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AUGUSTE MESTRAL E L’AMICIZIA IN FOTOGRAFIA

Ci sarebbe molto da dire in questo 20 marzo, anche perché nel 1910 nasce, a Castellammare di Stabia, Vincenzo Carrese. A lui, nel 1934, il “Corriere della Sera” chiede di assumere la gestione del servizio fotografico del giornale. Il quotidiano aveva esigenza di differenziare la sua proposta e, dando al giovane Vincenzo la gestione della parte fotografica, si garantiva immagini diverse rispetto alle altre testate giornalistiche. Lui stesso s’improvvisò fotografo, iniziando ad avvalersi di altri autori, tra i quali è giusto ricordare Fedele Toscani, padre del famoso Oliviero.
Carrese aprirà uno studio a Milano e nel 1936 fonda la società “Publifoto” che in futuro diverrà una delle agenzie fotografiche più importanti del mondo.

Arriviamo al fotografo di oggi, un autore poco conosciuto che però ha solleticato la nostra simpatia. Si tratta di Auguste Mestral, che diventerà amico di Gustave Le Gray. I due scatteranno insieme, spesso firmando entrambi le opere prodotte.
Nato a Rans, un villaggio del Giura, il 20 marzo 1812, Auguste si laureò in giurisprudenza nel 1833. Nel 1840, fu nominato cancelliere del giudice di pace di Ecouen (Val d'Oise) e conobbe così Gustave le Gray, impiegato presso un notaio a Villiers-le-Bel.
Nel 1844 Mestral si dimise dalla sua posizione, stabilendosi a Parigi, iniziando a interessarsi al dagherrotipo, che praticava con talento; anche se non rimangono tracce del suo lavoro; firma comunque anche alcune stampe di paesaggi realizzate nel suo paese natale e in Bretagna. Membro fondatore della Heliographic Society, fu l'ultimo fotografo scelto per partecipare con il suo amico Le Gray alla missione eliografica del 1851.
Viaggiando insieme, i due fotografi non rispettarono il programma stabilito dalla Commissione per i Monumenti Storici. In Touraine, hanno fotografato gli edifici di Amboise, Chenonceaux, Loches, Tours, Azay-le-Rideau e Candes-Saint-Martin.
L'attività di fotografo amatoriale di Auguste Mestral continuò fino al 1856 quando lasciò la capitale. Ritornò nel Giura dove si sposò con la 25enne Eulalie Victoire Emmanuelle Hermance Gagey; vendette poi il suo laboratorio e i suoi negativi all'amico Ernest Moutrille, banchiere di Besançon. Il fratello, rimasto celibe, andò a vivere con lui verso la fine degli anni '70 e morendo nel 1883 nominò Auguste erede universale; Mestral, a sua volta, non avendo figli, nominò erede la moglie.
Auguste Mestral morì il 1° marzo 1884, lo stesso anno di Le Gray.

La fotografia che proponiamo documenta l’antica città francese di Carcassonne, nel sud della Francia. E’ un esempio del lavoro congiunto che Gustave Le Gray e Auguste Mestral realizzarono per volere della Commission des Monuments Historiques. Si distingue soprattutto per il fatto che è firmata da entrambi i fotografi. L’incarico della commissione arrivò a Le Gray e al suo ex studente Mestral nel 1851, subito dopo che Le Gray aveva annunciato il suo processo per trattare i negativi fotografici su carta con cera per migliorarne la chiarezza. Le Gray ha sfruttato il viaggio con Mestral come un'opportunità per perfezionare questa tecnica, ottenendo come risultato una serie di immagini notevoli per il loro alto livello di dettaglio.

Gustave Le Gray, note biografiche

Gustave Le Gray è nato il 30 agosto 1820 a Villiers-le-Bel, a nord di Parigi. Inizialmente si era formato come pittore, contro il volere dei genitori. Espone anche al Salon nel 1848 e nel 1853. Passa poi alla fotografia nei primi anni del suo sviluppo. Realizzò i suoi primi dagherrotipi nel 1847. Le sue prime fotografie includevano ritratti; scene della natura come la foresta di Fontainebleau; ed edifici come i castelli della Valle della Loira. Ha insegnato fotografia a studenti come Charles Nègre, Henri Le Secq, Nadar, Olympe Aguado e Maxime Du Camp.

Nel 1851 divenne uno dei primi cinque fotografi assunti da le Missions Héliographiques per documentare monumenti ed edifici francesi. Nello stesso anno contribuì a fondare la Société Héliographique, la "prima organizzazione fotografica al mondo". Le Gray pubblicò un trattato sulla fotografia, che ebbe quattro edizioni, nel 1850, 1851, 1852 e 1854. Nel 1855 Le Gray aprì uno studio "riccamente arredato". In quel periodo, divenuto progressivamente fotografo ufficiale di Napoleone III, divenne un ritrattista di successo. Le sue opere più famose risalgono a questo periodo, dal 1856 al 1858, in particolare i suoi paesaggi marini. Lo studio era un posto elegante (in boulevard de Capucines 35 sarà acquisito da Nadar), ma nonostante il suo successo artistico, la sua attività fu un fallimento finanziario: l'attività era gestita male e s’indebitava. Perciò chiuse il suo studio, abbandonò moglie e figli e fuggì dal Paese per sfuggire ai creditori.

Iniziò a girare il Mediterraneo nel 1860 con lo scrittore Alexandre Dumas. Incrociarono il cammino di Giuseppe Garibaldi e Dumas si unì con entusiasmo alle forze rivoluzionarie con i suoi compagni di viaggio. Le sue straordinarie immagini di Giuseppe Garibaldi e Palermo sotto i bombardamenti siciliani divennero immediatamente famose in tutta Europa quanto i loro soggetti. Dumas abbandonò Le Gray e gli altri viaggiatori a Malta a causa di un conflitto su una donna. Le Gray si recò in Libano, poi in Siria dove documentò i movimenti dell'esercito francese per una rivista nel 1861. Ferito, rimase lì prima di dirigersi in Egitto. Ad Alessandria fotografò Henri d'Artois e il futuro Edoardo VII del Regno Unito e scrisse a Nadar inviandogli delle fotografie. Si stabilì al Cairo nel 1864; vi rimase circa 20 anni, guadagnandosi una vita modesta come professore di disegno, pur mantenendo un piccolo negozio di fotografia.

Nel 1867 inviò delle fotografie all'Esposizione Universale, ma queste non attirarono l'attenzione di nessuno. Di quest'ultimo periodo rimangono solo 50 immagini, alcune delle quali più belle che mai.
Morì probabilmente il 30 luglio 1884 al Cairo.

Le fotografie

Auguste Mestral ritratto da Gustave Le Gray, ca. 1856
Carcassonne di Le Gray e Mestral.

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