assunto come fotografo della spedizione Terra Nova, che aveva come obiettivo quello di raggiungere il Polo Sud. Herbert Pontig divenne il primo fotografo professionista ad accompagnare una spedizione in Antartide.

La grande maggioranza delle fotografie della Spedizione Terra Nova sono state scattate da Ponting, che ha anche insegnato ad alcuni degli altri membri del gruppo a come scattare fotografie. Aveva con sé anche una cinepresa, oltre ad alcune lastre a colori, in un momento in cui entrambe le tecnologie erano agli inizi.
Trascorse 14 mesi in Antartide, tornando nel febbraio 1912, un mese prima che Scott e il gruppo polare morissero sulla via del ritorno dal polo, con oltre 1.700 lastre fotografiche. Parte del suo compito al ritorno a casa sarebbe stato quello di usare le sue immagini per costruire una narrazione della spedizione che Scott avrebbe usato in un giro di conferenze per la raccolta di fondi dopo il suo ritorno. Il materiale di Ponting, sia cinematografico che fotografico, aveva lo scopo di aiutare a recuperare i debiti ingenti della spedizione e pubblicizzare ampiamente l’intero lavoro.

Con la morte di Scott e le successive donazioni pubbliche, i debiti della spedizione furono estinti, quindi le fotografie di Ponting divennero più un epitaffio che una celebrazione e gli restituirono un guadagno irrisorio. Ha prodotto due film dal suo girato, The Great White Silence (1924 - muto) e Ninety Degrees South (1933 - con sonoro).
Lo Scott Polar Research Institute ha acquistato le fotografie nel 2009, e alcune sono state prodotte per la vendita come stampe al platino. The Great White Silence è stato restaurato e ripubblicato nel 2011. Le immagini di Ponting dell'Antartide e della spedizione di Scott sono tra le più belle e iconiche dell'Era Eroica dell'esplorazione Antartica.

Herbert Ponting muore il 7 febbraio 1935

Le fotografie

La grotta di Herbert Ponting in un iceberg della spedizione antartica britannica, 5 gennaio 1911. La nave Terra Nova in lontananza.
Amundsen, Hanssen, Hassel e Wusting al Polo Sud. La fotografia è stata scattata da Olav Olavson Bjaaland un combinatista nordico (uno sportivo, quindi); uno dei primi uomini ad aver raggiunto il Polo Sud con la Spedizione Amundsen.

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