TOP GUN
3 marzo 1969, nasce la United States Navy Fighter Weapons School, conosciuta come Top Gun, presso la base navale di Miramar.
Non nutriamo particolari simpatie per le vicende militari, ma la nascita di Top Gun ci permette di ricordare l’omonimo film, uscito in Italia nel 1986. La pellicola riscosse un successo enorme e anche qui vacilliamo un poco, perché già ai tempi ne riconoscemmo la retorica eccessiva, tipicamente americana. Sta di fatto che consacrò Tom Cruise come una star internazionale. Del resto, piaceva (molto) il suo essere strafottente, il sorriso smagliante, quella sicurezza rara messa in discussione solo dalla morte, in volo, del suo grande amico.
Già, si vedono tanti aerei nel film, manovre spericolate e impossibili, il tutto per un finale lieto e logico. Ai maschietti piaceva l’interprete femminile, quella Kelly McGillis che interpretava un “pezzo grosso” dell’aviazione americana e che finirà per cadere tra le braccia del bellissimo Tom.
Vediamo la trama. Pete "Maverick" Mitchell (Tom Cruise) e Nick "Goose" Bradshaw (Anthony Edwards) sono rispettivamente pilota e navigatore di aerei da guerra, nonché cadetti della prestigiosa scuola per i Top Gun. Fra molteplici acrobazie aeree e spacconate assortite si avvicenda la storia d'amore tra Maverick e Charlie, l'insegnante di volo interpretata da un'affascinante Kelly McGillis. Il pilota protagonista nella parte conclusiva del film si troverà a dover fare i conti con una crisi depressiva (visto il decesso del copilota) che gli farà perdere la fiducia nelle sue doti da pilota e che lo metterà a dura prova durante una missione aerea contro dei Mig russi.
Il film di Tony Scott, fratello del più noto Ridley Scott e defunto nel 2012, ebbe un successo strepitoso. In molti ricordano gli occhiali del protagonista, di moda ancora oggi.
La pellicola, in certi momenti, si presenta col linguaggio del videoclip. La colonna sonora è considerata fra le più belle nella storia del cinema: Danger Zone e Take My Breath Away, tema amoroso del film, valse l'Oscar come migliore canzone furono successi straordinari. Musica, inquadrature, scene e cromatismi rendono tuttora piacevole la visione del film, ma i dubbi restano: troppa retorica che non ci piacque allora e che ci ha impedito in seguito di vedere il sequel.
Tom Cruise, note biografiche
Tom Cruise è nato il 3 luglio 1962 a Syracuse, New York, da Mary e Thomas Mapother. La madre di Cruise era un'attrice dilettante e un'insegnante, suo padre era un ingegnere. La sua famiglia si trasferì di continuo quando Cruise era bambino per far fronte alla carriera del padre.
I genitori di Cruise divorziarono quando lui aveva 11 anni e si traferì con la madre a Louisville, nel Kentucky, e poi a Glen Ridge, nel New Jersey, dopo che lei si risposò. Come sua madre, Cruise soffriva di dislessia, il che gli rendeva difficile il successo accademico. Eccelleva nell'atletica e prese in considerazione l'idea di intraprendere una carriera nel wrestling professionistico fino a quando un infortunio al ginocchio lo costrinse a rinunciare.
All'età di 14 anni, Cruise si iscrisse a un seminario francescano con l'idea di diventare prete, ma lo lasciò dopo un anno. Quando aveva 16 anni, un insegnante lo incoraggiò a partecipare alla produzione scolastica del musical Guys and Dolls. Dopo che Cruise vinse il ruolo di Nathan Detroit, si ritrovò sorprendentemente a suo agio sul palco. Da lì nacque una carriera.
L’esordio è datato 1981 con una piccola parte in "Amore senza fine" di Franco Zeffirelli. Seguiranno "Taps - Squilli di rivolta" (1981) di Harold Becker, poi "Un weekend da leoni" (1983) di Curtis Hanson, "I ragazzi della 56ª strada" di Francis Ford Coppola, "Risky Business" con Rebecca De Mornay e "Il ribelle" di Michael Chapman.
L'occasione d'oro si presenta dietro l’angolo, perché Ridley Scott lo vuole protagonista di "Legend" (1985). Tom Cruise l'anno seguente diventa una star internazionale grazie all'interpretazione del tenente Pete "Maverick" in "Top Gun" (1985) di Tony Scott con Kelly McGillis e Val Kilmer. In seguito affiancherà Paul Newman ne "Il colore dei soldi" di Martin Scorsese.
Nel maggo 1987 Tom Cruise sposa l'attrice Mimi Rogers, per poi divorziare l'anno dopo.br
Tra il 1988 e il 1989 Tom Cruise si presenta con alcune straordinarie interpretazioni, fra cui: "Rain Man" (al fianco di un superlativo Dustin Hoffman), e "Nato il quattro di luglio" (1989) di Oliver Stone, per il quale ottiene una nomination all'Oscar. Del 1988 è il film "Cocktail".
Il 24 dicembre 1990 Tom Cruise sposa l'attrice e modella Nicole Kidman. Con lei adotterà una bambina Isabella Jane, figlia di una coppia di Miami molto povera. Nel 1995 Tom e Nicole prenderanno con sé anche un maschio, Connor.
Negli anni '90 l’attore è protagonista di una serie di memorabili film. Ne ricordiamo alcuni: "Codice d'onore" (1992) di Rob Reiner, "Il socio" (1993) di Sydney Pollack, "Intervista col vampiro" (1994) di Neil Jordan, "Mission Impossible" (1996) di Brian De Palma, "Jerry Maguire" (Golden Globe e Nomination all'Oscar nel 1996 come miglior attore) di Cameron Crowe e "Magnolia" (1999) di Paul Thomas Anderson.
Del terzo millennio è giusto ricordare: Vanilla Sky (2001), diretto da Cameron Crowe; "Minority Report" (2002), film di fantascienza del regista Steven Spielberg (tratto da un racconto di Philip K. Dick).
Dopo la separazione con la Kidman, seguono altre interpretazioni di rilievo: "L'ultimo samurai" (2003, di Edward Zwick), "Collateral" (2004, di Michael Mann) e "La guerra dei mondi" (2005).
In seguito Tom Cruise interpreta per la terza volta il personaggio di Ethan Hunt in "Mission Impossible III". L'uscita in Italia (maggio 2006) è preceduta dalla nascita della figlia Suri, avuta dall'attrice Katie Holmes, di 16 anni più giovane, cui si era unito in matrimonio il 18 novembre 2006.
Recita in diversi altri film di successo tra cui ricordiamo: Leoni per agnelli (2007, regia di Robert Redford); Tropic Thunder (2008, regia di Ben Stiller); Operazione Valchiria (2008, di Bryan Singer); Innocenti bugie (Knight & Day, 2010, di James Mangold).
Annie Leibovitz, note biografiche
Annie Leibovitz nasce il 2 ottobre 1949 a Waterbury, nel Connecticut. Era uno dei sei figli di Sam, un tenente dell’aviazione, e Marilyn Leibovitz, un’istruttrice di danza moderna. Ha viaggiato gli USA in lungo e in largo e forse, al finestrino della Station Vagon paterna ha sviluppato quella sensibilità fotografica che oggi conosciamo. Grande appassionata di Avedon, nel 1967 si iscrive al San Francisco Art Institute, dove ha sviluppato l’amore per la fotografia
Nel 1970 si presenta alla rivista rivista Rolling Stone. Impressionato dal suo portfolio, l’editore non esita ad assumerla. Nel giro di due anni, Annie ne ha 23, è capo fotografo. Nel 1975 la rivista le ha offerto l'opportunità di accompagnare la band dei Rolling Stones nel loro tour internazionale.
Nel 1983 la Leibovitz lascia Rolling Stone per la rivista Vanity Fair, dove diventerà autrice di molte copertine di personaggi celebri; ricordiamo, tra questi, Demi Moore in dolce attesa e Whoopi Goldberg semisommersa in una vasca da bagno piena di latte.
Durante la fine degli anni 1980, la Leibovitz ha iniziato a lavorare su una serie di campagne pubblicitarie di alto profilo. Tra queste quella per l’American Express "Abbonamento", per la quale ha ritratto celebrità del calibro di Tom Selleck e Luciano Pavarotti.
Annie è considerata una delle migliori fotografe americane, particolarmente per quanto attiene al ritratto. Nel 1999 ha pubblicato il libro Women, che è stata accompagnato da un saggio dell’amica Susan Sontag. Nella pubblicazione Leibovitz ha presentato una serie d’immagini femminili: dai Giudici della Corte Suprema, fino alle showgirl dello spettacolo.
Di Annie ricordiamo la fotografia dove John Lennon (completamente nudo) è avvinghiato a sua moglie Yoko Ono. Si tratta dell'ultimo ritratto dedicato all’ex Beatles. E’ L'8 dicembre 1981. Poche ore dopo la posa per questa fotografia, Lennon fece due passi fuori dalla sua residenza a New York. Lì è stato colpito a morte da Stalker Mark David Chapman.
Nel gennaio del 1981 (22 gennaio), l'immagine è apparsa sulla copertina della rivista Rolling Stone. Anni dopo la Leibovitz ha raccontato che quando Lennon ha visto il primo test Polaroid delle riprese, si era espresso così: "Hai catturato esattamente il nostro rapporto".
Anche Lavazza ha affidato un lavoro importante alla fotografa statunitense, la campagna pubblicitaria che il brand italiano del caffè ha lanciato, nel 2009, in 15 paesi. Si trattava di fotografare cinque top model italiane per il calendario The Italian Espresso Experience 2009.
Eva Riccobono, Elettra Rossellini Wiedemann, Alessia Piovan, Gilda Sansone e Kate Ballo, sono diventate le protagoniste del viaggio paradossale che la fotografa americana ha intrapreso sfruttando i “luoghi comuni” dell’italianità: quelli che hanno reso famoso il Made in Italy in tutto il mondo. Annie ha mescolato, con ironia e classe, i luoghi famosi, la moda, i set cinematografici, le belle donne, gli spaghetti e le immancabili tazzine di caffè. La Leibovitz ha messo in scena la nostra Italia, ben consapevole che gli stessi italiani amano la teatralità, il divertimento e la bella vita.
Un’altra campagna famosa portata avanti da Annie è quella relativa alle fiabe Disney. La stessa doveva reclamizzare i parchi divertimenti. Lei ha usato la sua capacità di ritrarre le celebrità.
Annie Leibovitz continua a essere richiesta come fotografa ritrattista, per ritrarre le celebrità di oggi.
Le fotografie
Top Gun, locandina del film.
Tom Cruise, Los Angeles giugno 2000. Ph. Annie Laibovitz.