[L’UOMO CON LA FOTOCAMERA]
Il 30 agosto 2003 ci lascia l’attore Charles Bronson. Era nato il 3 novembre 1921 a Ehrenfeld, in Pennsylvania. Di lui ricordiamo il volto: unico, inespressivo ma affascinante. Anche nei piani sequenza lunghi, non ci si stancava mai di osservare quel viso tagliato con la pietra. A memoria, non ricordiamo un autore famoso che l’abbia ritratto, ma la fotografia emergerà in maniera curiosa nella vita dell’attore.
Charles Dennis Buchinsky (così si chiamava) era l’undicesimo dei quindici figli d’immigrati lituani. Il padre lavorava come minatore e anche lui ha svolto lo stesso mestiere in una miniera di carbone in Pennsylvania prima di imporsi nello star system di Hollywood. Dopo aver combattuto durante la seconda guerra mondiale, a fine il conflitto intraprende gli studi di arte drammatica a Philadelphia.
Negli anni '60 e '70 Charles Bronson diventa, insieme a Clint Eastwood e Steve McQueen, una star del cinema americano d'azione. Lo troviamo ne "I magnifici sette", ma raggiunge il massimo della popolarità con "Il giustiziere della notte", film che lascerà un’impronta nella sua carriera d’autore. Qui da noi diventerà famoso come protagonista di "C'era una volta il west", capolavoro del maestro Sergio Leone, datato 1968. Al suo fianco vi era una stupenda Claudia Cardinale. Nel 1963 recita anche ne "La grande fuga" e nel 1967 in un altro memorabile titolo, "Quella sporca dozzina”.
Charles si è sposato tre volte e ha avuto tre figli. Con la seconda moglie ha adottato una bambina.
Charles Bronson e la fotografia
Nel 1958 gli viene offerto il ruolo del fotografo Mike Kovac nella fortunata serie Tv “Man With a Camera” di Paul Landres, che lo porta all’attenzione del grande pubblico, tanto che la stessa casa produttrice delle macchine fotografiche usate nella serie lo sceglie come testimonial delle proprie campagne pubblicitarie.
Lo sceneggiato (così si chiamavano le serie da noi, per via dell’adattamento televisivo a puntate) sarà prodotto per due anni, dal 1958 al 1960 e conterà 29 episodi di trenta minuti ciascuno. Charle Bronson interpretava appunto Mike Novak, un ex fotografo di guerra, poi diventato freelance a New York. Il personaggio è specializzato in incarichi difficili e pericolosi, nei quali può ottenere il tipo di fotografie che altri non possono o non vogliono raggiungere. A volte riceve aiuto, spesso con riluttanza, dal suo contatto nel dipartimento di polizia, il tenente Donovan, e anche consigli dal padre immigrato Anton. Nonostante la fotocamera, il suo ruolo è più vicino a quello di un investigatore, pur vendendo le proprie fotografie a giornali, compagnie assicurative, e privati.
La serie era molto divertente e viveva di storie interessanti, veloci e coerenti. L’azione possedeva un dinamismo tutto proprio, anche se, come la maggior parte degli spettacoli polizieschi, la trama di solito finiva con una rissa. I dialoghi si susseguivano con ritmo, le donne apparivano attraenti e l’attrezzatura fotografica all'avanguardia. Lo stile spartano di Bronson si rivelò avvincente. Camminava con andatura felina, non ci provava mai con le ragazze, ma era protettivo nei loro confronti, a rischio della sua stessa vita.