[GIOVEDÌ NERO A WALL STREET]
Riprendiamo una notizia dello scorso anno. 24 Ottobre 1929, alla Borsa di New York crollano i prezzi dei titoli azionari. È il giovedì nero di Wall Street e l’inizio della più grave crisi economica e finanziaria degli Stati Uniti, che presto farà sentire i suoi effetti disastrosi in tutto il mondo. Inizierà la grande depressione. La notizia ci premette di ricordare la Farm Security Administration (FSA), istituita nel 1935 dal presidente americano Franklin Delano Roosvelt, nell’ambito del New Deal: quel piano di riforme volto a rilanciare l’economia americana dopo la grande depressione del 1929.
La Farm Security Administration
La FSA venne incaricata di documentare, attraverso il lavoro di un gruppo di fotografi, la società rurale americana. Il progetto avrebbe dovuto dimostrare i progressi dell’amministrazione americana, giustificandone le iniziative. A coordinare il tutto vi era Roy Stryker, docente di economia politica alla Columbia University. Lui reclutò i fotografi che avrebbero riportato l’immagine degli Stati Uniti, come Dorothea Lange e Walker Evans, del quale parlammo lo scorso anno. Oggi ci occuperemo della fotografa.
La fotografa. Dorothea Lange
E' una vita di applicazione, quella di Dorothea Lange (USA, 1895-1965). Studia fotografia, poi apre uno studio; torna all'Università (Columbia) e ne apre un altro. Grazie a una borsa di studio, arriva alla Farm Security Administration, dove si manifesta la sua sintesi costruttiva. Vicina alla realtà umana, Dorothea offre una visione al femminile senza equivoci. Sentiamo cosa dice dei suoi personaggi: “Coraggio, coraggio vero …” “L'ho incontrato molte volte, in luoghi inaspettati”. “E ho imparato a riconoscerlo”. Anche a lei non mancava, ecco tutto, pur essendo molto discreta, tesa a preservare la sua vita privata.
Lange ha condotto un’esistenza difficile. All'età di sette anni, ha contratto la poliomielite, che la costringeva a camminare con difficoltà. Però lei era una donna forte, fisicamente ed emotivamente; ambiziosa in un momento nel quale il mondo femminile non poteva permetterselo.
Come dicevamo, Lange ha studiato fotografia alla Columbia University di New York con Clarence H. White, membro del gruppo Photo-Secession. Nel 1918 decide di viaggiare per il mondo, guadagnandosi da vivere vendendo le sue fotografie. I soldi finirono una volta giunta a San Francisco, quindi si stabilì lì, ottenendo un lavoro presso uno studio fotografico. Lei era un’ottima fotografa di ritratto, perché possedeva un potere straordinario nel legare con ogni sorta di persone, tirandone fuori il meglio.
La Grande Depressione
Durante la Grande Depressione, Lange iniziò a fotografare i disoccupati che vagavano per le strade di San Francisco. Immagini come “White Angel Breadline” (1933), che mostravano la condizione disperata di questi uomini, sono state esposte pubblicamente e hanno ricevuto un riconoscimento immediato sia dal pubblico che da altri fotografi, in particolare i membri del Gruppo f/64. Queste fotografie arrivarono anche alla Farm Security Administration. Quest'ultima agenzia, istituita dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti, sperava che le potenti immagini di Lange avrebbero portato all'attenzione del pubblico le condizioni dei poveri rurali. Le sue fotografie di lavoratori migranti, con i quali ha vissuto per qualche tempo, sono state spesso presentate con didascalie che riportavano le parole dei lavoratori stessi. Il direttore dell'FSA Roy Stryker considerava il suo ritratto più famoso, Migrant Mother, Nipomo, California (1936), l'iconica rappresentazione dell'agenda dell'agenzia. L'opera è ora appesa alla Biblioteca del Congresso.
Mostre, riconoscimenti, pubblicazioni, saggi fotografici
La prima mostra di Lange si tenne nel 1934, e da allora in poi la sua reputazione di abile fotografa documentarista si affermò saldamente. Nel 1939 pubblicò una raccolta delle sue fotografie nel libro An American Exodus: A Record of Human Erosion. Il suo secondo marito, l'economista Paul Taylor, si è occupato del testo. (Il primo marito di Lange fu il pittore Maynard Dixon.) Ha poi ricevuto una borsa di studio Guggenheim nel 1941.
L'anno successivo documenta la cruda realtà dei cittadini nippo-americani, rastrellati e costretti nei campi di concentramento a seguito dell'attacco del Giappone a Pearl Harbor.
Dopo la seconda guerra mondiale, Lange ha creato una serie di saggi fotografici, tra cui Mormon Villages e The Irish Countryman, per la rivista Life. Nel 1947 collaborò alla nascita dell'agenzia Magnum e nel 1952 fu tra i fondatori della rivista Aperture.
Nel 1953-54 Lange ha lavorato con Edward Steichen su "The Family of Man", una mostra organizzata dal Museum of Modern Art (MoMA) di New York, nel 1955. Steichen ha incluso molte delle sue fotografie nella mostra. Nei successivi 10 anni Lange ha viaggiato per il mondo, documentando fotograficamente l'Asia meridionale, il Medio Oriente e il Sud America. Nel 1965, Lange trascorse gran parte del tempo nel preparare una mostra del suo lavoro, che si sarebbe tenuta al MoMA l'anno successivo. Morì di cancro poco prima dell'apertura della retrospettiva. Aveva settant’anni.
La fotografia. Dorothea Lange. Lo scatto “White Angel Breadline” del 1933. Riprende un uomo solo fra la folla di una mensa gestita da una vedova soprannominata White Angel (Angelo Bianco)