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PROMESSE D’AGOSTO

Ormai ci siamo: agosto è alle porte. Si tratta di una festa lunga un mese, tutta nostra: completamente “italica”. Ci sarà tempo per riflettere, nei prossimi giorni, in profondità. I ripensamenti li lasciamo a settembre, quando inizierà un nuovo anno: quello della nostra percezione temporale.

Iniziamo da metà mese, o poco più. Il 19 agosto 1839, in una riunione dell'Accademia delle Scienze e dell'Accademia delle Belle arti, a Parigi, venne presentato nei particolari tecnici il dagherrotipo: un processo tramite il quale “disegnare con la luce”. Nasceva la fotografia, la nostra passione. Da subito appare evidente la sua modernità: un processo chimico-fisico (ma anche espressivo) era stato annunciato il 7 gennaio, anticipando quanto sarebbe accaduto otto mesi dopo. Oggi tutto questo, magari con tempi più ristretti, accade per l’iPhone, con una modalità analoga a quella del dagherrotipo. E’ vero, nella prima metà dell’800 c’era la corsa all’immagine scattata, con tanti padri impegnati in una sorta di competizione allargata, per cui l’annuncio era necessario; senza dimenticare che nella Francia di quel periodo si parlò addirittura di corruzione (un’altra modernità?). Qualcosa però stava cambiando e la fotografia cavalcava il suo momento storico.

Rimanendo alla fotografia, il 22 agosto 1908 nasce Henry Cartier Bresson, il maestro dell’istante. Suo è l’aforisma che recita così: «È un’illusione che le foto si facciano con la macchina… si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa». La frase che racchiude l’essenza del lavoro di Cartier Bresson, lo stile inconfondibile, il suo approccio con la macchina fotografica; lo strumento dell’intuito e della spontaneità.

Tante altre cose sono successe nel mese di Agosto e molte le incontreremo. Nasce la Lira (24 Agosto 1862) come moneta unica: andata a sostituire tutte le divise presenti nel Regno.
L'abbiamo maneggiata sino al 2002, ma questa è storia recente. Viene lanciato il Compact Disc (17 Agosto 1982), avvengono le esplosioni nucleari della Seconda Guerra Mondiale. E poi i Beatles camminano sulle strisce pedonali di Abbey Road (8 Agosto 1969), mentre i giovani del mondo si radunano a Woodstock.

Durante il mese nascono Mario Giacomelli (1 Agosto 1925), Tina Modotti (17 Agosto 1896), Andy Warhol (6 Agosto 1928), Lucien Clergue (14 Agosto 1934), Man Ray (27 agosto 1890), Louis Armstrong (4 agosto 1901)

Il 22 Agosto 1951, una bella ragazza passeggia per Firenze e viene ritratta da Ruth Orkin. Il suo nome è Ninalee Craig e al momento dello scatto ha 22 anni. Siamo a Firenze (dove Ninalee studia) di fronte al caffè Gilli e 15 uomini lasciano gli occhi su di lei. Nasce una fotografia che ha fatto storia, firmata Ruth Orkin. Siamo nel dopoguerra, con un PIL che cresce a doppia cifra e quella serenità conquistata con la speranza prima ancora che con la ricchezza. C'è chi osserva, chi fischia, ed altri che sicuramente si lasciano sfuggire dei commenti per l'occasione. Lei, la ragazza, non è solo un simbolo di bellezza, ma un presagio di fortuna. La sua camminata concretizza l'Italia del momento: quella dell'idea e del sogno, della buona sorte ma anche del coraggio; una sorta di arcobaleno dopo il temporale, perché presto ci sarà il sereno. Una curiosità. L'uomo della Lambretta si chiama Carlo Marchi, imprenditore. Il 22 Agosto si trovava lì per caso. La sua è stata una vita d'avventure, tutte trascorse all'estero, negli USA soprattutto. Là incontrerà Gioia Falck, quella donna milanese che gli regalerà tre figli: Ferruccio, Filippo e Federico.

28 Agosto 1890, nasce Ugo Mulas. Di lui desideriamo ricordare l'intensità del lavoro: il senso continuo della ricerca. Giunto a Milano per studiare Giurisprudenza, si trova ben presto a frequentare l'Ambiente dell'Accademia di Brera e gli intellettuali del Bar Jamaica.
Mulas debutta nel reportage, affrontando la fotografia quasi per caso. Ecco quindi le periferie milanesi e la Stazione Centrale. Passerà poi alla fotografia pubblicitaria e alla moda, collaborando con la stilista Mila Schön; ma anche ai servizi di architettura.
L’estate del 1964 sarà significativa per Mulas. Alla Biennale di Venezia viene presentata la Pop Art al pubblico europeo; inoltre il fotografo ottiene la collaborazione del critico Alan Solomon e l’appoggio del mercante d’arte Leo Castelli i quali introducono Mulas nel panorama artistico americano durante il suo primo viaggio negli Stati Uniti. Qui ha modo di documentare importanti pittori al lavoro tra i quali Frank Stella, Lichtenstein, Johns, Rauschemberg; e di ritrarre importanti presenze come Marcel Duchamp, Andy Warhol, John Cage.
La collaborazione con gli americani continuerà poi nel 1965 e successivamente nel 1967, anno nel quale Mulas presentala sua analisi del lavoro degli artisti pubblicando il volume “New York: arte e persone”.
Nel 1970 il nostro si ammala gravemente, ma questa non sarà una ragione per ridurre il suo impegno. Ricordiamo a proposito “Le Verifiche” (anche di questo abbiamo trattato lo scorso anno): una riflessione sul lavoro svolto in vent’anni di attività, visto attraverso una rilettura della storia della fotografia.
Mulas spegne a Milano il 2 Marzo 1973.

Altri accadimenti. Nelle prime ore del 13 agosto del 1961 le unità armate della Germania dell'est interruppero tutti i collegamenti tra Berlino est e ovest e iniziavano a costruire, davanti agli occhi esterrefatti degli abitanti di tutte e due le parti, un muro insuperabile che avrebbe attraversato tutta la città, che avrebbe diviso le famiglie in due e tagliato la strada tra casa e posto di lavoro, scuola e università. Non solo a Berlino ma in tutta la Germania il confine tra est ed ovest diventò una trappola mortale. I soldati ricevettero l'ordine di sparare su tutti quelli che cercavano di attraversare la zona di confine che con gli anni fu attrezzata con dei macchinari sempre più terrificanti, con mine anti-uomo, filo spinato alimentato con corrente ad alta tensione, e addirittura con degli impianti che sparavano automaticamente su tutto quello che si muoveva nella cosiddetta "striscia della morte".
Bloccato quasi completamente il dissanguamento economico dello stato, negli anni 60 e 70 la DDR visse anch'essa un boom economico. Tra gli stati dell'est diventò la nazione economicamente più forte e i tedeschi, sia all'est che all'ovest, cominciarono a rassegnarsi alla divisione. Di riunificazione si parlava sempre meno e solo durante le commemorazioni e le feste nazionali. Il muro di Berlino cadde il 9 novembre 1989. Le sue cifre fanno riflettere ancora oggi. Era lungo 106 Km e possedeva un’altezza media di quasi 4 metri. Contava 300 torri d’osservazioni solo a Berlino. Attraverso di esso sono fuggite a piedi 600 persone nei primi due mesi, alle quali vanno aggiunti circa 90 soldati usciti con lo stesso sistema. Ovviamente le fughe si sono susseguite nel tempo, anche con metodi curiosi: quali quelli che prevedevano doppi fondi nelle auto.

Le fotografie

Parigi, Boulevard du temple, 1838. Louis-Jacques-Mandé Daguerre
An American Girl in Italy, Florence, 1951 Ruth Orkin.

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