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BRUCE SPRINGSTEEN E NEIL YOUNG INSIEME

Il 22 marzo 1985. Siamo al Sydney Entertainment Centre, in Australia. Bruce Springsteen si unisce a Neil Young sul palco durante il bis finale dello spettacolo di Neil a Sydney. I due si scambiano voci e violenti assoli di chitarra in una versione estesa del classico di Young del 1969 "Down By The River". Bruce aveva suonato all’Entertainment Centre la sera prima, il 21 marzo, e avrebbe replicato lo show il 23 per il Born in USA Tour.
L’evento è ancora considerato da molti come l'apparizione più memorabile di Bruce come ospite.

Ascoltiamo spesso la musica dei due interpreti, con il sapore della nostalgia. Di Neil Young mettiamo frequentemente sul piatto (già un vinile) l’LP Harvest, nel quale preferiamo il brano Heart of Gold. Per quanto attiene a Bruce Springsteen, l’ascolto si sposta in auto, con I’m On Fire (da Born in the USA); Human Touch, Glory Days e Secret Garden (da Bruce Springsteen, Greatest Hits); Jersey Girl (da Bruce Springsteen & E Street Band Live 1975-85). Non sappiamo capacitarci dell'esibizione dei due musicisti insieme, ne immaginiamo l'unicità: quella irripetibile.

Parliamo subito del fotografo autore delle immagini che proponiamo: Guido Harari. Circa la musica, ci ha detto che avrebbe preferito nascere prima, per trovarsi “in fase” con gli anni ’60. No, non si tratta di un rimpianto, bensì di un riflesso verso uno sguardo allargato: sempre propenso all’oltre, alla scintilla che illumina l’anima.

Tempo addietro, abbiamo visitato la sua mostra a Milano, esposta alla Fabbrica del Vapore. Il materiale esposto era imponente, e non solo fotografico. Harari ha inseguito la musica, viaggiando con essa. Questioni di passione? Forse, ma come abbiamo detto più volte, spesso la motivazione scalda, induce, esalta; non andando oltre, rimanendo uno spazio invalicabile tra l’esistere e il percepire. Per Guido non è così: lui della passione si nutre, vive, opera. Non a caso, le sue idee vanno oltre, al di là dello spazio temporale che la sua vita gli concede.

Neil Young, note biografiche

Neil Young nasce il 12 novembre del 1945 a Toronto (Canada), figlio di un noto giornalista sportivo. Cresce a Omemee, a 130 chilometri dalla sua città natale, dove all'età di sei anni si vede diagnosticare il diabete e si ammala di poliomielite. A dodici anni Neil, in seguito al divorzio dei genitori, va a vivere in Manitoba, a Winnipeg, con la madre.
Avendo suonato in vari gruppi sin dall'adolescenza, e in seguito come solista nei caffè di Toronto, Neil poteva spaziare tra il folk e il rock. Quando arrivò a Los Angeles nel 1966 era pronto per i Buffalo Springfield, il gruppo in voga nella California del tempo. Emergerà la sua voce acuta e nasale, che rappresenterà quasi lo stile della sua carriera musicale.

Il suo debutto da solista del 1969 non fu un grande successo, ma preparò un terreno musicale ambizioso. Presto si unì a Crosby, Stills e Nash, che avevano già pubblicato il loro primo album di successo. Young ha aggiunto peso al gruppo, ma i quattro hanno rappresentato uno scontro continuo di ego. Dopo l'uscita del loro primo album, Déjà Vu (1970), Young scrisse e cantò "Ohio", un inno che radunò gli attivisti del campus dopo che le guardie nazionali avevano ucciso quattro manifestanti contro la guerra alla Kent State University, nel maggio 1970. "Four Way Street" (disco live del 1971) fu un altro successo commerciale dei quattro (da avere, per forza).
Nel 1970 pubblica "After the Gold Rush", mentre nel 1972 raggiunge i vertici delle classifiche con il singolo "Heart of gold". Dopo arriverà un periodo di forte crisi, contraddistinto da depressione e problemi fisici, complice la morte per overdose di Danny Whitten, il chitarrista dei Crazy Horse. Lo stesso Neil Young, per altro, fa uso di droghe, il che contribuisce a peggiorare la sua salute già malferma. Nel 1977 è la volta di "American stars 'n' bars", al cui interno è presente "Like a hurricane". Mentre nel 1978 tocca a "Comes a time".
Sconvolto dalla morte, nel 1994, di Kurt Cobain, che nella lettera scritta prima di suicidarsi riporta un verso del suo brano "My my, hey hey", Young rende omaggio al leader dei Nirvana dedicandogli "Sleeps with angels".
Nel frattempo scrive per il film "Philadelphia" il brano omonimo, che gli vale una candidatura agli Oscar per la migliore canzone. Nel 1997 è protagonista del live "Year of the horse", che segue la pubblicazione di "Broken arrow".

Neil Young si è unito due volte in matrimonio. Young ha due figli maschi, entrambi nati con una forma di paralisi cerebrale. Ha inoltre una figlia, che come Neil stesso, soffre di epilessia. Dopo trentasei anni di matrimonio con la seconda moglie, ha iniziato una relazione sentimentale con l'attrice Daryl Hannah.
Colpito da un aneurisma cerebrale nel 2005, Neil riesce comunque a registrare il disco acustico "Prairie wind". Nel 2006 dà alle stampe il politico "Living with war", in cui si scaglia contro la guerra in Iraq e il presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Nel 2009 pubblica "Fork in the road" e nel 2012 tocca ad "Americana", che ripropone i grandi classici del folk statunitense, e a "Psychedelic Pill", che ripropone la collaborazione con i Crazy Horse. Due anni più tardi, nel 2017, mette a disposizione gratuitamente tutti i suoi archivi.

Bruce Springsteen, la vita

Bruce Springsteen (the Boss) è nato il 23 settembre 1949 a Long Branch, New Jersey, USA. Suo padre lavorava come autista di autobus, sua madre come segretaria legale ed era di origine italiana. Fu ispirato a dedicarsi alla musica quando, all'età di sette anni, vide Elvis Presley esibirsi in “Toast of the Town” (1948). A tredici anni comprò la sua prima chitarra per 18 dollari, poi sostituita da una Kent, che sua madre si procurò, chiedendo un prestito. Bruce aveva sedici anni.

Nel 1965 divenne il chitarrista solista della band "The Castiles", in seguito sarebbe diventato il loro cantante. Dal 1969 al 1971 si esibì in un gruppo chiamato "Child", ribattezzato in seguito "Steel Mill" quando si aggiunse il chitarrista Robbin Thompson.
Nel 1972 firmò un contratto discografico con la Columbia Records e pubblicò il suo album di debutto, "Greetings from Asbury Park, N.J.", con i suoi colleghi del New Jersey, che in seguito sarebbero stati chiamati "The E Street Band". Nel gennaio 1973 L'album ebbe un successo di critica. Il loro secondo album, "The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle", pubblicato nel settembre 1973, non seppe ripetersi. Nel 1975, dopo più di 14 mesi di registrazione, fu pubblicato il loro terzo lavoro, "Born to Run", bene accolto dalla critica e a livello commerciale.
Nel 1977 Bruce è tornato in studio, per registrare "Darkness on the Edge of Town", pubblicato nel 1978, il punto di svolta per la sua carriera. Nel 1980 uscì "The River", cui seguì l'album "Nebraska" bene accolto dai critici, ma meno squillante nelle vendite. Springsteen è poi tornato in grande stile con "Born in the U.S.A.", nel 1984, che ha venduto 15 milioni di copie solo negli Stati Uniti: uno degli album più venduti di tutti i tempi.
Dopo il grande successo di "Born in the U.S.A." ha pubblicato "Tunnel of Love" nel 1987, che includeva canzoni sull'amore perduto, dopo la rottura con la prima moglie, Julianne Phillips. Anche gli album pubblicati nel 1992, "Lucky Town" e "Human Touch" divennero popolari, il secondo molto di più, visto che raggiunse il primo posto tra gli album più venduti nel Regno Unito. Nel 1994 ha vinto un premio Oscar per la canzone "Streets of Philadelphia", presente nel film Philadelphia (1993).
Dopo una lunga separazione la, E Street Band si riunì nel 2000, con un tour di successo che si è concluso al Madison Square Garden di New York nel 2000. Nel 2002 venne pubblicato il primo album in studio dell'intera band in oltre 18 anni, "The Rising". Il sedicesimo album di Bruce è uscito il 27 gennaio 2009, col titolo "Working on a Dream".

Bruce si è sposato per la prima volta all'età di 35 anni con l'attrice Julianne Phillips. Il loro matrimonio si è rotto nel 1989, quando lei ha scoperto la relazione del marito con la cantante, nonché cantautrice e chitarrista americana, Patti Scialfa, che ha poi sposato l'8 giugno 1991. Lui e Patti hanno avuto tre figli.

Guido Harari, note biografiche

Guido Harari nasce al Cairo (Egitto) nel 1952. Nei primi anni Settanta avvia la duplice professione di fotografo e di critico musicale, contribuendo a porre le basi di un lavoro specialistico, sino ad allora senza precedenti in Italia. Dagli anni Novanta il suo raggio d'azione contempla anche l'immagine pubblicitaria, il ritratto istituzionale, il reportage a sfondo sociale. Dal 1994 sono membro dell'Agenzia Contrasto. Ha firmato copertine di dischi per Claudio Baglioni, Angelo Branduardi, Kate Bush, Vinicio Capossela, Paolo Conte, David Crosby, Pino Daniele, Bob Dylan, Ivano Fossati, BB King, Ute Lemper, Ligabue, Gianna Nannini, Michael Nyman, Luciano Pavarotti, PFM, Lou Reed, Vasco Rossi, Simple Minds e Frank Zappa, fotografato in chiave semiseria per una storica copertina de «L’Uomo Vogue». È stato per vent’anni uno dei fotografi personali di Fabrizio De André. Ha al suo attivo numerose mostre e libri illustrati tra cui Fabrizio De André. E poi, il futuro (Mondadori, 2001), Strange Angels (2003), The Beat Goes On (con Fernanda Pivano, Mondadori, 2004), Vasco! (Edel, 2006), Wall Of Sound (2007), Fabrizio De André. Una goccia di splendore (Rizzoli, 2007).

Di lui ha detto Lou Reed: "Sono sempre felice di farmi fotografare da Guido”. “So che le sue saranno immagini musicali, piene di poesia e di sentimento”. “Le cose che Guido cattura nei suoi ritratti vengono generalmente ignorate dagli altri fotografi”. “Considero Guido un amico, non un semplice fotografo".

Le fotografie

Guido Harari. Neil Young, Milano, 1989.
Guido Harari. Bruce Springsteen, E Street Band, Milano, 1985

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