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[LA NEVICATA DEL SECOLO]

Era il 13 gennaio 1985: iniziava a nevicare. Per Milano si trattava di uno spettacolo consueto, atteso quasi. La vita continuava, ma i fiocchi scendevano imperterriti. All’improvviso qualcosa parve incepparsi, non del tutto. La coltre nevosa cresceva oltre le aspettative, più delle possibilità. Fu una sterzata improvvisa, per tutti. Nacquero nuove solidarietà, relazioni differenti, forse anche incontri difficili da immaginare. Si viveva in un’atra era: senza gomme termiche, senza internet, con un riscaldamento globale ancora da definire. La città da bere era “nel ghiaccio” e l’evento parve quasi mondano. Un politico, anni dopo, avrebbe detto: “Neve per tutti”. Stiamo scherzando, ovviamente.

A inizio gennaio 1985 un’estesa ondata di freddo polare raggiunse l’Italia, portando intense nevicate, particolarmente nel centro Italia. Nevicò anche a Roma, dove il 6 gennaio si verificò una delle nevicate più imponenti che si ricordino.

Fra il 13 ed il 17 gennaio una nuova perturbazione causava nevicate abbondantissime in tutto il Nord Italia. Nevicò per tre giorni consecutivi, in alcune zone addirittura quattro. A Milano caddero fino a 90 centimetri di neve, in quella che verrà ricordata come la “nevicata del secolo”. La città venne paralizzata dalla nevicata, anche perché molti spazzaneve erano stati mandati a Roma, imbiancata dalla storica nevicata pochi giorni prima e poi rimasti lì bloccati dal maltempo. A Milano crollarono anche alcune vecchie strutture, al velodromo Vigorelli e al palasport di San Siro.

Piero Colaprico e Pietro Valpreda ispirati dalla nevicata hanno scritto un romanzo giallo “La nevicata dell'85”, ambientato nella Milano bloccata dalla nevicata del 1985.

[Milano Città Imprevista]

A ricordo della “grande nevicata” ci viene in aiuto Mario De Biasi, col suo libro: “Milano città imprevista”, edizioni Cordani 1986. Di certo non si tratta del volume simbolo di Mario De Biasi, ma aiuta a comprendere la sensibilità e il desiderio di documentare dell’autore.

Siamo a Milano, nel 1985. Nevica ininterrottamente dall’Epifania fino al giorno di San Modesto Martire. La città si copre di una coltre bianca mai vista, se non quarant’anni prima. Il rumore cede al silenzio, ma si continua a vivere, fino alla resa dovuta e voluta. Nulla si ferma, però occorre adattarsi, capire: guardare la città da un’ottica diversa. Mario comprende il fenomeno nella sua vastità. Esce con la sua attrezzatura, si fa accompagnare. Scala il Duomo, visita i parchi; frequenta il centro città, i Navigli. Non cerca la diversità, piuttosto sta dalla parte della neve: perché copre, invade, disegna, impedisce persino. Documenta anche il disgelo, Mario; quasi con malinconia.

Il libro si regge su un racconto solido, ben ritmato. I testi fungono da valido supporto. Si tratta di un libro dei libri, per come noi lo vorremmo oggi. Del resto, quella Milano era da bere: non dimentichiamolo.

[Il fotografo, Mario De Biasi]

Mario De Biasi è nato nel 1923 a Sois, in provincia di Belluno. Inizia a fotografare in Germania, dove era stato deportato durante la seconda guerra mondiale. Nel 1948 presenta la sua prima mostra personale. Nel 1953 passa al professionismo presso la rivista Epoca, che, tra il 1950 ed il 1997, veniva considerata la versione italiana dei magazine statunitensi, “LIFE” in testa. Lì realizzò i suoi più famosi reportage. In oltre cinquant’anni di attività ha pubblicato oltre 70 libri fotografici.

Del fotografo, molti ricorderanno la famosa fotografia in cui si vede un gruppo di uomini che insieme si voltano per guardare quasi ipnotizzati Moira Orfei che cammina, girata di spalle e di bianco vestita (qui sotto). Siamo a Milano, di fronte alla Galleria, in piazza del Duomo. Nell’immagine c’è tutta l’Italia del tempo: una FIAT, la Lambretta, il quotidiano nella tasca della giacca; ma anche una buona dose di sano ottimismo. Il PIL, al tempo, cresceva a due cifre. Il grande talento del maestro stette nella capacità di raccontare l’Italia e gli italiani così come li vedeva, com’erano: reali, veri, semplici.

[Le fotografie]

Copertina del libro “Milano città imprevista”, Mario De Biasi

Milano, via Faruffini durante la grande nevicata del 1985. Mario De Biasi.

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