UN ALTRO FOTOGRAFO A TIENAMMEN
3 Giugno 1989. Il governo cinese invia le truppe per cacciare i manifestanti raccoltisi a Piazza Tienammen dopo quasi due mesi di occupazione.
Un manifestante cinese ferma una fila di carri armati a Chang’an Avenue, vicino a Piazza Tiananmen a Pechino. E’ il 5 giugno del 1989, un giorno dopo l’inizio della violenta repressione del governo cinese contro i manifestanti a Tiananmen. I carri armati cercarono di aggirarlo ma il ragazzo li bloccò più vote e alla fine salì su uno di questi per parlare brevemente con i soldati. Il ragazzo scese dal carro armato e venne allontanato da due persone che secondo alcuni erano manifestanti e secondo altri i servizi segreti cinesi. Non si è saputo più nulla di lui. Sono circolate voci mai verificate della sua esecuzione o del suo ricovero in un ospedale psichiatrico. Nel 1998 la rivista Time l’ha inserito nella lista delle 100 persone più importanti del secolo.
Esistono cinque versioni diverse di fotografie che documentano l'evento. Forse la versione più diffusa è quella scattata dal fotografo Jeff Widener della Associated Press dal sesto piano dell'hotel di Pechino, lontano all'incirca 800 metri, con una macchina fotografica dotata di un obiettivo da 400 mm e di un moltiplicatore di focale. Un'altra versione è quella del fotografo Stuart Franklin della Magnum. La sua fotografia è più ampia rispetto a quella di Widener, e mostra un numero maggiore di carri armati di fronte al ragazzo. Ne parlammo lo scorso anno.
Oggi ci occuperemo di Charlie Cole e dell’immagine che ha scattato, con una riflessione. Per quanto iconica sia diventata la sua fotografia, lo stesso fotografo arrivò a rinnegare la fama che raggiunse, perché oscurava gran parte degli altri scatti circa il massacro di piazza Tiananmen. «Jacques Langevin, Peter e David Turnley, Peter Charlesworth, Robin Moyer, David Berkwitz, Rei Ohara, Alon Reininger, Ken Jarecke e altri hanno contribuito alla documentazione storica più completa di ciò che è accaduto durante quella tragedia», ha detto Cole al New York Times. «Non dovremmo lasciarci indurre a una visione semplicistica e unica di questo evento incredibilmente complesso».
Il fotografo, riferendosi a colui che aveva fermato i carri armati, alla BBC nel 2005 ebbe modo di dire: «È stato lui a creare l'immagine; io ho soltanto scattato la foto».
Charlie Cole, note biografiche
Charlie Cole è nato a Bonham, in Texas, il 28 febbraio 1955. Figlio di un cappellano dell'aeronautica americana, è cresciuto vicino alla base aeronautica di Peterson a Colorado Springs, e ha studiato giornalismo all'Università del Texas a Denton. Dopo la laurea, è tornato a Colorado Springs, dove si è assicurato un posto a tempo pieno presso il quotidiano Colorado Springs Sun, prima di trasferirsi in Giappone con il collega fotografo Steve Gardner nel 1980.
Nel decennio successivo, Gardner e Cole si affermarono con successo come fotoreporter freelance, stringendo rapporti con le principali pubblicazioni. E’ per questo che Cole, che aveva sviluppato una relazione con Newsweek a metà degli anni ’80, si ritrovò a Pechino a seguire le proteste studentesche pro-democrazia in piazza Tiannanmen nel maggio del 1989.
Domenica 4 giugno, dopo essere stato malmenato dalla polizia segreta cinese, Cole si è rifugiato nell'Hotel Beijing. Molti giornali avevano riportato a casa i loro fotografi, perché le proteste sembravano essersi calmate, ma Newsweek ha detto a Charlie di restare. Il giorno successivo, lunedì 5 giugno 1989, Cole ha scattato l'immagine vincitrice del World Press Photo del 1990, quella che avrebbe definito la sua carriera quando aveva solo 34 anni. Era appollaiato in cima a un balcone in uno dei piani superiori del Beijing Hotel con una reflex Nikon e un obiettivo 300 mm. Mentre guardava, credeva che l'uomo sarebbe stato sicuramente ucciso e sentiva il dovere di catturare il momento per i posteri. "Con mio grande stupore, il carro armato di testa si fermò", ricorda Cole, "poi cercò di aggirarlo".
Sapendo che la polizia segreta avrebbe tentato di confiscare l'immagine, nascose il rullino non sviluppato nel serbatoio del bagno della sua camera d'albergo. Quando i funzionari hanno fatto irruzione per perquisire la stanza, non hanno trovato il film e Cole è riuscito a inviare la sua foto all'ufficio dell'Associated Press, dove è stata sviluppata e trasmessa a Newsweek. Come si è scoperto, altri quattro fotografi sono riusciti a catturare immagini quasi identiche da prospettive leggermente diverse: il fotografo AP Jeff Widener, il fotografo Magnum Stuart Franklin e il fotografo Reuters Arthur Tsang.
Cole è deceduto a Bali, dove ha vissuto per 15 anni, il 5 settembre 2019.
Le fotografie
Ritratto di Charlie Cole
The Tank Man. Charlie Cole 1989, World Press Photo.