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[70 ANNI DI REGNO]

6 febbraio 2022, Elisabetta II ha raggiunto i 70 anni di regno: nessuno tra i monarchi britannici era mai stato così a lungo sul trono. La stessa data, però, induce a ricordare la morte prematura del padre, Giorgio VI, avvenuta nel 1952, a soli 56 anni d’età. Aveva 25 anni, Elisabetta, è all’improvviso si trovò alla testa di quell’Impero Britannico che si stava sgretolando. L’ex principessa ricevette la brutta notizia mentre si trovava in Kenya e non osiamo immaginare le sensazioni da lei provate durante il viaggio di ritorno. L'incoronazione sarebbe arrivata il 2 giugno del 1953, dopo un lungo periodo di lutto. Da allora è stata capace di adattarsi ai momenti più difficili del Regno Unito, assecondando i cambiamenti avvenuti nell’evoluzione storica e sociale del suo Paese.

Elisabetta nasce a Londra il 21 aprile 1926. Studia letteratura e teatro, ma anche arte e musica. Diventa un'eccellente cavallerizza. All'età di soli diciotto anni diviene Consigliere di Stato, mentre durante la Seconda Guerra Mondiale fa pratica alla stregua di un soldato, imparando anche a guidare i camion.

Il 20 novembre del 1947 si sposa con il Duca di Edimburgo Philip Mountbatten, che morirà nella primavera 2021. A soli ventuno anni mostra un carattere forte e volitivo, che e sarà utile come regnante. La sua incoronazione, avvenuta come dicevamo il 2 giugno 1953, è il primo evento di quel tipo a godere di una ripresa televisiva, il che rappresenta un presagio dell'enorme esposizione mediatica che contrassegnerà il regno della famiglia Windsor negli anni a venire. Dal suo matrimonio nascono ben quattro figli: il Principe Carlo, tanto caro alle cronache, il Principe Andrea, la Principessa Anna e il Principe Edoardo. Il 9 settembre 2015 supera il primato di longevità sul trono che apparteneva alla Regina Vittoria (oltre 63 anni di regno).

Regina estremamente popolare, Elisabetta non si è mai tirata indietro di fronte alla curiosità dei media riguardanti il regno. E’ così riuscita ad avvicinare la famiglia reale alla gente comune, in grado in questo modo di comprenderne consuetudini, amori e comportamenti.

[Le fotografia, Cecil Beaton]

Cecil Beaton. La Regina Elisabetta II culla il neonato principe Andrea. Nel ritratto, la regina Elisabetta è in piedi, fotografata di tre quarti, mentre distoglie lo sguardo dalla fotocamera e sorride. La sua mano destra viene catturata mentre accarezza la schiena del principe Andrea, leggermente sollevata dal suo corpo. Indossa orecchini di perle, una collana e un vestito bordato di velluto. Il principe Andrea veste un abito bianco bordato di pizzo. La fotografia è stata scattata a Buckingham Palace e presenta uno sfondo bianco neutro.

Il terzo figlio della regina, il principe Andrea, è nato il 19 febbraio 1960 a Buckingham Palace ed è stato battezzato l'8 aprile. Venne nominato Duca di York poco prima del suo matrimonio nel luglio 1986.

[La fotografia, David Bailey]

Nel 2014, il più grande fotografo ritrattista d'Inghilterra, David Bailey, ha fotografato il monarca più famoso del mondo, Sua Maestà la Regina Elisabetta II. Affascinandola per far sì che ne risultasse un sorriso radioso, il fotografo ha ottenuto una delle immagini più accattivanti mai scattate a questa grande icona britannica. "Le ho chiesto se i suoi gioielli fossero veri", ricorda Bailey. “Lei è un personaggio carismatico, con un luccichio negli occhi; il tipo di persona che ammiro e che mi piace fotografare".

[Il fotografo, Cecil Beaton]

Cecil Beaton nasce il 14 gennaio 1904. S’interessa di fotografia sin dall’infanzia, spinto dalla sua bambinaia, che si dedica allo stesso hobby. Il suo primo soggetto sarà la sorella. Già dagli esordi, l’ambito artistico di Beaton sarà indirizzato nei confronti del ritratto artistico, influenzato da maestri del calibro di Edward Steichen. Si concentrerà molto sugli sfondi delle sue immagini, ponendo l’accento non tanto sulla persona o sugli abiti, quanto sui valori estetici dell'atmosfera compositiva. Quest’attitudine gli aprirà le porte a una seconda attività: quella di scenografo e di costumista, che svilupperà appieno dal 1940 al 1970. Vincerà anche due Oscar: per “Gigi” e “My Fair Lady”.

Il successo gli arriva in seguito alla prima mostra fotografica, allestita a Londra nel 1926. Ne seguirà un contratto con la rivista «Vogue», per la quale continuerà a lavorare come fotografo di moda fino alla metà degli anni '50. Negli anni '30, a Hollywood, ritrae le dive dei cinema negli ambienti di sapore surreale, creati con quinte inutilizzate. Nel 1937 viene nominato fotografo di corte dalla famiglia reale e durante la seconda guerra mondiale lavora come fotografo di guerra per il Ministero dell'Informazione britannico.

Nel 1974 all'Imperial War Museum, si tiene una mostra delle sue fotografie di guerra. Nello stesso anno gli viene conferito il titolo di baronetto. A luglio, però, viene colpito da un ictus estremamente invalidante. Beaton reagisce, adatta gli apparecchi fotografici, continua per quanto possibile il suo lavoro.

Nel 1979, fotografa le collezioni autunno di Parigi per Vogue francese.
Beaton muore a Rossastro House, la sua casa in Broad Chalke in Wiltshire, il 18 gennaio 1980.

[Il fotografo, David Bailey]

“Se nascevi nell’East End londinese degli anni trenta non avevi molta scelta”. “Potevi diventare un pugile, un ladro d’auto o al limite un musicista”.

A dirlo è stato David Bailey, quasi a giustificare le sue origini modeste. Quel ragazzo si è poi fatto da solo e i suoi scatti hanno animato il mondo della moda, contribuendo alla nascita di quella che è stata definita Swinging London, un insieme di tendenze che si svilupparono a Londra negli anni ’60. Musica, moda, fotografia e cinema subirono le sue influenze, ecco quindi: i Beatles, la minigonna di Mary Quant e modelle come Twiggy e Jean Shrimpton (poi moglie del fotografo). Bailey divenne famoso come i soggetti che ritrasse, perché interprete e autore del loro lancio.

David Bailey è nato a Londra il 2 gennaio 1938 ed è ampiamente considerato uno dei più grandi fotografi, particolarmente per quanto attiene il ritratto di celebrità e la moda. Le origini di Bailey sono modeste e si dice abbia indossato scarpe di cartone durante l’infanzia.

L'interesse di Bailey per le arti potrebbe essere iniziato fin dalla tenera età, quando frequentava spesso le sale cinematografiche. Sua madre portava la famiglia al cinema quasi tutte le sere, perché costava meno che riscaldare la casa. Gli piaceva anche scattare foto usando una vecchia Brownie che aveva sua madre.

Bailey e la sua famiglia continuarono a vivere a Londra anche durante la Seconda Guerra Mondiale.

Bailey era ben lungi dall'essere un allievo eccezionale. La sua frequenza scolastica, durante i suoi anni più formativi, fu continuamente interrotta dalla campagna di bombardamenti tedeschi. Inoltre, a lui venne successivamente diagnosticata la dislessia, una condizione sconosciuta all'epoca. I malati di quella patologia erano generalmente considerati studenti a bassa intelligenza e spesso venivano ignorati dai loro insegnanti.

Legalmente, sarebbe dovuto rimanere a scuola fino all'età di 15 anni, cosa che fece. Ha poi trascorso tre anni portando avanti lavori senza prospettive. Nel 1956 fu arruolato nella Royal Air Force in base alla legislazione obbligatoria sul servizio nazionale e nel 1957 fu inviato a Singapore. Durante questo periodo, ha ampliato il suo interesse per la fotografia, acquistando una fotocamera Rolleiflex e interessandosi a Henri Cartier Bresson.

Nel 1958, quando il suo incarico militare volse al termine, Bailey decise di diventare un fotografo professionista. Voleva iscriversi al London College of Printing, ma la sua domanda venne respinta a causa dei suoi scarsi risultati accademici.

Nel 1959, Bailey riuscì a ottenere un lavoro con John French, un importante fotografo di moda e ritrattista dell'epoca. L'anno successivo ha ottenuto un contratto con l'edizione britannica della rivista Vogue, iniziando a costruirsi una solida reputazione come libero professionista.

L'arrivo di Bailey sulla scena fotografica ha coinciso con la rivoluzione culturale che divenne nota come The Swinging Sixties. Crebbe l’interesse del pubblico per la moda e le celebrità. Il mondo della musica pop stava attraversando un profondo cambiamento e il mondo ha visto sorgere la prima top model in assoluto, Jean Shrimpton, la cui fama era in parte attribuibile alle immagini sorprendenti che Bailey aveva prodotto con lei.

Bailey è diventato famoso quanto le star e le celebrità che ha fotografato. Si muoveva negli stessi ambienti dei principali attori e attrici del periodo ed era amico personale di membri della famiglia reale e di molti dei nomi più importanti dello spettacolo e del cinema.

Nel corso degli anni '60 e '70, Bailey ha attirato l'attenzione della stampa dopo una serie di matrimoni di alto profilo con Jean Shrimpton, Catherine Deneuve e Marie Helvin.

La sua “Box of Pin-Ups”, una serie di stampe pubblicate nel 1964, mostra chiaramente il mondo in cui si era trasferito. Presentava ritratti di Mick Jagger, Shrimpton, The Beatles, Andy Warhol, i famigerati Kray Twins e molti altri volti famosi.

Nel 1981 ha realizzato la fotografia di copertina del 33 giri “Strada facendo”, di Claudio Baglioni.

Bailey lavora ancora come fotografo e ha anche diretto documentari e spot pubblicitari. Ha sviluppato un interesse per la pittura, esponendo anche le sue opere.

Bailey ha ricevuto il titolo di Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico dalla regina Elisabetta II e nel 2016 un premio alla carriera dall'International Center of Photography di New York. Le fotografie dell'autore sono conservate nelle collezioni della National Portrait Gallery e del Victoria and Albert Museum di Londra. Bailey attualmente vive e lavora a Londra come fotografo. Ha anche diretto documentari e spot pubblicitari, indirizzando i suoi interessi persino verso la pittura.

Nel 1966 fu realizzato il film Blow up di Michelangelo Antonioni. Argomento del film erano il lavoro e gli amori di un fotografo di moda londinese, il cui personaggio era ampiamente basato su David Bailey.

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