[BELLA DA MORIRE]
Il 5 agosto 1962 si spegne a Los Angeles una delle intramontabili star del cinema americano: Marilyn Monroe, al secolo Norma Jeane Baker; un’attrice che, dalla prima apparizione, diventa subito mito e icona di sensualità, ma anche “il sogno proibito” d’intere generazioni, una “bella da morire”, però. Marylin è una donna insicura e sentimentalmente instabile, che nasconde una personalità fragile, che gli deriva forse da un’infanzia infelice, trascorsa in orfanotrofio. La sua vita turbinosa si conclude tragicamente e prematuramente in quel 1962, con una morte per certi aspetti ancora avvolta nel mistero.
Ne parlammo anche lo scorso anno, riferendoci alle fotografie di Bert Stern (volute da Vogue), alcune senza veli, che però Marilyn danneggiò, uccidendo così prematuramente la propria immagine. Poche settimane prima della sua morte, un altro fotografo, George Barris, ha ritratto Marilyn Monroe in quello che sarebbe diventato il suo ultimo servizio fotografico professionale da attrice. Marilyn si fidava di George, anche perché si conoscevano da diversi anni, essendosi incontrati sul set di “Quando la moglie è in vacanza”. Le immagini hanno catturato la star in momenti onesti e indifesi e ne esce un ritratto privo di notorietà, dove l’attrice si mostra per come era intimamente, senza le luci della ribalta a renderla diva.
“Quando l'ho vista per la prima volta, ho pensato che fosse la persona più bella che avessi mai incontrato", ha detto Barris al Los Angeles Daily News nel 2012. "Mi ha completamente sbalordito". Le fotografie sono state scattate durante due sessioni: la prima si era tenuta all'interno di una casa di Hollywood, dove la Monroe venne preparata da un team di parrucchieri e truccatori professionisti; la seconda divenne una seduta informale su una spiaggia di Santa Monica.
George Barris è nato il 14 giugno 1922 a 24 Delancy Street, Lower East Side di Manhattan, New York City, da Joseph ed Eva Barris, due emigrati dalla Romania. Al suo sesto compleanno, suo fratello Willie gli ha regalato una macchina fotografica. Affascinato dalla magia della fotocamera, George ha imparato rapidamente come caricare la pellicola, fare click con l’otturatore, sviluppare la pellicola in casa e stamparne i negativi.
Il sogno della sua vita è iniziato tutto con la prima folding, continuando poi con le sue fotocamere preferite: le Rolleiflex e le Nikon. Da adolescente, si rese conto che le sue fotografie gli permettevano di guadagnare, perché gli amici e le loro famiglie lo pagavano per i suoi scatti. Anche i pastori della Chiesa locale l’hanno chiamato spesso per ottenere delle fotografie, così divenne noto come il ragazzo con una macchina fotografica.
George ha capito che voleva diventare un fotografo professionista. Scattando foto di eventi e avvenimenti locali ha destato la curiosità dei redattori delle riviste, i quali l’hanno incoraggiato a continuare, suggerendogli che il modo migliore per ottenere incarichi era quello di trovare idee che raccontassero storie.
Quando scoppiò la seconda guerra mondiale, George divenne un fotografo ufficiale dell'esercito, dal 1942 al 1945; e gli fu chiesto di documentare la celebrazione del ritorno a casa del generale Dwight D. Eisenhower.
Gli editori divennero presto suoi amici e le sue idee da raccontare divennero uno stile di vita. George ha ritratto star del cinema come Steve McQueen, Charlie Chaplin, Marlon Brando, John Wayne, Elizabeth Taylor, Clark Gable, Frank Sinatra e Marilyn Monroe. Come dicevamo, ha incontrato e fotografato per la prima volta Marilyn nel 1954, a New York City, dove stava girando il film “Quando la moglie è in vacanza”. Tra loro nacque una solida amicizia. George è stato l'ultimo fotografo professionista a ritrarre Marilyn Monroe per un servizio fotografico, il 13 luglio 1962, prima della sua prematura scomparsa.
Dopo la tragica morte della sua amica Marilyn Monroe, George si trasferì a Parigi e visse lì per vent’anni. E’ tornato negli Stati Uniti con la moglie francese Carla e due figlie, Caroline e Stephanie. È morto il 30 settembre 2016, nella sua casa di Thousand Oaks, in California.